La pace oggi

LA RIEVOCAZIONE

Oggi la rievocazione della pace tra Crociati e Trinitari rappresenta la maggiore attrazione per i turisti in visita a Campobasso. Si svolge in occasione della festa del Corpus Domini e della Sagra dei Misteri.



LO SVOLGIMENTO DELLA MANIFESTAZIONE[1]

Nel 5 giugno 1955 venne rappresentata per la prima volta a Campobasso in occasione dei festeggiamenti del Corpus Domini la pace tra Crociati e Trinitari. L’evento fu ripetuto il 16 giugno 1957. Dalle cronache giornalistiche del tempo risulta che entrambe le manifestazioni ebbero un successo incredibile. Infatti a distanza di anni nel 1984 venne costituita l’Associazione Pro Crociati e Trinitari con lo scopo di organizzare ogni anno la rievocazione storica. Fu organizzata la terza edizione nel 1984 e ripetuta nel 1985 con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e Comunale di Campobasso e della Regione Molise.

La manifestazione si svolge ogni anno in Piazza Prefettura nei pressi della Chiesa della Santa Trinità, che fu il teatro dell’evento storico del 1587. È divisa in 4 fasi: l’Annunzio, la Pace, il Torneo del Fiore, la Sfilata generale con fiaccolata.

L’ANNUNZIO

La manifestazione coinvolge tutti i cittadini e l’intera città: stendardi e insegne dell’epoca ricoprono le vie cittadine soprattutto del centro. Alcune pergamene invitanti alla pace vengono affisse in vari punti della città da gruppi in costumi dell’epoca. Il giorno precedente della data fissata per la rievocazione o nelle prime ore del giorno stabilito due banditori a cavallo, uno Crociato e l’altro Trinitario percorrono la città leggendo un bando con il quale viene diffuso l’Annunzio della grande rievocazione. “Udite udite…” si legge nel bando, “o confrati Trinitari, il nostro onor sul filo delle nostre spade strenuamente difenderemo…Viva il rosso gonfalon del Crociato! ...”. A seguire la replica nel bando Trinitario: “…Udite udite… o confrati Crociati, forza e nobiltà noi gridiamo…i magnati siamo noiViva il Gonfalon ceruleo dei Trinitari!...”.

LA PACE

La Piazza Prefettura viene riccamente addobbata con festoni, fiori, bandiere e striscioni dai colori rosso e celeste. Ovunque vengono esposti scudi delle casate delle famiglie più importanti della città. Al centro viene sistemato un podio con due grossi tripodi da contenere la fiamma che arderà per tutta la cerimonia. Infatti un Araldo, accompagnato da due valletti, giunge dalla Chiesa di Santa Maria della Croce, con in mano una fiaccola accesa e dopo aver attraversato Corso Vittorio Emanuele, arriva in Piazza dove accende il fuoco nei due tripodi. A questo punto arrivano in massa i Crociati provenienti dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate con gli incappucciati, popolani, cavalieri, dignitari, dame e paggi preceduti da un banditore, da due corazzieri e da tamburini. Chiudono il gruppo alcuni carri addobbati con delle popolane e paggetti. Seguono i Trinitari, nobili della città, ambiziosi ed avidi di onori, che avanzano con insegne di colore celeste, con il gruppo degli Incappucciati, nobili cavalieri, dame e valletti. Precedono il gruppo: trombettieri, un banditore e corazzieri. Seguono i cavalieri e alcuni carri addobbati. Vengono letti i bandi di sfida da parte dei banditori delle opposte fazioni che si scambiano invettive reciproche e grida di ostilità.

Al centro della Piazza confluiscono due dignitari, uno Crociato e l’altro Trinitario, che cercano di calmare i gruppi. Vi riescono con l’aiuto dell’Arciprete di San Leonardo ed infine con l’intervento del monaco paciere, Fra Geronimo. Il Frate con una predica scuote gli animi e tra il silenzio assoluto in presenza del notaio Amerigo Scalea viene sottoscritto l’atto dell’avvenuta pace. Vengono liberati per l’evento due colombi in segno di pace e scortato dai corazzieri compare il nuovo Gonfalone della città con i colori delle due opposte fazioni, uniti insieme il rosso e il celeste. Seguono coppie di sposi che dinanzi alle autorità vengono unite da una promessa di matrimonio con la benedizione di tutti i presenti. Gli sbandieratori con vari giochi di bravura chiudono la seconda fase.

IL TORNEO DEI FIORI

Il torneo consiste in tre gare: l’anello, la giostra del saraceno e il lancio del giavellotto. Nelle prime edizioni il torneo ebbe luogo in Piazza Prefettura, poi fu eseguito nel Campo Sportivo appositamente addobbato. Tutti i gruppi si trasferirono al Campo Sportivo, dove il notaio in qualità di giudice di gara indice il Torneo dei cavalieri: alla fine risulterà vincitore quel cavaliere che senza penalità avrà svolto tutte le gare nel più breve tempo possibile. Al vincitore verrà consegnato il palio che conserverà per la sfilata finale. Seguirà la corsa dei carri appartenenti alle due Confraternite. A tutti i partecipanti alle gare secondo l’ordine di classifica verranno consegnati dei premi.

LA SFILATA GENERALE CON LA FIACCOLATA

Dopo una breve esibizione degli sbandieratori, i gruppi al completo partecipano alla sfilata generale con fiaccolata per le vie principali della città. Al termine della sfilata i gruppi ritornano nelle loro sedi. Si conclude in questo modo l’intera manifestazione.


[1] Caluori Corrado, La Pace Tra Crociati E Trinitari, Rievocazione di un Avvenimento Storico Campobassano 1587, III Edizione 1986, pag.34 e seguenti.