Un viaggio nell'improvvisazione

Lo studio e la sperimentazione fanno del contrabbasso di Angelo Urso uno strumento capace di alternarsi con esiti brillanti tra parti soliste e di accompagnamento, come quando, diluendo la sua corposa e multiforme sonoritò, lascia spazio a strumenti inconsueti. Il ferro battuto da braccia robuste e sapienti, ad esempio, o setole, che sulla tela scandiscono il ritmo di una inaspettata fioritura.

L'originalità stilistica dell'artista si fonda infatti sul bisogno di mettersi in ascolto di suggestioni evocate da corpi, dalla materia e dal suo movimento, di catturare l'energia e di rappresentarla. Esplorare le molteplici possibilità con cui il suono, unitamente alla visione, può investire la nostra percezione.

Il mediterraneo è il luogo simbolico che ispira le sonorità delle sue composizioni.

L'ascoltatore si ritrova immerso in atmosfere che hanno i contrasti cromatici del Sud. I suoi profumi, le sue geometrie, la sua anima.

La musica evoca paesaggi e culture vicine ed allo stesso tempo sconosciute, facendo riaffiorare un recondito desiderio di viaggio e di incontro.

E' così che l'ascolto si fa esperienza meditativa oltre che sensoriale, un'esperienza capace di imprimersi, quando ad accompagnarci è l'interiorità di un ricercatore libero ed appassionato.