Il Nostro Programma
Rappresentanti Nazionali dei Volontari in Servizio Civile - Delegazione Campania
PROGRAMMA OPEN SCU
Il nostro programma elettorale che è frutto di un lungo ascolto e confronto con la maggioranza delle delegazioni regionali con cui abbiamo avuto modo confrontarci raccogliendo idee, spunti, riflessioni e istanze. Il programma vede la collaborazione piena di alcune delegazioni che hanno contribuito fattivamente alla stesura dello stesso condividendone i contenuti, i principi e gli obiettivi. Il limite imposto dal caricamento informatico non impedirà al programma di restare un programma “Open” che continuerà a raccogliere sfide per migliorare il Servizio Civile. Rivolgiamo pertanto un ringraziamento speciale ai colleghi, oggi compagni, che hanno contribuito alla redazione del programma: la delegazione Sicilia, la delegazione 𝗠𝗼𝗹𝗶𝘀𝗲 e i nostri Delegati in Campania.
𝗣𝗘𝗥𝗠𝗘𝗦𝗦𝗜 𝗦𝗧𝗥𝗔𝗢𝗥𝗗𝗜𝗡𝗔𝗥𝗜: 𝗥𝗜𝗖𝗢𝗡𝗢𝗦𝗖𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗨𝗟𝗧𝗘𝗥𝗜𝗢𝗥𝗜 𝗧𝗜𝗣𝗢𝗟𝗢𝗚𝗜𝗘 𝘚𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 Come indicato al punto 8.1 delle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del Servizio Civile Universale” del 14 gennaio 2019, agli operatori volontari sono riconosciuti, oltre gli ordinari permessi, anche dei permessi straordinari. Tali permessi straordinari, considerati come giorno di servizio prestato, e dunque retribuiti, sono dedicati a: - Esami universitari; - Donazione biologiche; - Eventi luttuosi (relativi alla morte del coniuge, dei parenti entro il 2° grado e di affini entro il 1° grado); - Per esercitare il diritto di voto. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Prevedere nelle Disposizioni tipologie di permessi straordinari dedicati a: - Partecipazione a concorsi pubblici; - Partecipazione a tirocini curriculari e post lauream; - Partecipazione a Master Universitari; - Corsi di formazione professionale; - Partecipazione a stage formativi; L’ampliamento di tali permessi straordinari consentirebbe all’operatore volontario di soddisfare delle esigenze finora rimaste inespresse senza decurtare i suoi permessi ordinari.
𝗜𝗡𝗧𝗥𝗢𝗗𝗨𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗠𝗔𝗟𝗔𝗧𝗧𝗜𝗘 𝗦𝗧𝗥𝗔𝗢𝗥𝗗𝗜𝗡𝗔𝗥𝗜𝗘 𝘚𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 L’operatore volontario che desidera usufruire di malattie ordinarie per visite specialistiche può farlo se, e solo se, presenta una regolare certificazione rilasciata dalla struttura del servizio sanitario nazionale. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Come regolato nella Circolare del 4 aprile 2020, nonché nei punti c4 e c5 delle FAQ pubblicate dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale relative alla Circolare del 14 ottobre 2020, gli operatori volontari che hanno contratto il virus Sars-Cov-2, o con probabilità di aver contratto il virus, e quindi posti ad isolamento fiduciario e/o in attesa dell’esito del tampone, possono usufruire di malattie straordinarie. Quest’ultime non vengono decurtate dal totale delle malattie a disposizione dell’operatore volontario. La proposta è quindi quella di riconoscere agli operatori/trici volontari/e malattie straordinarie per: - Visite specialistiche, presentando all’ente l’attestazione rilasciata dallo specialista; -Periodi di lunga degenza (max 10 giorni) a causa di interventi chirurgici; -Visite mediche ricorrenti per operatori/trici volontari/e con patologie particolarmente gravi; -Caso di terapie salvavita. In caso di progetti che prevedono la partecipazione di giovani con minori opportunità questo strumento potrebbe rivelarsi fondamentale per loro.
𝗧𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗢 𝗦𝗧𝗔𝗧𝗨𝗦 𝗗𝗜 𝗢𝗣𝗘𝗥𝗔𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗩𝗢𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗖𝗜𝗩𝗜𝗟𝗘 𝗨𝗡𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗔𝗟𝗘 𝘚𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 Il D.lgs. 40/2017 riconosce finalmente ai volontari del servizio civile uno status giuridico definito articolo 1 come “Operatore volontario del servizio civile universale”: volontario impegnato nella realizzazione del servizio civile universale in Italia o all’estero. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Istituire una tessera che consenta agli operatori volontari di usufruire, a costo agevolato, di una serie di servizi, quali: - Acquisto biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; - Accesso a servizi mensa con strutture ristorative convenzionate; - Accesso a piattaforme per carsharing ed altri servizi di mobilità; - Acquisti di servizi di telefonia e accesso ad internet; - Accesso a piattaforme per la distribuzione di contenuti di intrattenimento; - Acquisto di libri, pubblicazioni, audiolibri, ebook; - Accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali; - Accesso a circuiti o strutture dedicate allo svolgimento di attività sportive e/o ricreative e formative (corsi di musica, di teatro o di lingua straniera); - Accesso a strutture ricettive; - Accesso a strutture dedicate alla salute e al benessere psicofisico; - Eventuale coupon o strumento equivalente per partecipare a specifici eventi (concerti, festival, visite guidate, tour culturali, ecc.), gratuitamente oppure a prezzi particolarmente agevolati. La tessera, inoltre, dovrà fungere da abbonamento open per tutti i mezzi pubblici, sia su ferro che su gomma, consentendo all’operatore volontario di spostarsi, nella sua Regione, liberamente e per tutta la durata del servizio. Nel caso di operatori volontari impiegati in progetti all’estero, invece, è necessario verificare se tale sistema è spendibile nel Paese di svolgimento del progetto o se è possibile applicare tale benefit per un periodo uguale a quello di svolgimento del servizio dopo il termine dello stesso.
𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢𝗥𝗜 𝗙𝗢𝗡𝗗𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗜𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗖𝗜𝗩𝗜𝗟𝗘: 𝗣𝗥𝗢𝗦𝗘𝗚𝗨𝗜𝗥𝗘 𝗡𝗘𝗟𝗟’𝗜𝗠𝗣𝗘𝗚𝗡𝗢 𝘚𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 Annualmente la Legge di Bilancio stabilisce i fondi destinati al Servizio Civile per l’anno seguente e prevede quelli per le seguenti due annualità. La quantità di fondi destinati dipende, quindi, dal momento storico del Paese e da quanto il Governo in carica in quel momento intende credere nel Servizio Civile. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Perseguire nella richiesta al Governo di incrementare i fondi per il Servizio Civile in Legge di Bilancio. Sarebbe auspicabile l’individuazione di un meccanismo che stabilizzi i fondi come già richiesto dalla Consulta Nazionale mediante una legge che riformi in questa direzione il D.Lgs. 40/2017. Tra gli strumenti per sostenere tale richiesta e raggiungere l’obiettivo dei fondi c’è la Campagna100%ServizioCivile lanciata dalla rappresentanza nazionale e che per l’anno 2020 pare aver raggiunto il suo obiettivo. 𝗖𝗥𝗘𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗜𝗔𝗧𝗧𝗔𝗙𝗢𝗥𝗠𝗔 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗖𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗥𝗔𝗣𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗡𝗭𝗔 – 𝗩𝗢𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗥𝗜 𝘚𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 La rappresentanza degli operatori volontari nazionale e regionale non dispone di una modalità per comunicare con coloro che rappresentano: non possono né intercettare le loro istanze e problematiche né sensibilizzarli alla partecipazione attiva alla rappresentanza attraverso la propria candidatura o attraverso le votazioni dei propri rappresentanti. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 Per accogliere sempre nuovi stimoli, favorire un confronto costante tra Rappresentanza degli Operatori Volontari e gli stessi giovani in Servizio Civile, sarebbe auspicabile che il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale garantisse la creazione di una piattaforma web già richiesta dalla rappresentanza nazionale nel 2017 e nel 2018. Uno spazio interattivo, accessibile attraverso credenziali SPID, diviso in più aree nel quale il giovane può: - Interfacciarsi in modo semplice con i propri Rappresentanti Regionali e Nazionali; - Consultare un’area dedicata alle domande più frequenti; - Condividere foto, storie ed esperienze con altri giovani impegnati in progetto in Italia e all’Estero; - Tutto ciò che è contenuto nell’area personale già presente sul sito del Dipartimento; - Piattaforma EVOL; Una proposta in linea con un’esigenza di digitalizzazione del Servizio Civile sempre più stringente.
𝗗𝗜𝗥𝗜𝗧𝗧𝗢 𝗔𝗟 𝗖𝗢𝗡𝗚𝗘𝗗𝗢 𝗗𝗜 𝗣𝗔𝗧𝗘𝗥𝗡𝗜𝗧𝗔’ 𝘚𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 Diritto non riconosciuto. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Diritto al congedo di paternità (fino ad un massimo di 3 mesi): concedere all’operatore volontario che sta per diventare padre di astenersi dal servizio, causa paternità, per un periodo che vada a partire da un mese dalla presunta data del parto della compagna fino ai due mesi dopo lo stesso.
𝗖𝗛𝗜𝗨𝗦𝗨𝗥𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟’𝗘𝗡𝗧𝗘: 𝗔𝗕𝗢𝗟𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗣𝗘𝗥𝗠𝗘𝗦𝗦𝗜 𝗙𝗢𝗥𝗭𝗔𝗧𝗜 𝗘 𝗥𝗘𝗖𝗨𝗣𝗘𝗥𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗢𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 In caso di chiusura dell’ente gli operatori volontari devono fruire dei propri permessi in modo forzato. L’ente può indicare nel progetto i giorni di chiusura dello stesso ma quasi mai accade. E’ possibile che l’ente in modo del tutto occasionale sia costretto a chiusura e l’operatore volontari deve scalare i permessi al monte previsto nel contratto. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Qualora la sede d’attuazione del progetto sia soggetta ad una chiusura forzata, causa inattività nel periodo estivo o feste patronali, bisognerebbe dare l’opportunità all’operatore volontario di recuperare le ore di servizio “perse” adoperando due casistiche: 1)Incentivare lo smart working, ove possibile, consentendo al giovane di svolgere attività affini al progetto (senza usufruire di permessi ordinari); 2)Consentire all’operatore volontario di recuperare nel corso dell’anno di servizio civile le ore non svolte. Ad esempio: una chiusura dell’ente pari a 10 giorni corrisponde a 50 ore. Il volontariato, in accordo con l’ente, avrà l’opportunità di recuperare le suddette ore entro la fine del suo anno di Servizio Civile.
𝗙𝗢𝗥𝗠𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗣𝗘𝗥 𝗚𝗟𝗜 𝗢𝗣𝗘𝗥𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜 𝗩𝗢𝗟𝗢𝗡𝗧𝗔𝗥𝗜 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 Aggiornamento e ampliamento dei contenuti della formazione generale stabiliti dalle Linee Guida alla formazione generale con riferimento alla dimensione degli operatori volontari che svolgono Servizio Civile all’estero e a quelli che sono impegnati in progetti che prevedono lo svolgimento del servizio fino a 3 mesi in un Paese UE. Nell’ambito dell’ordinaria formazione erogata, invece, è necessario introdurre moduli di formazione ad hoc dedicati anche a rafforzare le competenze informatiche, di lingua straniera, di primo soccorso e di tecniche di prevenzione nell’ambito di protezione civile rivolte a tutti gli operatori volontari al di là del progetto d’appartenenza. Una proposta, questa, che consentirebbe ai giovani in Servizio di dotarsi di strumenti che possano essere portati in dote per la realizzazione delle attività stesse e, al contempo, avere maggiori possibilità di conseguire gli obiettivi di progetto. 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗢𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗖𝗜𝗩𝗜𝗟𝗘 𝗨𝗡𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗔𝗟𝗘 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗦𝗢 𝗟𝗘 𝗦𝗖𝗨𝗢𝗟𝗘 𝗘 𝗚𝗟𝗜 𝗔𝗧𝗘𝗡𝗘𝗜 Promuovere i valori del Servizio Civile di Difesa della Patria in modo non armato e nonviolento e la possibilità di svolgere questa esperienza: - Nell’ambito delle ore di educazione civica; -Tra le classi quinte delle scuole superiori; -Negli Atenei Durante la Giornata Nazionale dedicata al Servizio Civile Universale il Dipartimento potrebbe inviare una comunicazione, in formato digitale, agli studenti e alle studentesse delle classi quinte e degli Atenei per informarli di questa opportunità e invitarli a partecipare.
𝗙𝗔𝗩𝗢𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗟’𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗧𝗥𝗔 𝗦𝗖𝗨 𝗘𝗗 𝗔𝗟𝗧𝗥𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗔𝗠𝗠𝗜 𝗘 𝗣𝗥𝗢𝗚𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗡𝗧𝗜 Aumentare il senso di appartenenza degli operatori volontari al Servizio Civile come corpo e attraverso l’interazione con progetti su scala internazionale: molti Enti di Servizio Civile sono impegnati in altri programmi europei come Erasmus+ e altri progetti in ambito culturale e sociale, con particolare riguardo ai temi dell’educazione civica, dell’educazione alimentare e sport, della solidarietà, della lotta alla discriminazione, della parità di genere, del bullismo e cyber bullismo. In tali progetti è prevista la fase di dissemination (ossia diffusione dei risultati). 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Includere gli operatori volontari nelle attività di dissemination – quando aderenti alle attività di progetto - non solo sarà utile a quest’ultimi per aumentare il senso di “cittadino globale”, ma sarà utile anche per l’Ente e alla comunità stessa in quanto tale azione verrà moltiplicata e armonizzata sul territorio.
𝗩𝗔𝗟𝗢𝗥𝗜𝗭𝗭𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗖𝗜𝗩𝗜𝗟𝗘 𝗡𝗘𝗜 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗖𝗢𝗥𝗦𝗜 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 Il d.Lgs 40/2017 all’articolo 18 prevede che “Il periodo di servizio civile universale effettivamente prestato, salvo quanto previsto dal comma 5, è valutato nei pubblici concorsi con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso amministrazioni pubbliche”. Quanto stabilito dal D.Lgs. 40/2017 non soddisfa a pieno l’esigenza di riconoscimento dell’esperienza del servizio civile. Ancora oggi, a tale esperienza, in diversi bandi di concorso, non viene riconosciuto alcun punto. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Individuare un meccanismo con l’istituzione competente affinché il servizio civile sia considerato alla pari di un’attività svolta presso la Pubblica Amministrazione in tutti i pubblici concorsi senza disparità di trattamento.
𝟭. 𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜𝗢 𝗖𝗜𝗩𝗜𝗟𝗘 𝗔𝗟𝗟’𝗘𝗦𝗧𝗘𝗥𝗢 𝗘 𝗠𝗜𝗦𝗨𝗥𝗔 𝗔𝗚𝗚𝗜𝗨𝗡𝗧𝗜𝗩𝗔 𝗙𝗜𝗡𝗢 𝗔 𝗧𝗥𝗘 𝗠𝗘𝗦𝗜 𝗜𝗡 𝗨𝗡 𝗣𝗔𝗘𝗦𝗘 𝗨𝗘 Prevendere la traduzione almeno in lingua inglese: - Del Contratto; - Della polizza assicurativa (o rendere un astratto in lingua inglese); - Delle disposizioni enti volontari; - Del Piano e del Protocollo di sicurezza; - Della modulistica di gestione.
𝟮. 𝗣𝗢𝗟𝗜𝗭𝗜𝗔 𝗔𝗦𝗦𝗜𝗖𝗨𝗥𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔 𝗡𝗢𝗠𝗜𝗡𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 La Polizza assicurativa è unica e cumulativa per tutti gli operatori volontari in servizio. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Prevedere per gli operatori volontari all’estero una polizza assicurativa nominativa o un’allegata dichiarazione resa dal Dipartimento. Ciò perché, in fase di rientro dall’estero da parte dei volontari nel periodo più acuto dell’emergenza all’imbarco del Paese di svolgimento, è stato complesso spiegare che l’assicurazione è cumulativa per tutto il corpo volontari.
𝟯. 𝗩𝗔𝗖𝗖𝗜𝗡𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗡𝗢𝗡 𝗢𝗕𝗕𝗟𝗜𝗚𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜𝗘 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 Attualmente il Dipartimento rimborsa agli operatori volontari i costi, anticipati dagli enti di attuazione, sostenuti per le vaccinazioni obbligatorie previste per i paesi di destinazione (come indicato dal sito "viaggiare sicuri", servizio dell'Unità di Crisi della Farnesina). 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 Il Dipartimento provveda a rimborsare in aggiunta le spese sostenute per le vaccinazioni raccomandate ma non obbligatorie.
𝟰. 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗔𝗧𝗧𝗜 𝗖𝗢𝗡 𝗔𝗠𝗕𝗔𝗦𝗖𝗜𝗔𝗧𝗘 Ad oggi, in alcuni stati virtuosi, le Ambasciate contattano gli operatori volontari, mentre l’Ente invia le coordinate GPS degli stessi volontari. Tuttavia, questa formula non è adottata da tutte le Ambasciate e, pertanto, andrebbe incentivata.
𝟱. 𝗥𝗜𝗟𝗔𝗦𝗖𝗜𝗢 𝗩𝗜𝗦𝗧𝗜 𝗣𝗔𝗘𝗦𝗜 𝗨𝗘 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 I visti sono allo stato attuale rilasciati sotto la categoria “di cooperante”. 𝘗𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 E’ necessario il riconoscimento della categoria di “operatore volontario di servizio civile”
𝟲. Lo svolgimento del servizio per pochi mesi in Italia presso “la sede Italia” del progetto senza il vitto e l’alloggio è una problematica che va risolta, incentivando magari formule di attività svolte in modalità da remoto.
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