Il clodronato nel trattamento dell'artrite reumatoide: dati della letteratura ed esperienza personale

Riassunto

L’Artrite Reumatoide è una malattia infiammatoria cronica autoimmune che colpisce elettivamente lo scheletro con perdita di massa ossea (sistemica e peri-articolare) e con erosione delle articolazioni.

Anche se ancora non è definitivamente nota la patogenesi dell’AR, tutti i dati della letteratura concordano con il fatto che le alterazioni che caratterizzano questa condizione non dipendano esclusivamente dalla presenza di sinovite, come si pensava fino a pochi anni fa, ma che esse derivino anche da un processo flogistico che inizia primitivamente a livello dell’osso subcondrale (osteite). Gli stessi dati concludono inoltre che in entrambi i casi, sia nella sinovite sia nell’osteite, il danno osseo è sempre riconducibile all’attività osteoclastica.

Tuttavia non ci sono evidenze a supporto di un impiego dei bisfosfonati, che vada al di là della consueta profilassi ed del trattamento dell’osteoporosi, sfruttandone la capacità di inibire direttamente l’osteoclasta. Noi crediamo invece che questi farmaci, se utilizzati nel momento opportuno e a dosaggi adeguati, possano svolgere anche un ruolo chiave in due situazioni diverse, nell’artralgia e nell’osteite, specialmente nella malattia long standing.


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