Stefano Torriani (AIPAN)



WWW stefanotorriani.it

Nato a Bergamo nel 1954 risiede a San Pellegrino Terme.

Dopo il diploma conseguito presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo, frequenta un Corso di Tecnica Ostensiva Museologica con indirizzo Naturalistico presso il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi di Bergamo. Dalla fine degli anni ’80 si dedica a tempo pieno all’illustrazione naturalistica professionale e negli stessi anni conosce molti naturalisti, figure che come il padre Attilio influenzano positivamente il suo lavoro. Collabora, come illustratore (disegni naturalistici e mappe), con il mensile Orobie sin dalla sua uscita (1990) ed anche con altri periodici, oltre che per diversi enti (Parchi, Aree Protette, Province, Comunità Montane, CAI, privati, ecc.). Tiene corsi di disegno naturalistico, serate a tema con proiezioni dei suoi disegni e partecipa a mostre collettive e personali. Con migliaia di disegni ha illustrato libri, guide, cartelloni/pannelli, poster, schede didattiche, etichette per vini, creme, birre e miele ed ha inoltre prodotto linee personali in carta, stoffa, ceramica e pelle mode in Italy (agende, calendari, diari, puzzle, borse …).


Secondo Stefano Torriani, che vede se stesso come un artigiano piuttosto che un artista, essere disegnatore naturalistico oggi significa essenzialmente osservare la natura con calma e pazienza, mossi da quella sana curiosità che lui stesso ha ereditato dal padre Attilio, con il quale sin dall’infanzia ha condiviso lunghe escursioni sulle Alpi Orobie, allenando l’occhio a vedere e non solo a guardare. E come suo padre raffigura ciò che vede e che conosce sui libri scientifici, che non mancano mai durante il suo lavoro. Dietro ad un vero disegnatore naturalistico c’è infatti una solida formazione e preparazione teorica che non ammette superficialità, che non può confondere la gradevolezza di un disegno con la sua rispondenza alle fattezze reali. Ma attenzione, ricorda Stefano, la realtà è e deve essere un’altra cosa, e il disegno ha ben poche possibilità di avvicinarsi. Stefano, come pochi colleghi, ha focalizzato la sua attenzione su un’unica tecnica, le matite colorate su carta, e su un unico soggetto, la natura locale, trasponendone solo piccoli scorci rubati all’intimità degli animali, frammenti spesso singolari, dettagli raffinati resi tal volta a grandezza naturale. Stefano vuole disegnare solo quello che conosce, che può toccare, sentire e vedere direttamente. Nel suo studio trova la calma per fondere su carta ricordi ed esperienze di osservazioni precedenti, conoscenze teoriche e la sua imprescindibile, originale interpretazione. Senza di essa il disegno non avrebbe anima e non susciterebbe quelle emozioni che lui per primo trae ogni giorno dal suo lavoro.


disponibile - available