Dalla collaborazione tra l’École française de Rome, AcrylicPriestess, Luca Mazzone, Piroide e Semprelucida nasce Artkeo, una mostra collettiva che mette in dialogo archeologia e arte contemporanea,
Specificamente ideata per l'area archeologica dell'edificio di Piazza Navona, la mostra s’inserisce nell’ambito di NAVONA50, evento organizzato dall’École per celebrare il 50° anniversario dell'inaugurazione della sua sede in Piazza Navona 62 e in occasione dei 150 anni dell’istituzione.
Al centro dell’opera, una figura femminile emerge come protagonista incarnando il concetto stesso di Archeologia. La donna è avvolta dalla terra degli scavi, come se il passato stesso l'abbracciasse e la riscoprisse a simboleggiare l'interconnessione tra l’umano contemporaneo e le vestigia del passato. Intorno a lei, il collage diventa un mosaico di elementi, parole e simboli tratti dall'antichità. Le immagini si sovrappongono, creando una sensazione di stratificazione temporale: un palinsesto che racconta il passaggio delle epoche, mai del tutto leggibili, come se la memoria storica fosse sfuggente, a tratti dimenticata, ma sempre recuperabile delle mani esperte degli archeologi, così come la luminosa luce della conoscenza rappresentata dalla corona d’alloro imperiale che l’Archeologia porta sulla testa.
La composizione è un continuo dialogo tra materiali e significati, un gioco di luce e ombra che ricorda il processo di scavo archeologico stesso: l'arte di portare alla luce ciò che è stato sepolto, di rivelare la bellezza nascosta nel tempo. La tela non è solo un’immagine statica, ma una testimonianza viva, che sfida lo spettatore a riflettere sul passato e sulla sua influenza sul nostro presente.
“41,76690° N, 12,30762° E”
Tecnica Mista su Tela
“Pelta Aurea” intreccia suggestioni astratte e archeologia romana, portando al centro della scena una pelta – lo scudo leggero greco-tracio – intarsiata in foglia d’oro. Simbolo di agilità e appartenenza culturale, la pelta è presente nei corpi ausiliari e nelle influenze iconografiche dell’Impero, evoca la complessità del mosaico militare e culturale della Roma antica.
Lo sfondo astratto fonde tonalità di argento, sabbia, oro e nero, richiamando visivamente la matericità della rovina, la luce dei metalli antichi e il passaggio del tempo sedimentato sulle superfici archeologiche.
L’opera trasforma uno scudo dimenticato in reliquia aurea, sospesa tra guerra e bellezza, funzione e mito.
La lettera "A", iniziale di arte, amore, archeologia.
Una passione alimentata dall’amore per l’arte e l’archeologia, una lettera che riemergerà sempre dalle ceneri di civiltà passate, ricca di storia, formata da trowel, l’oggetto per eccellenza usato dagli archeologi di tutto il mondo. In quest’opera, i trowel si uniscono come fosse un’alleanza, un gruppo di persone, un’energia forte come lo sono gli archeologi, i ricercatori.
I trowel sono rossi, il colore della passione ma anche del sangue. L’effetto scenografico della terra e stato creato con banconote da cinque euroa rappresentare il sacrificio e gli investimenti essenziali per far si che l’archeologia possa esistere e continuare a raccontarci la nostra storia.
Per questo evento collettivo riguardante l'archeologia ho deciso di rappresentare un vaso, un oggetto semplice usato da millenni.
Nell'opera il vaso è raffigurato con uno stile decorativo dalle forme morbide di colore oro. La scelta del colore è dovuta dal valore prezioso che l'oro rappresenta ma che non può essere paragonato al valore inestimabile di un reperto archeologico.
Sullo sfondo sempre forme morbide e decorative realizzate con un rosso terra rappresentano quello che per me è la provenienza di certi reperti.
Rappresentazione della struttura dello stadio sullo sfondo, mezzobusto di Domiziano in primo piano.
Interpretazione della sfinge solare dipinta sul cratere trovato a Poggio Sommavilla.
Gli amanti, come le api, vivono una vita dolce come il miele.
La mia opera è un tributo all'amore, alla letteratura e alla natura attraverso parole e immagini di diversi reperti degli scavi di Pompei che da quasi 200 annici svelano continue meraviglie.
Il ritratto, forse, di Saffo (più probabilmente di una nobile donna) ritrovato nell'insula Occidentalis si mescola alle parole, e quindi al concetto, ritrovate nella Casa degli Amanti e alla flora e fauna della Casa Del Bracciale d'Oro.
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