La Mediazione Familiare


Il CEDIM, attraverso una esperienza ormai trentennale, offre una risorsa alle coppie con figli, in particolare minorenni, che si stanno avviando ad affrontare le difficoltà della separazione e del divorzio: la mediazione familiare.

Il servizio ha lo scopo di favorire il dialogo fra i genitori e di sostenerli nella ricerca di intese ed accordi concreti a favore dei propri figli valorizzandone le competenze adulte.

La separazione è un cambiamento doloroso e complesso, di grande difficoltà per tutti. Per gli adulti e per i più piccoli che possono vivere momenti di profonda tristezza per la paura di perdere l’affetto e la sicurezza da parte dei genitori. Occorre evitare un “indebito sovraccarico sui figli”. Molto dipende da come ci si separa. E’ il conflitto tra i genitori e il suo perdurare che rende difficile il superamento della crisi.

Di fronte a tale evento è importante individuare vie d’uscita concrete che aiutino genitori e figli a vivere meglio. Questo non solo è possibile ma necessario.

Che cosa viene richiesto ai genitori?

Ai genitori viene richiesto di prendere coscienza e di confrontarsi sui bisogni dei loro figli per decidere insieme ciò che riguarda la loro vita (come gestire i loro tempi di vita e le scelte educative importanti, come e quando incontrare l’altro genitore, come spiegare che i genitori si separano, la gestione del tempo libero e delle vacanze ma anche delle piccole decisioni quotidiane).

Viene definito insieme ad essi un percorso a tappe che, a partire dall’analisi dei problemi più urgenti, mira alla stipulazione di un patto che li renda capaci di prendere insieme decisioni ed impegni responsabili riguardo ai figli, che andranno poi a sperimentare e di cui si verificherà la tenuta nel tempo.

Perché alla definizione “mediazione familiare” si aggiunge il termine “integrata”?

La mediazione familiare, applicata nel campo delle separazioni e del divorzio, “nella nostra intenzione non è né sostitutiva del sistema legale né sua ancella. La mediazione familiare è un intervento che ottiene migliori risultati quando è il frutto di una integrazione fra le competenze del mediatore familiare e quelle dei legali delle parti” (Fulvio Scaparro). Per questa motivazione il nostro nuovo Centro nasce mettendo in sinergia le due professionalità favorendo la consensualità delle decisioni genitoriali.

Il ruolo del mediatore familiare

Il mediatore gioca un ruolo “fra pari” con la coppia genitoriale o con il singolo. Questa affermazione non lo sminuisce nella sua specificità professionale e nelle competenze acquisite ma sottolinea un approccio che favorisce lo sviluppo circolare della comunicazione, non ritenendo utili atteggiamenti da “esperto del caso” che non sono in grado di cogliere e promuovere le risorse delle persone coinvolte nel delicato percorso di “governo del conflitto”. Si parte da una “opzione di fiducia” nei confronti dei genitori perché il mediatore crede che siano persone, al di là delle loro vicende personali e di coppia, capaci di attingere ad importanti risorse. Ognuno di noi può attraversare momenti di crisi e disorientamento. E’ importante saperli cogliere, maturare e ri-orientare attraverso canali espressivi più funzionali della lotta per la lotta. Ecco perché si è pensato ad uno spazio temporaneo e culturalmente attrezzato per sviluppare strategie operose e costruttive capaci di tutelare gli adulti da sofferenze eccessive che rischiano di far perdere di vista anche i bisogni dei loro figli. In questo processo i mediatori non sono solo dei facilitatori della comunicazione ma in una relazione nella maggior parte dei casi “a tre”, ricercano insieme ai genitori, attraverso ipotesi e soluzioni diverse rispetto ai problemi individuati, accordi possibili. Le decisioni, condivise e concrete, dovranno poi essere sperimentate e verificate. Quella familiare è una mediazione in cui si affrontano non solo i temi della quotidianità, dalla gestione dei figli a questioni di carattere economico e patrimoniale, ma anche tutto quello che, sotto il profilo relazionale ed affettivo, può essere funzionale al sodalizio genitoriale.

Come si struttura la mediazione familiare?

Il servizio di mediazione familiare è un luogo neutrale di incontro e di tregua che propone ai genitori in via di separazione o separati, affiancati da un mediatore qualificato, di incontrarsi in un’ atmosfera rispettosa e pacifica, per condividere le decisioni che riguardano i figli. I figli non accedono al percorso di mediazione: per loro lavorano gli adulti.

La mediazione familiare è riservata e protetta dal segreto professionale.

Si svolge attraverso una serie limitata di incontri (10/12 al massimo) che hanno l’obiettivo di:

  • affrontare e comporre i conflitti per poi comunicare efficacemente sui propri figli e con i figli

  • cercare soluzioni che, nel presente e nel futuro, siano soddisfacenti per sé e per i propri bambini

  • stabilire intese ed accordi duraturi e sostenibili nel tempo che consentano ai giovani di crescere sereni e agli adulti di svolgere responsabilmente il comune compito di genitori