Ci siamo!
Avete deciso che è il momento di adottare un nuovo amichetto che entrerà a zampa tesa a far parte della vostra famiglia!
Esclusi i festeggiamenti la prima domanda che solitamente tormenta i nostri adottanti è
“E adesso? Cosa si fa?”
Ecco, noi siamo qui per aiutarvi con queste piccole dritte utili per voi...
una ciotola per l’acqua e una per la pappa (abbastanza grandi per le sue dimensioni)
una cuccia o cuscinone (meglio se sfoderabile)
una copertina
giochini per cani (palline da masticare, peluches, ossi di gomma ecc)
traversine assorbenti (essendo che all’inizio non potranno uscire spesso per i bisogni saranno di vitale importanza per evitare di sporcare tutta casa!)
una pettorina ad H (consigliamo di prenderla all’arrivo del cane così da poterlo provare e azzeccare la taglia)
un guinzaglio
sacchetti per i bisognini
accessori e prodotti per la toelettatura (salviettine umide specifiche per cuccioli, shampoo per cuccioli, spazzola pelo ecc)
cibo secco specifico per cuccioli (noi diamo loro fino all’adozione crocchette MONGE PUPPY, se si decide di cambiarlo farlo gradualmente)
gocce antiparassitarie o collare antiparassitario
medaglietta di riconoscimento con vostro nome e numero di telefono
biscottini premio specifici cuccioli
masticativo specifico cuccioli
cintura per auto apposita e/o divisore per auto
L’arrivo di un nuovo cucciolo è sempre un momento di festa, ma anche di forti apprensioni. Sono tanti gli interrogativi che si presentano, soprattutto se si tratta del primo cucciolo che entra nella vostra vita. Avete la meravigliosa opportunità di far crescere accanto a voi un piccolo essere che dipende in tutto e per tutto da voi, sapete che dovrete dedicargli tanto impegno e tanta attenzione.
Quando lo porterete a casa, il vostro cucciolo non dovrebbe avere meno di 60 giorni. Cosa che è possibile se lo avete acquistato o adottato. Ma potrebbe anche capitarvi di raccogliere per strada un cucciolino perso o abbandonato. L’ingresso in casa è un momento estremamente delicato. Tutto sarà nuovo per lui: l’ambiente, gli odori, i rumori. Voi stessi per lui siete degli sconosciuti. Fate in modo che il primo impatto con la casa sia sereno e rassicurante.
Evitate movimenti bruschi o rumori forti, che possano intimorirlo. Parlategli sempre con un tono di voce rassicurante. Il cucciolo potrebbe mostrarsi timido o, al contrario, curioso di esplorare in giro. In ogni caso sarà spaesato e dovrà prendere confidenza con tutte le novità che lo circondano. Assecondatelo, e non pretendete da lui comportamenti diversi da quelli che metterà in atto nei giorni (o settimane).
Il contatto con gli altri componenti della famiglia (soprattutto bambini o altri animali) dovrà essere graduale.
Se avete già scelto il nome del vostro cucciolo usatelo sin dall’inizio per rivolgervi a lui. Pronunciatelo in modo tranquillo e gioioso. Non utilizzate mai il suo nome associato a un rimprovero o una minaccia. In questo modo eviterete che, col tempo, il cane scappi quando lo chiamerete, anziché accorrere al vostro richiamo.
Anche se vi farebbe piacere poter avere il vostro cucciolo sempre al vostro fianco, magari a dormire sul letto o sul divano, dovrete invece destinargli subito una cuccia, uno spazio tutto suo, dove potrà restare tranquillo e indisturbato. Nei primi mesi il sonno è fondamentale per il vostro cucciolo, e dovrete metterlo in condizioni di schiacciare i suoi lunghissimi sonnellini in un luogo appartato, sicuro e che, nel tempo, resti sempre lo stesso.
Di solito la prima notte è la più difficile ed è anche quella che troppo spesso fa gettare la spugna a chi, per mancanza di pazienza o di esperienza, decide subito che il cane “non sa adattarsi”.
Tanti cani appena presi vengono “restituiti” perché le prime notti hanno pianto. Bisognerà armarsi di pazienza ed escogitare alcuni accorgimenti per impedirgli di sentirsi troppo solo e spaventato.
La cuccia non dovrà mai essere un luogo di punizione, ma un rifugio piacevole dove sentirsi protetto. Evitate perciò di mandarlo a cuccia dopo una sgridata. Per i primi tempi lasciate nella cuccia un vostro indumento che conservi il vostro odore. Il cucciolo si sentirà confortato e meno solo. Anche una sveglia, avvolta in un asciugamano e che faccia “tic tac”, farà compagnia al piccolino durante le ore notturne. Lasciategli nella cuccia un giochino adatto alla sua età, e che lo aiuti a sviluppare i denti. Eviterete che a rimetterci sia la cuccia stessa.
Insegnare al proprio cagnolino a fare i bisogni fuori di casa non è cosa semplice, come un neonato, anche il cucciolo non ha la capacità di trattenersi. Spetta dunque al suo padrone insegnargli dove può fare pipì e dove invece proprio non può. Affinchè il piccolo Fido impari nel minor tempo possibile le nuove regole è importante portarlo fuori nei momenti in cui si presume ne abbia maggiormente bisogno. Fargli fare una passeggiata al risveglio, dopo i pasti, dopo il gioco o dopo aver bevuto, può facilitare l'apprendimento. Quanto più il cucciolo sporcherà fuori casa, tanto più semplice sarà per lui apprendere la cosa.
L'evacuazione è un comportamento indispensabile e naturale, per questo motivo sgridare o punire il cane, quando la fa' sul pavimento può generare in lui solo molta confusione. E' bene tener presente che spingere il muso del cucciolo nelle proprie urine, picchiarlo o utilizzare un giornale arrotolato per spaventarlo non solo non farà ottenere dei risultati, ma porterà solo il cane a diffidare del proprietario.
Inoltre non serve a niente urlargli contro se non lo si coglie sul fatto. Mentre al contrario è importantissimo e utile premiarlo con un biscottino ogni volta che fa i bisognini all'aperto. Seguendo queste semplici regole è possibile, in un tempo brevissimo, insegnare all'amico a quattro zampe la corretta abitudine di fare la pipì solo fuori casa.
La prima regola per un mangime di buona qualità è che nella lista degli ingredienti, al primo posto (e quindi in maggior percentuale) ci sia la fonte proteica dichiarata (pollo, agnello, pesce, ecc...) e non farine e cereali.
La seconda regola è che contenga vera carne della fonte proteica dichiarata e non prodotti e sottoprodotti dell’animale.I prodotti scadenti, riporteranno informazioni vaghe come “prodotti e sottoprodotti” (animali o vegetali), “farina di carne”, “farina di ossa” o “derivati”, che corrispondono a tutti i prodotti di scarto dell’animale (unghie, zoccoli, denti, ossa, colli, peli, ecc...) triturati e mischiati assieme, e quindi lontani anni luce dall’essere vera carne.
I prodotti discreti potranno contenere sia carne vera e propria sia i sottoprodotti dell’animale, che sono appunto ingredienti ricavati dalle parti meno nobili degli animali, ma potranno essere descritti in modo più preciso.
Le migliori marche invece, avranno vera carne come ingrediente principale (riconoscibile dalle diciture “carne di ...”, “carne disidratata di ...”, “carne di ... cucinato fresco”, ecc...) ed i sottoprodotti rimarranno agli ultimi posti o non compariranno affatto. Ricordiamoci di considerare che molto spesso i mangimi migliori sono anche i più calorici, proprio perchè contengono maggiori quantità di proteine, quindi il nostro cane potrebbe ingrassare un pò. Per evitarlo ci basterà fare molta attenzione alle quantità di cibo che gli proponiamo quotidianamente e, se notiamo che sta mettendo su un pò di ciccia, diminuiamo le dosi. Cereali e soia sono presenti in prodotti di qualunque fascia mentre scarti vegetali come bucce e simili sono di solito contenuti in cibi di più scarsa qualità.
La differenza di prezzo fra le crocchette economiche e quelle di fascia alta è legata alla composizione del prodotto e agli ingredienti utilizzati. Maggiore è la qualità degli alimenti selezionati, più elevato sarà il prezzo delle crocchette. Sfarinati di pelle, becco e piume sono sicuramente meno cari per il produttore rispetto al filetto di pollo! Una confezione di crocchette molto economica non contiene certamente ingredienti di qualità.
Un consiglio: non soffermarti nemmeno un istante davanti alle crocchette a basso prezzo che propongono delle formule con un'alta percentuale di cereali e farine animali.
Per il tuo cane, scegli piuttosto delle crocchette con un buon rapporto qualità/prezzo.
Le crocchette per cani adulti contribuiscono al mantenimento del peso forma. Poiché la crescita è completata, l'obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno calorico del cane compatibilmente con il suo stile di vita: passeggiate al guinzaglio, attività sportiva come l'agility, cane da salotto, ecc.
Le crocchette per cani anziani spesso contengono un'integrazione di vitamine e minerali per contrastare i dolori articolari e conservare il pelo lucido. Inoltre, svolgono un ruolo anche nel prevenire l'aumento del peso a causa della scarsa attività fisica.
Le crocchette Puppy/Junior permettono una crescita equilibrata di ossa, cartilagine e muscoli, e svolgono anche un ruolo importante nella prevenzione del dismorfismo o del ritardo di crescita. Importante è anche l'integrazione di calcio.
Inoltre, se siamo particolarmente sensibili all’argomento, nell’articolo Cibi per animali ‘senza crudeltà’ possiamo farci un’idea delle marche “cruelty-free”, cioè che non eseguono o non sostengono sperimentazioni sugli animali.
A questo punto non ci resta che andare dal nostro negoziante di fiducia e richiedere la nostra scelta in fatto di crocchette, sperando di trovarle al primo colpo!
Quando parliamo di masticativi per cani si apre un mondo di possibilità.
Fino a qualche anno fa il prodotto che si usava per la maggiore era l’osso donato dal macellaio di fiducia.
Oggi, però, il mercato offre tantissime alternative, alcune che sconsigliamo, altre invece di cui vi parleremo oggi.
I masticativi sono dei giochi davvero utili per cani di tutte le taglie ed età e svolgono due compiti : da un lato contribuiscono all’igiene dentale del cane e dall’altro lo intrattengono e divertono.
La masticazione per ogni cane è davvero importante. Ma perché? I cani possono utilizzare tantissime strategie per stancarsi, rilassarsi, per scaricare ansia, stress o noia.
Però, forse quella che spesso li appaga di più è proprio la masticazione che stimola la produzione di endorfine nel cervello, sostanze che fungono da antidepressivo naturale e che producono un effetto benefico sull’umore, aiutando il cane a sentirsi più felice e rilassato. Inoltre, è un’attività che stimola la produzione di serotonina, un altro neurotrasmettitore conosciuto anche come “ormone del buonumore”. La serotonina agisce sul sistema nervoso centrale ed è importantissima per regolare molte funzioni vitali del cane come l’appetito, il sonno, l’umore o la memoria.
Vi consiglieremo dei prodotti in particolare, che sono venduti nei negozi di animali come prodotti per la pulizia dentale, ma che diventano effettivamente degli ottimi masticativi naturali per i nostri amici: Corno di cervo, Osso di legno di caffè, Radice di erica, Orecchie di coniglio, Orecchie di maiale, Trachee essiccate, Zampe di gallina, Nasi di maiale, Nerbo di bue.
Questi sono prodotti diversi per consistenze e friabilità e sarebbe utile poter capire quali di questi potrebbe essere il più adatto al tuo cane in base alle sue caratteristiche ed in base all’esperienza che il cane ha con la masticazione.
Comunque, è sempre importante portare via il masticativo quando il cane ha terminato di utilizzarlo e proporglielo nuovamente ogni volta che si vuole.
Masticare è perciò un’attività che aiuta il cane a conoscere, a scoprire, a imparare. Ma ci sono molti altri motivi per i quali i cani tendono a masticare tutto, ad esempio: sono attratti da un certo odore o da un certo gusto, come ad esempio il nostro abbigliamento, le ciabatte o le scarpe di cuoio, nei cuccioli, proprio come nei bambini, masticare aiuta ad alleviare il fastidio ai dentini, se il masticare diventa compulsivo, può essere un sintomo di un disagio, come lo stress, la noia oppure l’ansia da separazione.
Nonostante la masticazione sia un’attività importante nella vita di ogni cane, questa non può e non deve mai sostituire una vita ricca di stimoli di attività e di esperienze perché nessun prodotto fa magie se il cane non è sereno e non vive come dovrebbe.
Molto importante; se il cucciolo viene affidato solamente con primo vaccino è importante sapere che non potrà frequentare spazi aperti affollati da molti cani (soprattutto randagi) ma sarebbe meglio limitare le passeggiate intorno a casa o in ambienti in cui siamo sicuri che i cani che incontriamo siano vaccinati.
La convinzione del non far uscire il cucciolo prima dei 4 mesi, dettata dalla preoccupazione che il cane potesse contrarre delle malattie, non tiene conto dell’importanza dell’aspetto sociale nei primi mesi di vita del cane. I primi mesi di vita del cane sono fondamentali per strutturare il suo comportamento e la sua socialità. Privare il cane di stimoli e contatti con l’esterno può creare seri disturbi comportamentali.
La profilassi vaccinale è un mezzo efficace per ridurre l’incidenza di malattie infettive dannose e alle volte anche mortali per i nostri animali.
In genere il protocollo vaccinale viene iniziato quando l’immunità anticorpale ricevuto con il latte materno sparisce (circa a 50 giorni di vita).
Prima di iniziare il protocollo vaccinale, è importante far eseguire un analisi delle feci al veterinario curante il quale provvederà ad effettuare un trattamento di sverminazione, da ripetere dopo due settimane.
Tutti i cuccioli e i gattini hanno bisogno del trattamento contro i parassiti intestinali, i quali alle volte possono essere resistenti e difficoltosi da debellare.
Infatti, oltre ai parassiti comuni quali gli ascaridi, vi possono essere altri parassiti, tra cui i coccidi e la giardia, che non vengono eliminati dai comuni trattamenti antiparassitari, per cui è molto importante che vengano individuati tramite l’esame coprologico e di conseguenza trattati con prodotti specifici. Una volta effettuata la sverminazione, si può procedere con i vaccini.
Il protocollo vaccinale varia a seconda dell’età e della specie dell’animale.
Come vi abbiamo detto durante la fase di preaffido, per noi la sterilizzazione è una questione molto importante.
A Latina e piu’ in generale al sud Italia, il fenomeno del randagismo e’ molto diffuso.
Per questo su ogni adozione è assolutamente obbligatoria la castrazione o sterilizzazione del cane entro l’anno di eta’.
Ma perche’ la sterilizzazione e’ consigliata?
Ogni anno, migliaia di cani e gatti indesiderati vengono abbandonati a sé stessi, condannati a una vita di sofferenza e privazione, una vita in strada dove muoiono di fame, di malattia e dove, peggio, rischiano di diventare vittime di carnefici senza scrupoli.
Il più delle volte finiscono in quei canili/gattili lager dove per meri interessi economici li fanno vivere in condizioni di barbaro sovraffollamento, scoraggiando anche la loro adozione.
La sterilizzazione riduce drasticamente il fenomeno del randagismo (e degli incidenti automobilistici ad esso connessi) e favorisce drasticamente lo svuotamento dei canili/gattili, avviandoli alla definitiva chiusura.
Al tempo stesso dona una possibilità in più di adozione agli animali che vi sono rinchiusi. Riduce l’incidenza di tumori e infezioni a carico del sistema riproduttivo ed il nervosismo dovuto alla necessità dell’animale di accoppiarsi. Costituisce un argine importante al propagarsi di malattie mortali come la FELV e la FIV.
Spesso si ritiene che sterilizzare significa infliggere una sofferenza o una mutilazione al proprio animale, semmai è vero il contrario. Cani e gatti non sterilizzati soffrono proprio a causa dei loro calori quando smagriscono, girano senza pace o vengono rinchiusi in casa per evitare l’accoppiamento, in preda a stress e nervosismo.
Gli interventi di sterilizzazione sono semplici procedure di routine. La maggior parte degli animali prova un disagio relativamente piccolo con un ritorno alla normalità entro uno o due giorni. Doloroso e potenzialmente più pericoloso lo è sicuramente il parto.
Parliamo anche in termini economici. Per quanto un intervento di sterilizzazione al proprio animale possa sembrare oneroso, pensiamo a quanto invece costa il mantenimento dei suoi cuccioli oppure a quanto costose siano le terapie di tumori e malattie che invece la sterilizzazione previene. Ancora, si ritiene che sia ingiusto impedire che un animale si riproduca secondo quello che è il corso naturale della vita. A questa affermazione si può rispondere provocatoriamente ribattendo come mai, in base allo stesso principio, noi esseri umani non mettiamo al mondo decine e decine di figli. Ma possiamo rispondere anche con i numeri .
Una sola cagna ed i suoi cuccioli in appena 6 anni possono arrivare a generare circa 67.000 cuccioli. Nello stesso arco di tempo una sola gatta ed i suoi gattini arrivano a generarne addirittura 73.000! Prima di puntare l’indice e dire che tutto questo è egoistico e innaturale, chiediamoci quanto di innaturale è già presente nella nostra vita di esseri umani o chiediamoci cosa invece ci sia di “naturale” nel gettare via animali, lasciandoli randagi e senza futuro. Le associazioni di volontariato sono al collasso per tutto ciò che riguarda fondi, spazi ed energie, ma fanno del loro meglio per accudire cucciolate non volute e abbandonate...
Come si può permettere e pretendere che si accollino sempre tutti i nascituri per conto di chi non vuole sterilizzare? Non è eticamente giusto e corretto scaricare sugli altri le proprie responsabilità. Per tutti questi motivi ed altri ancora riteniamo sia opportuno provvedere alla sterilizzazione dei proprio animali sempre ed il prima possibile.
E’ possibile farlo già a partire dai sei mesi e comunque sempre nell’arco di vita dell’animale, non c’è infatti un’età massima dopo la quale non è più necessaria la sterilizzazione, ma il rischio di tumori che grazie ad essa si possono evitare, cresce in rapporto all’età.
STERILIZZA SEMPRE TUTTI I TUOI ANIMALI E MOBILITATI AFFINCHÉ’ ANCHE GLI ALTRI LO FACCIANO!
EDUCARE un cane significa fargli seguire un processo di sviluppo e di crescita interiore tirando fuori il carattere, quindi la socialità, fino a renderlo un soggetto equilibrato.
Ogni cane è un soggetto dotato di una mente, quindi bisogna tener sempre conto del suo stato emozionale (cognitivismo).
Educare significa dargli tante conoscenze possibili, un’esperienza; solo così avrà a disposizione una vasta gamma di comportamenti e di competenze tra cui scegliere spontaneamente a seconda della situazione in cui si troverà.
Educare il cane è un impegno (oltre che un dovere) quotidiano.
L'addestramento (rendere destro) nasce per insegnare al came alcune discipline sportive, quindi ad addestrarlo a determinate indicazioni date dall'uomo.
Finché è usato in questa modalità può essere visto come una condivisione sportiva con l'essere umano.
Spesso però addestratori si improvvisano educatori proponendo corsi di obbedienza come se fossero educativi.
ADDESTRARE un cane in questo modo significa solo cercare di avere il suo controllo.
In questo caso non si ha come obiettivo quello di dargli la possibilità di scegliere in piena libertà d’espressione ma di eseguire la richiesta a comando (CONDIZIONAMENTO) ottenendo come risultato (soprattutto con l'uso delle punizioni) spesso l'emersione di problemi legati allo stress o atteggiamenti di rifiuto e di conflitto da parte del cane a lungo e a breve termine.
Al cane vengono dati molti comandi e ben poche conoscenze reali, e questo può renderlo spesso troppo legato a comportamenti meccanici. Il punto di vista è quasi sempre quello dell’uomo, ovvero si pensa che quello che a noi interessa di più valga anche per il cane.
I programmi di addestramento sono generalmente identici per tutti i cani, quindi non considerando la loro soggettività.
Non incide nella socialità e nel carattere del cane.
Come possiamo guidare il nostro cucciolo lungo il suo percorso di crescita?
Noi consigliamo le Puppy Class: classi di educazione e socializzazione tra cuccioli durante le quali si apprendono le fondamenta della socializzazione e dell’educazione canina. Sono degli incontri che vengono organizzati settimanalmente tra cuccioli di età compresa tra i due e i sei mesi. Nello specifico si tratta di un percorso della durata di tre mesi. Durante questi incontri si apprendono tutte quelle che sono definite le fondamenta dell’educazione e della socializzazione tra cani.
Il fine ultimo di questo percorso è quello di inserire il proprio cucciolo in un ambiente il più possibile equilibrato al fine di permettere al proprio cane non solo di interagire e socializzare, ma anche aiutarlo a relazionarsi con gli altri cani in modo corretto.
DIFFIDA DA CHIUNQUE UTILIZZI METODI COERCITIVI TIPICI DELL'ADDESTRAMENTO CLASSICO ANNI 70/80 (COLLARI A STROZZO E PUNIZIONI FISICHE).
OLTRE AD ESSERE PRATICHE ANTI EDUCATIVE E INCIVILI, IN ALCUNE REGIONI E CITTÀ SONO STATE IDENTIFICATE DALLE LEGGI E REGOLAMENTI LOCALI COME ILLEGALI.
Infine volevamo ricordarvi che per qualsiasi problematica potete far affidamento su di noi.
Se non saremo in grado di supportarvi potremmo indicavi un professionista della vostra zona con capacità ed esperienza tali da potervi aiutare.
VUOI ADOTTARE UN CANE? SII PRONTO A FARTI SCONVOLGERE LA VITA
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L'ERRORE PIÚ GROSSO CHE I GENITORI FANNO CON CANI E BAMBINI
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CANI E BAMBINI? SEGUIRE LA REGOLA DELLE TRE "S" PER UNA RELAZIONE FELICE
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LE 4 BUGIE SUI CANI AGGRESSIVI
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UN CANE, UN BAMBINO, UN SEGGIOLONE
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COME AIUTARE UN CANE TIMIDO CON LE PERSONE
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I 6 BISOGNI FONDAMENTALI DEL CANE
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COMUNICARE CON IL CANE, TRA IL DIRE E IL FARE È MEGLIO IL FARE
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PERCHÈ LA RELAZIONE CON IL CANE HA IL POTERE DI CAMBIARE LE NOSTRE VITE
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A SPASSO COL CANE, I VANTAGGI DEL GUINZAGLIO LUNGO
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ANCHE I CANI DEVONO IMPARARE A MEDIARE. ECCO COME
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COME REAGISCE IL NOSTRO CANE ALLA PAURA? LA REGOLA DELLE 4 "F"
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QUAL'È LA RAZZA GIUSTA?
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5 MODI PER CAPIRE SE IL NOSTRO CANE È FELICE
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