Un breve percorso di visita della citta:
1) Uscendo da casa e prendendo via Castello si passa prima davanti all’Università di Basilicata e dopo pochi metri si arriva davanti al Castello Tramontano di Matera.
Il Castello è situato sulla collina sovrastante il centro storico della città di Matera. Era originariamente costituito da otto torri quadrate, usate come difesa dall'eventuale attacco dei nemici, ed era dotato di un ponte. Fu fatto costruire dal Conte Tramontano - emissario- del Re di Napoli e poi ucciso dalla popolazione materana in via Del riscatto ( via adiacente alla Cattedrale) per l'inasprimento delle tasse necessarie per completare la costruzione del Castello che è poi rimasto incompiuto.
2) Dopo aver visitato dall’esterno il Castello, procedendo, sulla sinistra si incontrano delle scale che danno accesso al parco cittadino del “Boschetto” dedicato a Papa Giovanni Paolo II Dopo aver attraversato il parco, scendedo le scale, si arriva in via Lucana, si attraversa e si arriva in via La Vista, dopo 100 m si è in Piazza Vittorio Veneto, la piazza centrale della città e luogo di passeggio.
3) In questa piazza ricchissima di storia e di monumenti, troviamo :
Il settecentesco Convento dell'Annunziata, ora adibito a Biblioteca provinciale, sala convegni, cinema.
il Belvedere Luigi Guerricchio che si affaccia sui sassi e sulla Cattedrale. Molto bello.
Il Palombaro Lungo è la più grande cisterna idrica ipogea della città di Matera ed è situato sotto la pavimentazione di Piazza Vittorio Veneto in pieno centro. Conservata molto bene la cisterna, con le pareti in tufo rivestito di un particolare intonaco che lo rende impermeabile, fa parte di un sistema di raccolta delle acque ben più complesso. Questa antica cisterna venne scoperta in occasione dei lavori di ristrutturazione della piazza nel 1993. Durante gli scavi sono stati scoperti anche due Torrioni di cui prima non si aveva conoscenza proprio sotto il Convento dell'Annunziata . Se si scende giù a visitare la cisterna sono visibili anche i due Torrioni.
La chiesa della Mater domini. E' una piccola costruzione appartenuta ai Cavalieri di Malta, risalente al 1680. Bel campanile a torre piatta con, al centro, gli stemmi dei Cavalieri. Sulla porticina c'è un bassorilievo di terracotta colorata di una Madonna col Bambino, di autore ignoto. A seguito dei lavori del 1993, è stata riportata alla luce la sottostante chiesa dello Spirito Santo, con affreschi, fra cui quello di Santa Sofia, del XIII secolo.
La Fontana Ferdinandea: (dal nome del Re Ferdinando II di Borbone), fino agli inizi del Novecento è stata fonte di approvvigionamento idrico per la città, convogliava le acque verso questa fontana.
4) Da piazza Vittorio Veneto, proseguendo per via San Biagio, a circa 100 metri troviamo piazza San Giovanni con la relativa Chiesa di San Giovanni. Molto bella è rimasta così com'era nel 1200. Originale. Da visitare assolutamente. Ingresso gratuito. Stile romanico del 1230 ; la più importante di tutta Matera dal punto di vista storico-artistico: rosone, navate e portale di inestimabile fattura(quest'ultimo finemente decorato con volute vegetali), Bellissimi capitelli delle colonne che circondano le navate, che rappresentano, alternandosi, angeli e mostri derivanti dal bestiario medioevale.
5) Da piazza V. Veneto e procedendo per via delle Beccherie e via Duomo si giunge in Piazza Duomo dove troviamo la Basilica Pontificia Cattedrale. Una Meraviglia, le parole non posso esprimere le emozioni. La maestosa basilica svetta sopra al centro storico di Matera, l'alto campanile è ben visibile da tutta la città e rappresenta un utile punto di riferimento per capire, quando si è immersi nei vicoli, dove ci si trova. All'interno si trovano ragguardevoli opere d'arte. Di rilievo è un affresco bizantino risalente al 1270 della Madonna della Bruna con il Bambino benedicente con due dita, attribuito a Rinaldo da Taranto e ubicato sull'altare della prima campata della navata sinistra detto "della Bruna". Il secondo altare della navata sinistra è dedicato a San Giovanni da Matera e vi è un sarcofago contenente le sue spoglie. Sul terzo altare, detto di Sant'Anna, vi è una tela di ottima fattura del 1633 opera del frate Francesco da Martina. In fondo alla navata c'è la cappella dove è situato il presepe in pietra dura realizzato dagli scultori Altobello Persio e Sannazzaro di Alessano tra il 1530 e il 1534, una delle sue opere più imponenti, che richiama diversi elementi propri della città di Matera. Approfondimenti.
6) Dopo aver visitato la Cattedrale ed aver ripercorso via Duomo si arriva in Piazza del Sedile.
La Piazza del Sedile, già conosciuta 700 anni fa come "La Piazza Maggiore", era il luogo di incontro per la realizzazione di transazioni commerciali ed economiche. È un bellissimo spazio scenico. Uno spazio urbano ben pianificato per compiere questa missione di "piazza pubblica di concentrazione sociale". Gli edifici che lo circondano segnano chiaramente il gioco tra pubblico e privato, e tra gli spazi vuoti e l'edificio, con il Palazzo del Sedile come elemento principale di questo sfondo. Una meraviglia della città di Matera. Approfondimenti
7) Subito dopo prendendo via San Francesco d’Assisi si arriva, dopo qualche passo, in Piazza San Francesco d'Assisi e dove si trova l’omonima chiesa. Il primo nucleo della chiesa è stato un'antica chiesetta ipogea intitolata ai santi Pietro e Paolo, ancora oggi visitabile accedendo tramite una botola da una cappella e contenente un affresco raffigurante la visita del 1093 a Matera del Papa Urbano II. La chiesa ha subito numerose trasformazioni, lo stato attuale risale al XVIII secolo con la costruzione della facciata barocca da parte degli architetti Vito Valentino e Tommaso Pennetta. Approfondimenti.
8) Da piazza San Francesco si può imboccare Via Ridola, passaggio obbligato, che collega la centrale piazza Vittorio Veneto con l'accesso ai Sassi da via Buozzi. Su questa via abbiamo un susseguirsi di bei locali, vivaci ed eleganti: caffè, ristoranti, negozi di souvenir. Sempre piena di gente, è uno dei punti principali di incontro dei giovani.
Su questa via, in sequenza troviamo:
La Chiesa del Purgatorio, edificata tra il 1726 e il 1747 rappresenta una delle migliori espressioni del tardo barocco nella città di Matera. La Chiesa è l'unica in città a pianta centrale poligonale, in essa si celebrano messe con rito ortodosso. La caratteristica che rende unica la Chiesa del Purgatorio è che tutte le raffigurazioni presenti su rifanno alla morte ed alla allegorica espiazione. La Confraternita della morte appunto suggerisce di fare delle buone azioni, poiché tutti dovremo morire. Come diceva Fra Girolamo Savonarola ....."ricordati che devi morire!"
La chiesetta di Santa Chiara costruita nel1668. La facciata è ricca di elementi con un portale al di sopra del quale è riportato lo stemma del vescovo A. Del Ryos Culminarez, colui che ha voluto realizzare la chiesa. Nella nicchia che sovrasta il portale si può ammirare una statua della Madonna del Carmine mentre a destra c'è una statua di Santa Chiara e a sinistra una statua di San Francesco.
Subito dopo sempre sulla destra Troviamo il Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola" Ricchissimo di reperti che raccontano la storia dell'uomo in Basilicata. Collezione di ceramiche da siti funerari della Basilicata, pregevoli manufatti perfettamente conservati. Ricostruzione di insediamento neolitico. Un ponte tra l'italia meridionale e la Grecia. Approfondimenti.
In fondo a via Ridola troviamo Piazzetta Pascoli. Questa piazza e dedicata a Giovanni Pascoli che è stato docente del Liceo classico “Duni” di Matera. Ha un affaccio mozzafiato sui Sassi. Da qui è possibile vedere tutto il “Sasso Caveoso”.
il Palazzo Lanfranchi Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.
Fu antico Seminario seicentesco, poi Liceo Classico e infine Polo Museale. Luogo turistico super gettonato grazie all'esposizione permanente dei dipinti contemporanei di Carlo Levi dove il gigantesco Lucania 61 la fa da padrone e da solo vale la visita. Inoltre qui troviamo la Collezione D'Errico. Una concentrazione di capolavori d'arte barocca napoletana da mozzare il fiato e che non trova pari al di fuori della stessa Napoli.
9) Da via Ridola sulla destra di palazzo Lanfranchi è possibile scendere nei Sassi di Matera che sono un museo a cielo aperto basta camminare e guardarsi intorno per rimanere estasiati dalla particolarità del luogo e dalla sua bellezza. In particolare nei sassi troviamo:
Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone La chiesa di santa Maria de Idris è una delle chiese rupestri di Matera, sviluppata completamente dentro la roccia in più aule, che presentano tracce di affreschi datati al XII secolo. All' ingresso, un altare presenta una madonna con bambino, sant'Eustachio e sulla destra una crocifissione. Il resto dei vani, va a costituire in realtà la chiesa di San Giovanni in Monterrone. Si tratta pertanto di due chiese unite tra loro. Paesaggio meraviglioso con molta storia alle spalle.
Chiesa di San Pietro Barisano Una chiesa molto antica, che è stata spogliata nel tempo e di cui é rimasta l'essenza mistica. Saccheggiata nel 1977 e per cui non resta moltissimo da vedere. Particolare interesse per le catacombe con i sedili per la scollatura dei defunti ecclesiastici.
Chiesa di San Pietro Caveoso Risale alla fine del XII secolo ha subito numerose trasformazioni, le ultime nel Secolo XX. Eretta a strapiombo sulla Gravina al centro tra il Sasso Barisano ed il Sasso Caveoso, nella facciata barocca si notano le nicchie che contengono rispettivamente le statue a destra di San Paolo, a sinistra di San Pietro e al centro della Madonna della Misericordia, simbolo della Chiesa universale, che accoglie sotto il suo mantello coloro che ne invocano protezione. All’interno si trovano pregevoli opere d’arte, da segnalare la Cappella trecentesca della Pietà, il polittico sulla parete dell’Abside e la Cappella del Battistero. Entrando in chiesa si è colpiti dal silenzio e dal fascino che emana dalla centrale navata con l’originario soffitto nascosto nel XVIII.
Madonna delle Virtù - San Nicola dei greci Sono due chiese Rupestri, affrescate, disposte una sopra l'altra situate nel Sasso Barisano. Attualmente sede del museo scultoreo di Salvador Dalì, un contrasto tra moderno ed antico molto suggestivo. E' una cripta rupestre del Mille scavata nella calcarenite. Un luogo incantevole, restaurata con abilità, inglobato nel ventre roccioso e arricchito con affreschi del XIV secolo. L’ipogeo è collegato a un monastero vissuto fino al 1230.
Convento di sant’Agostino. Il complesso è collocato in un luogo straordinario, da cui si può ammirare in alto la Cattedrale e a sinistra il paesaggio naturale con il torrente Gravina. La chiesa è accogliente, caratterizzata da un esterno caldo, barocco, mentre all'interno, più lineare, il bianco è dominante. Assolutamente da non perdere l'antica chiesa rupestre del XI sec., interamente scavata nella pietra e collegata alla chiesa da uno stretto corridoio, in fondo a sinistra. In essa si possono ancora osservare alcuni affreschi di diverse epoche.
Chiesa di San Biagio Una chiesetta piccola piccola costruita nel 1600, tutta in pietra, semplicissima, due campanili, la statua di Sant'Agata e quella di Santa Lucia. Un gioiellino.
10) La Cripta del Peccato Originale. A pochi km da Matera, lungo l’Appia Antica, si trova la più antica e suggestiva testimonianza dell’arte rupestre del Mezzogiorno d’Italia: la, una grotta adibita a chiesa nel IX secolo dai monaci benedettini, completamente affrescata dalla sapiente mano del “Pittore dei fiori di Matera”.
Riscoperta nel lontano maggio del 1963, è diventata una delle tappe imperdibili nella visita alla Città dei Sassi. Definita la “Cappella Sistina” della pittura parietale rupestre per il ciclo di affreschi raffigurante il tema della Creazione e del Peccato Originale. E' visitabile solo con la prenotazione. Per informazioni www.criptadelpeccatooriginale.it