DOCUMENTO 1 - ARTICOLATO MINIMO PER UN CODICE ETICO

 

Premessa i  principi ispiratori per un codice Etico delle associazioni di Volontariato di protezione civile

Il senso di un codice etico per le associazioni e per i volontari della protezione civile non può che essere quello di rendere ancora più evidenti lo scopo di servizio all’interesse pubblico, il carattere solidaristico dell’impegno di volontario, il rispetto dei principi democratici e Costituzionali, ma anche dei principi etici che caratterizzano il volontariato. È sempre più sentita, da parte delle organizzazioni, l’esigenza di poter far riferimento ad un’etica del volontariato, fatta non solo di gratuità, ma anche di uno stile di comportamento che deve valere in modo omogeneo per tutte le organizzazioni con l’affermazione della piena trasparenza e informazione sulle proprie attività da parte di ciascuna organizzazione. Anche quando ci si occupa di emergenze deve esserci correttezza, rispetto della legalità, trasparenza di comportamenti, rispetto del contesto in cui si opera, coerenza morale e rispetto dei valori della dignità persona. Chi si avvicina all’impegno volontario deve sapere cosa gli è permesso e cosa deve poter garantire.

Onestà e correttezza.

Sono i principi fondamentali di riferimento a cui tutti i volontari devono attenersi e costituiscono un valore essenziale nella gestione organizzativa. I rapporti fra i vari soggetti devono essere improntati da criteri e comportamenti di correttezza, coniugati da un profondo rispetto sia delle persone, che del sistema in cui la persona si trova.

Legalità.

Il rispetto delle leggi e dei regolamenti interni è un principio dal quale non si può prescindere in nessun caso. La rilevanza di fatti contrari alle leggi va segnalata ai diretti responsabili delle organizzazioni.


Imparzialità e democraticità.

Va garantito a qualsiasi livello il rispetto del principio di parità di trattamento evitando qualsiasi discriminazione basata su: nazionalità, sesso e/o orientamento sessuale, origine etnica, razza e origine sociale, appartenenza politica e credo religioso, caratteristiche di lingua e di cultura. Anche il rapporto interpersonale deve essere sempre improntato al rispetto reciproco e al trattamento paritario fra i generi. Sono sempre da ricercare rapporti di collaborazione con atteggiamenti inclusivi, consci del fatto che il buon risultato è sempre frutto di un lavoro di squadra. Sono da promuovere e assicurare, nell’organizzazione interna e negli organi sociali, le pari opportunità fra i generi.

 

 Responsabilità e riservatezza.

Ogni volontario deve essere consapevole che con il proprio atteggiamento e le proprie azioni non espone solo sé stesso ma rappresenta l’associazione e tutto il sistema di protezione civile. Il volontario si comporta in modo tale da conquistare e mantenere la fiducia verso ciò che rappresenta cercando di offrire il miglior servizio possibile con competenza ed efficacia. I volontari di protezione civile rispondono ai bisogni altrui con maturità, professionalità e anche sobrietà. Essi operano nel rispetto delle comunità locali e delle comunità da aiutare, con una specifica attenzione al contesto in cui si opera (la situazione emergenziale), spesso caratterizzato da dolore, perdite, lutti, che richiedono comportamenti consoni e appropriati, sia durante la propria attività (in turno) che nei momenti di pausa o di riposo (fuori turno).

Anche il rispetto dell’ambiente è parte fondante del volontario che si adopera per contribuire alla diffusione e alla sensibilizzazione in tema di sostenibilità ambientale, anche gestendo le proprie attività in modo compatibile. Prerogativa essenziale del volontario è appunto, anche quella dell’impegno caratterizzato dalla libera scelta personale e consapevole che, pur tuttavia, non esclude il dovere di tener fede agli impegni assunti e agli obiettivi fissati anche con l’idea di mantenere e rafforzare le nostre associazioni. La libertà d’espressione è un diritto fondamentale che non va frainteso divulgando notizie, fatti e materiali non autorizzati, né tantomeno opinioni altrui. È dovere di tutti gli associati mantenere riservate le notizie e le informazioni appresi nell’esercizio delle proprie attività compresi quelli concernenti i dati personali. È diritto di tutti gli associati rivendicare il rispetto del diritto alla riservatezza, del diritto all’identità personale e della dignità degli interessati, rientrando queste materie nella sfera della tutela delle libertà personali costituzionalmente garantite. In particolar modo il diritto alla riservatezza va garantito non solo in modo formale ma rispettato con la discrezione dovuta verso coloro che sono aiutati.


Corretto utilizzo dei beni e dei loghi.

I documenti, gli strumenti di lavoro, le attrezzature, i mezzi ed i beni materiali ed immateriali devono essere utilizzati esclusivamente per i fini istituzionali e statutari con le modalità stabilite dai regolamenti. Non possono essere utilizzati per fini personali né essere trasferiti o messi a disposizione di terzi, salvo l’applicazione di specifiche disposizioni. Sono utilizzati e custoditi con la medesima diligenza di un bene proprio e con l’osservanza ai criteri di economicità e sostenibilità ambientale. La divisa e i loghi sono identificativi non del singolo, ma di una associazione e di un sistema, per questa ragione vanno usati con responsabilità e rispetto, impedendone ogni abuso per tutelare il nome dell’associazione.

Rapporto coi mass-media.

Consapevoli che informazioni diffuse anche in buona fede possono essere distorte o manipolate, che convinzioni o dichiarazioni personali possono essere interpretate come appartenenti all’associazione, è vietato al volontario, che non ne abbia titolo, il rilascio di interviste a soggetti terzi, l’organizzazione di conferenze stampa o la pubblicazione di testi o articoli relativamente ad attività o materie rientranti nei compiti e nelle finalità istituzionali e statutarie. Solo i soggetti incaricati sono, in via esclusiva, gli organi titolati a gestire i rapporti con organi di stampa o di comunicazione di qualsivoglia natura, secondo il criterio di competenza stabilito dalle associazioni.

Trasparenza e informazione

Nello svolgimento delle proprie attività le associazioni devono garantire trasparenza di informazione verso i propri soci e agli altri soggetti del sistema. Ogni associazione si impegna ad operare in modo chiaro e trasparente, senza favorire alcun gruppo di interesse o singolo individuo. La gestione amministrativa va svolta seguendo i principi della correttezza, della adeguatezza e del riscontro puntuale. Va assicurata con la comunicazione, la veridicità, l’accuratezza, la chiarezza e la completezza dell’informazione sia all’esterno che all’interno dell’organizzazione. Va promossa la capacità e la competenza favorendo la trasparenza dei processi decisionali e la responsabilizzazione dei volontari. Ad ogni volontario è raccomandata prudenza allorquando gli sono offerti regali in relazione alla sua attività. Quale regola generale tutto ciò che proviene in ragione delle attività deve essere inserito nella contabilità ordinaria.

Va favorito e garantito il ricambio generazionale negli organi dirigenti dando a tutti stesse opportunità e applicando percorsi di formazione e conoscenza che mettano ciascuno in condizioni di poter sostenere con serenità e competenza il proprio ruolo.


Valorizzazione delle persone

Nello svolgimento delle proprie attività le associazioni devono garantire trasparenza di informazione verso i propri soci e agli altri soggetti del sistema. Ogni associazione si impegna ad operare in modo chiaro e trasparente, senza favorire alcun gruppo di interesse o singolo individuo. La gestione amministrativa va svolta seguendo i principi della correttezza, della adeguatezza e del riscontro puntuale. Va assicurata con la comunicazione la veridicità, l’accuratezza, la chiarezza e la completezza dell’informazione sia all’esterno che all’interno dell’organizzazione e va promossa la capacità e la competenza favorendo la trasparenza dei processi decisionali e la responsabilizzazione dei volontari.

Prevenzione del conflitto di interesse

Deve essere garantita a tutti la libertà di candidarsi a cariche elettive. Tale libertà deve compiersi in assenza di qualsiasi conflitto di interesse tra le proprie attività e quelle richieste dall’Associazione, qualora si arrivi a ricoprire cariche.


ARTICOLATO  COMMEMTATO

 

Art.1

Rispetta le leggi dello stato, nonché lo statuto ed il regolamento della sua organizzazione e si impegna per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato.

 

Commento

La cornice legale, nella quale operano i volontari e che quindi sono obbligati a rispettare, è costituita dallo Statuto e dai regolamenti interni delle associazioni di appartenenza e dalla legislazione nazionale e regionale vigente.

 

Art.2

È vincolato all'osservanza del segreto professionale su tutto ciò che gli è confidato o di cui viene a conoscenza nell'espletamento della sua attività (anche via social).

 

Commento

La riservatezza: la disponibilità e la trasparenza non esentano l’appartenente alla singola associazione dal dovere di discrezione e riservatezza. L’appartenente non può comunicare in qualunque forma ad una persona non qualificata, documenti o informazioni delle quali viene a conoscenza in occasione delle sue funzioni e non potrà renderli pubblici. Lo stretto rispetto delle regole relative all’accesso ed alla diffusione delle informazioni costituisce un obbligo fermo ed ogni mancanza sarà suscettibile di misure disciplinari e, ricorrendone le circostanze, di denuncia penale. Il dovere di discrezione e riservatezza è riferibile soprattutto alle funzioni e alle attività svolte in servizio

 

Denunce e segnalazioni: nel quadro delle proprie funzioni l’appartenente alla associazione è tenuto a informare per vie interne ogni irregolarità, di cui viene a conoscenza che ha constatato. È peraltro fondamentale astenersi dal rilasciare dichiarazioni eventualmente diffamatorie rivolte all’Associazione, privilegiando quindi le vie gerarchiche interne per ogni tipologia di segnalazione e commenti faziosi o di denuncia. Facendo ciò l’interessato ha il dovere di assicurarsi dell’esattezza e della pertinenza delle sue affermazioni. Tutto ciò con la finalità di garantire la dignità, la disciplina interna e la reputazione della associazione, incoraggiando la veicolazione delle informazioni interne. Richiamando l’art. 1 resta fermo il concetto che a fronte di fatti ritenuti gravi e per i quali ricorrano gli estremi per azioni giudiziarie, gli organi interni non potranno sostituirsi a quelli di giustizia ordinaria.

La norma non intende sindacare su condotte potenzialmente ricadenti nell’ambito della responsabilità penale, amministrativa e contabile, la cui segnalazione/denuncia non è limitata, ma anzi doverosa, cosi come il diritto di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi, sancito dall’articolo 24 della Costituzione. L’astensione da dichiarazioni o riproduzioni foto/video diffamatorie o lesive, con qualsiasi mezzo anche social, è finalizzata alla tutela dell’immagine della singola associazione e del sistema nazionale di protezione civile.

 

Art.3

Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità che soccorre riconoscendone le sensibilità e le specificità culturali e le consuetudini. Non cerca di imporre i propri valori morali.

 

Commento

In ogni circostanza il volontario risponde ai bisogni legittimi dell’individuo senza trattamento preferenziale o discriminazione alcuna.

Nell’esecuzione dei propri compiti l’appartenente alla Associazione è onesto, imparziale ed equo. Evita qualunque comportamento arbitrario che possa recare danno a una persona, un gruppo o ad una qualunque entità, non si esprime cercando di veicolare le proprie e personali ideologie o opinioni.

 

Art.4

Il volontario rispetta le persone con cui entra in contatto senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia o classe sociale.

 

Commento

Si deve garantire il rispetto del principio della parità di trattamento, ovvero, evitano qualsiasi discriminazione ingiustificata tra le persone basata su nazionalità, genere, razza, colore della pelle, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo, opinioni politiche o di altro genere, o qualunque criterio analogo, appartenenza a una minoranza nazionale, proprietà, nascita, disabilità, età od orientamento sessuale.

 

Art.5

Agisce senza fini di lucro anche indiretto e non accetta regali o favori, se non di modico valore.

 

Commento

I volontari perseguono unicamente gli interessi e fini della propria associazione e in particolare, si adoperano al fine di prevenire situazioni di conflitto di interesse, astenendosi in ogni caso dal partecipare ad attività o decisioni che determinano tali situazioni, per evidenti ragioni di opportunità.

Il singolo, in coerenza con i principi di onestà e trasparenza, si impegna a mettere in atto misure necessarie a prevenire ed evitare fenomeni di corruzione o conflitto di interessi.

 conflitto d’interesse: l’appartenente all’associazione deve agire nell’interesse superiore dell’associazione stessa, ponendo tali interessi sopra qualsiasi altro, compresi quelli di membri della famiglia o persone vicine; interessi economici: l’appartenente all’associazione non può conservare o acquisire, direttamente o indirettamente, riconoscimenti di natura economica o di importanza tali che siano suscettibili di compromettere la sua indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni;

regali: una prudenza particolare è raccomandata all’appartenente all’associazione allorquando gli sono offerti regali in relazione alla sua attività. Quale regola generale l’interessato scoraggerà il dono di qualunque regalo che non sia di modico valore (in linea di massima, di valore commerciale non superiore a euro 100,00 e comunque non di natura monetaria);

 

Art.6

Interviene dove è più utile e quando è necessario, facendo quello che serve e non tanto quello che lo gratifica.

 

Commento

Nello svolgimento dei compiti a lui affidati, il volontario non deve distrarre la sua opera verso altre o diverse attività che per urgenza, comando o incarico risultino non prioritariamente espresse e richieste.

 

Art.7

Svolge la propria attività permettendo a tutti di poterlo identificare. Non si presenta in modo anonimo, ma offre la garanzia che alle sue spalle c'è una organizzazione riconosciuta dalle leggi dello stato.

 

Commento

Quando è in servizio, il volontario assume la qualifica di incaricato di pubblico servizio volontario e come tale la legge gli attribuisce un preciso ruolo che ha in funzione della sua appartenenza riconosciuta all’interno di un codificato sistema nazionale.

In sostanza pur operando in modo volontario e non retribuito, assume l'onere di essere considerato con maggiori responsabilità rispetto ad un privato cittadino, riconoscibile e certificato dalla sua appartenenza alla organizzazione di provenienza, giuridicamente validata.

Si potrebbe quindi asserire che, essendo l’associazione riconosciuta dalla normativa vigente, il volontario appartenente a tale organizzazione, diventa a sua volta riconosciuto.

 

Art.8

Opera liberamente e dà continuità agli impegni assunti ed ai compiti intrapresi.

 

Commento

L'attività di volontario è liberamente intrapresa e la partecipazione a incontri periodici di formazione e programmazione, previsti per i diversi settori di attività, è presupposto indispensabile per il proseguimento della sua attività di volontariato.

 

Art.9

Collabora con gli altri volontari e altri soggetti del sistema e partecipa attivamente alla vita della sua associazione, prendendo parte alle riunioni per verificare le motivazioni del suo agire nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo.

 

Commento

La partecipazione e la collaborazione con tutti gli attori del sistema di protezione civile nazionale, sia associazioni che Enti o Corpo rappresenta la forza del sistema stesso. La partecipazione attiva agli incontri e alle attività formative periodiche è intesa sia come momento di formazione continua sia come occasione per consolidare le motivazioni e i rapporti del gruppo.

 

Art.10

Si prepara con impegno, riconoscendo la necessità della formazione permanente che viene svolta all'interno della propria organizzazione. Si prende cura di se stesso e della sua salute e sicurezza rispettando le norme e le disposizioni impartite

 

Commento

La partecipazione attiva agli incontri e alle attività formative periodiche è intesa sia come momento di formazione continua obbligatoria, sia come occasione per consolidare le motivazioni e i rapporti del gruppo.



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