Ad Atene, gli invalidi - se non potevano svolgere un lavoro e avevano un patrimonio inferiore a 3 mine - avevano diritto ad un modesto sussidio: un obolo (poi aumentato a 2). La Boulè controllava annualmente che nessuno percepisse il sussidio senza averne diritto, revisionando la lista degli invalidi. Capitava quindi che qualcuno fosse accusato, da un semplice cittadino trattandosi di casa pubblica, di aver percepito il sussidio senza averne diritto, come in questo caso. L’invalido deve quindi dimostrare di essere nelle condizioni citate dalla legge. La strategia difensiva di Lisia è improntata in questa orazione all’ironia, per rminimizzare le accuse. L’imputato è una persona onesta e autenticamente invalida
(Se sei Lisia, dovresti conoscere le risposte!)
Hai composto questo 'pezzo', pieno di ironia e di spirito:
Dove lo metterai? A quale parte dell'orazione ti sembra più adatto?
2. Stai studiando le accuse che vengono mosse al tuo cliente...
Ecco il resoconto delle accuse:
l'invalido monta a cavallo;
l'invalido riceve lauti guadagni da un'attività di barbiere;
la sua bottega è frequentata da individui loschi.
Devi controbattere a queste accuse e discolpare il tuo cliente.
In che parte dell'orazione?
3. La giustizia - ne sei sicuro - è dalla parte dell'imputato!
"L'accusatore non può danneggiarlo!" Ecco cosa scriverai.
Ma... in che parte dell'orazione?