Bisogni Educativi Speciali
Una didattica attenta ai bisogni di ciascuno necessita di un concreto impegno per una scuola inclusiva che promuove il diritto di essere considerato uguale agli altri e diverso insieme agli altri.
Che cosa sono?
"Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi speciali."
D.M. 27/12/2012
Il concetto di Bisogni Educativi Speciali si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello I.C.F. della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health), fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S., 2002).
Rientrano nella più ampia definizione di Bisogni Educativi Speciali (BES) tre grandi sotto-categorie:
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
psicofisici
disturbi evolutivi specifici
D.S.A. - Disturbi Specifici dell'Apprendimento (Legge 170/2010)
disturbi del linguaggio
A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) - Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività - e DOP - Disturbo Oppositivo Provocatorio
funzionamento cognitivo limite (o borderline)
altro
svantaggio
socio-economico
disagio comportamentale/relazionale
altro
Che cosa fare?
Comunicare
All'atto dell'iscrizione, o quando se ne presenti la necessità, informare la scuola di eventuali Bisogni Educativi Speciali (BES) certificati o non certificati dell'alunno/a.
Per alunni con disabilità certificata (legge 104), chiedere un colloquio con le prof.sse Patrizia De Rivo e Silvana Palazzolo.
Per alunni con disturbi evolutivi specifici o altri tipi di svantaggio, chiedere un colloquio con la prof.ssa Laura Ferro.
Collaborare
Affiancare il consiglio di classe nella stesura del Piano Didattico Personalizzato (P.D.P) o del Piano Educativo Individualizzato (PEI), condividendo gli obiettivi per il raggiungimento del successo formativo.
Cooperare costantemente con la scuola per valutare l'efficacia delle strategie di intervento adottate attraverso regolari colloqui con il coordinatore di classe o con i singoli insegnanti.
Condividere le nuove informazioni che emergono durante il percorso scolastico.
Osservare e sostenere l'alunno nello studio e nello svolgimento dei compiti assegnati per casa.
Che cosa fa la scuola?
Accoglie e analizza tutte le richieste di intervento per Bisogni Educativi Speciali pervenute alla scuola.
Osserva costantemente il percorso scolastico di ogni alunno per:
rilevare eventuali Bisogni Educativi Speciali non ancora evidenziati;
monitorare i Bisogni Educativi Speciali già dichiarati.
Elabora un piano educativo e didattico personalizzato in collaborazione con la famiglia, lo studente e eventuali esperti di riferimento.
E’ disponibile per qualsiasi informazione e colloquio con la famiglia e con lo studente.
Collabora con gli enti e i servizi presenti sul territorio (comune, servizi sociali, C.T.I. – Centro Territoriale per l’Inclusione, C.T.S. – Centro Territoriale di Supporto Nuove tecnologie, eccetera).
Si informa e si aggiorna costantemente sulle tematiche riguardanti i Bisogni Educativi Speciali.
Promuove e diffonde le buone pratiche inclusive all’interno dell’Istituto e tra le reti di scuole.
Stende annualmente il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), come previsto dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto.
Elenco Enti Certificatori DSA
Elenco dei soggetti autorizzati all’attività di prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento valida ai fini scolastici (L.170/2010)