Budapest dal 27 aprile al 2 maggio 2024 su GOOGLE MAPS (foto da 1 a 300)
Volo diretto Bari Budapest prenotato 30 giorni prima.
Trasferimento (ogni 15 min) 45 min minibus al costo di eur 40 a/r per 3 persone (2 ore tra arrivo in aereo porto, recupero valigia 20 kg (Ryanair) da sbarco e ingresso in appartamento.
Appartamento Andrássy ut 1 int 13 Piano 3 prenotato, via Booking, 60 giorni prima: spazioso 2 letti (no 2 bagni con vaso come indicato in recensione), ubicato in uno dei corsi piu’ importanti di Budapest, posizione centrale: difronte alla ruota panoramica, a pochi passi, a piedi, dalla Basilica di Santo Stefano e dalle sue vie di ristoranti e nonché da Vaci utca , la strada dello shopping.
Quasi tutte le attrazioni programmate e indicate in gmaps sono state visitate o raggiunte personalmente.
Guida ungherese parlante italiano prenotata 2 settimane prima : giro riservato a noi tre (programma tappe con stella in google maps) molto veloce tra il distretto del Castello a Buda / fortificazioni pescatori, la basilica di santo Stefano (unica visitata all’interno) e, piazza degli Eroi e Castello Vajdahunyad (costruito prima in carta pesta e poi in muratura in occasione del centenario dalla nascita dello stato ungherese). Tre ore e mezza (a eur 120 oltre biglietti ingresso e trasporti anche per la guida) non sono sufficienti per vedere con calma tutte le attrazioni principali e anche dall’interno.
È essenziale effettuare prima un giro con il battello di giorno (di sera stesso giro ma dopo le 20 è buio, di pomeriggio corsa ridotta) per avere un’idea panoramica preliminare ma tutte le attrazioni sono facilmente raggiungibili a piedi (la guida ci ha fatto comprare un biglietto giornaliero fino a 5 persone: da 3 in poi stesso prezzo) con cui a 4.5 eur a persona è possibile prendere qualsiasi mezzo tra autobus, metro e tram).
È importante trascorrere anche almeno mezza giornata ad una delle diverse terme (noi siamo andati ad una delle più grandi (Széchenyi Thermal Bath tra piscina grande con percorso guidato da corrente e spruzzi, piscine calda e fredda, sauna). Costo circa eur 80 per tre persone . Se arrivate dopo le 11 (ed era giorno feriale) rischiate di trovare la calca (non fermano all’ingresso se e’ troppo affollato). Di terme o bagni ve ne sono comunque tante altre più piccole e caratteristiche.
Budapest è divisa in 2 tra Buda (collinare: distretto castello, chiesa di Mattia, fortificazioni pescatori, ecc) e Pest (pianeggiante: Parlamento, Basilica di Santo Stefano e tutto il resto).
Tutti i ponti, lungo il Danubio, in particolare da quello della libertà (accanto al mercato centrale) a quello Margherita sono tutti raggiungibili e attraversabili a piedi e in poco tempo (mezz’ora).
A meno di una visita alla storica funicolare (anche con mezzi locali) - per cui occorre fare una bella fila. Si arriva rapidamente e senza sforzo dopo il tunnel (o anche attraverso) al distretto del Castello di Buda.
Con il battello Legenda è possibile fare una sosta (il battello dopo il giro dei punti con auricolare in italiano passa in genere ogni 40 min) all’isola Margherita. Molti ci vanno per correre, fare dei pic nic nell’erba o visitare i giardini giapponesi.
Il tempo è stato magnifico (fino ad una settima prima pioveva e faceva freddo come è successo da noi a Bari) con giornate di sole anche di 24 gradi tanto da prendere la tintarella in piscina all’aperto (terme) . Di sera alle 20.00 inizia a diventare freddo come la mattina fino alle 9.30.
Abbiamo preferito non visitare Musei (se non quello di arte al distretto del castello di Buda), come il museo nazionale, Etnografico, Opera, delle belle arti, di arte applicata, di musica, (le Acquinum sono rovine storiche meno interessanti di quelle che abbiamo a Roma).
Occorre prenotare il Parlamento (il terzo più grande al mondo, il secondo in Europa) almeno 2 settimane prima della partenza, (l’ingresso alle chiese costa circa 4 eur a persona), abbiamo voluto privilegiare quelli più intimi che comuque non abbiamo trovato aperti come la casa della liberty Ungherese o il Cat Museum, aperto ma dalle 11, in cui occorre pagare anche per accarezzare i gatti. Chiudono tutti tra le 17 e le 18, poco se si considera che alcuni aprono alle 11.00. Caratteristici sono i palazzi come il Gresham o quello storico delle poste (postal savings bank) che è possibile visitare dall’esterno.
Cibo tipico il famoso gulasch ma da gustare in zuppa perché non è lo stesso di quello offerto anche a spezzatino, vari sono i tipi di carne: maiale, pollo, anatra, e senza i forti sapori del nord Europa, diffuso è langos una frittella gigante con formaggio tagliuzzato e panna acida ed eventualmente altri condimenti come cipolla rossa. Non esistono panifici, il pane si trova solo nei supermarket tipo DM, lidle e altri economici locali (in trattoria a richiesta l’hanno servito). Intessanti gli street food (amburger, asiatico, gulasch, ecc) come il karavan. Da non perdere i ruin bar (come il Szinpla) per come li hanno addobbati in nome del rispetto dell’ambiente. Non molto lontano il quartiere ebraico (migliaia gli ebrei di Ungheria deportati durante la guerra) dove visitare la sinagoga (che noi abbiamo trovato chiusa) . Sullo stesso stile il pseudo memoriale di raccolta testimonianze con foto all’aperto nella zona più commerciale difronte alla basilica dove schizzano le fontanelle. Impressione la via delle scarpe sul bordo del Danubio. Non conviene quindi visitare il museo del terrore che è molto impegnativo. Esiste una grande varietà di cibo internazionale tra italiano (pizza napoletana), asiatico, messicano e pub irlandese. Famoso ovunque è il dolce a camino (traduzione letterale ma inadeguata) una sorta di cannuolo preparato al momento agli occhi dei clienti in 2 modalità:, cono e cake. Quello tradizionale si ferma alla cannella , quello più recente è arricchito da nutella , gelato e molto altro . Difronte al nostro appartamento costava quello tradizionale a 800 fiorini, altrimenti più in centro dai 2.000/2.500 in su. I dolci tradizionali pan di Spagna a Fettine sovrapposte , con noci, cacao, saker, caffè, Creme e marmellate, con superficie caramellata ma attenzione al prezzo: eur 73 al Cafe gerbaud per 4 pezzi di Torta, caffè e da bere. Più economico, difronte ma più nascosto, al Szamos per 32 eur (3 pezzi di Torta è solo 1 spremuta e 1 caffè’).
Non si capiscono i costi : al di là dei fiorini ungheresi che si leggono a 4 cifre, con cambio e commissioni, ai prezzi dei Menù occorre aggiungere iva del 27% e il servizio anche del 15% che comprende la mancia (al karavan si è stati liberi di decidere la percentuale). In un ristorante oltre il ponte delle catene abbiamo pagato eur 65 per 3 spezzatini di carne mentre alla trattoria Kisharang Etkezde di tipico cibo ungherese (menu in lingua Italiana) 2 porzioni di gulasch soup (normal e small), 1 piatto di 2 crêpes di carne, 1 piatto di maiale arrosto e da bere solo eur 32.
L’ungherese (discendente da quella degli originari magiari) una lingua incomprensibile simile allo slavo dei paesi dell’est ma si parla, come tutte le capitali, anche l’inglese.
Gli abitanti (nei locali chi serve è un po’ nervosetto) di Budapest sono 3 milioni di abitanti per circa 10 milioni in tutta l’Ungheria in una superficie poi non grandissima. Popolo all’epoca itinerante proveniente dall’Asia, che dopo una delle guerre mondiali, perse gran parte del suo territorio come la Transilvania ceduta ai rumeni e dove abitano ancora della popolazione originaria molto uniti al popolo ungherese (tanto da far sventolare anche la loro bandiera).
Divenuta indipendente, rispetto al l’impero austro ungarico, dalla fine dell’Ottocento e innovativo per aver introdotti, per primi, le nuove tecnologie dell’epoca, vive in una capitale pulita (la sera lavano tutte le strade e puliscono per il giorno dopo) , ordinata (incroci semaforici per i pedoni e tempi di attesa per le auto e non, alcuni tratti ciclabili, come tutte la capitali europee del nord puoi attraversare le strisce pedonali senza aver timore di essere investito), rispettosa delle leggi (anche se ho visto 2 Ungheresi far far pipì in strada dai loro cagnolini) senza clochard (i poveri, non ne ho incontrati tantissimi, non dormono a terra), senza extra comunitari privi di occupazione che si ammazzano in centro o ti offrono in continuazione, mentre mangi al ristorante, qualsiasi tipo di mercanzia o che hanno invaso zone della città con i loro bazar da terra di origine. Ancora meno cinesi con i loro locali se non cibi asiatici serviti da ungheresi.
I motociclisti (soprattutto di notte) fanno un po’ di rumore in centro città, nonostante la presenza di polizia municipale sempre onnipresente, ma entro i limiti .
Per strada si incontrano ragazze longilinee e di bello aspetto, anche se tipicamente riservate come quelle del nord Europa, sempre molto educate e gentili a offrire riscontri a richieste di info turistiche, indossano vestiti senza esibizionismi o comportamenti poco consoni alla loro cultura.
La guida ci ha riferito che uno stipendio medio è di euro 800 mensili eppure ci sono ungeresi che si possono permettere di acquistare appartamenti in città anche di eur 8.000 al mq. Questo è evidente anche dalle limousine che ogni tanto ho visto girare difronte all’appartamento in cui abbiamo alloggiato.