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Vico Equense
sorge su un blocco tufaceo e calcareo, ad un'altezza media di 90 metri: si affaccia sul mar Tirreno, nella parte meridionale del golfo di Napoli, all'inizio della costiera sorrentina, per arrivare poi ad un'altezza massima di 1.444 metri con la cima del monte Sant'Angelo, la più alta dell'intera catena dei monti Lattari; per un breve tratto, montuoso e scosceso verso il mare, la città è bagnata anche dalle acque del golfo di Salerno, lungo la costiera amalfitana, nelle vicinanze dell'arcipelago de Li Galli. Con una superficie di quasi 30 chilometri quadrati, Vico Equense è il più vasto comune della penisola sorrentina, nonché l'ottavo dell'intera città metropolitana[4].
Nel 1906 l'isolamento terminò con l'apertura della linea tranvia Castellammare di Stabia - Sorrento[7], sostituita poi nel 1948 dalla ferrovia Torre Annunziata - Sorrento che collega la costiera sorrentina con Napoli[8]; durante gli anni sessanta e settanta del XX secolo Vico Equense fu interessata da un notevole sviluppo edilizio che comunque non intaccò la fisionomia urbana.
La pizza a metro
anche nota come pizza al metro, è una specialità della pizza, nata a Vico Equense, e diffusa poi in ambito nazionale e internazionale. La ricetta fu creata da Luigi Dell'Amura nei primi anni cinquanta del Novecento, e brevettata il 19 dicembre 1960. Negli anni trenta Luigi Dell'Amura, nella sua panetteria di Vico Equense, casualmente creò la "pizza a metro". Il nome fu suggerito da un giornalista che era sfollato nella cittadina campana. Successivamente Gigino, come era chiamato, aprì un ristorante chiamato "Pizza a Metro - l'Università della pizza", ancora in attività.