Assistenza Domiciliare Integrata

Cosa serve? Come si attiva? Come viene erogato il servizio?
In questa pagina trovi le risposte!

Cosa è l'Assistenza Domiciliare?

L’assistenza domiciliare offre a tutti la possibilità di ottenere cure e servizi di assistenza socio-sanitaria presso la propria abitazione. Per le tipologie di pazienti che assistiamo, alcuni gravissimi, possiamo affermare che In molte situazione è come una valida alternativa al ricovero.

Fondazione Maddalena Grassi offre servizi di Assistenza Domiciliare sia privatamente (con servizi a pagamento), sia in convenzione con il Servizio sanitario (ADI): in questo caso il servizio è gratuito per il Paziente, che però deve essere in una particolare situazione di fragilità.

Per accedere al servizio erogato per conto di Regione Lombardia (ADI) devono essere presenti tutte le seguenti condizioni:

  • bisogni sanitari e sociosanitari gestibili al domicilio;

  • non autosufficienza, parziale o totale, di carattere temporaneo o definitivo;

  • non deambulabilità e non trasportabilità, con i comuni mezzi, presso i servizi ambulatoriali territoriali;

  • presenza di una rete familiare formale e/o informale di supporto;

  • abitative che garantiscono la praticabilità dell’assistenza.

L’Assistenza Domiciliare Integrata – ADI, in quanto Livello Essenziale di Assistenza (LEA), riguarda specifiche prestazioni ed attività, sia di natura sociosanitaria che sociale a rilievo sanitario, rese in modo integrato alNo domicilio della persona con bisogni complessi. Sono erogabili prestazioni mediche, infermieristiche, di aiuto infermieristico, riabilitative, educative, psicologiche e di assistenza tutelare.

Non ci sono limitazioni per l'Assistenza Domiciliare erogata privatamente.

Quali sono gli obiettivi dell'Assistenza Domiciliare?

Sia l'Assistenza Domiciliare privata, che l'ADI si pongono alcuni obiettivi, tra cui:

  • migliorare la qualità di vita, limitando il declino funzionale della persona;

  • supportare la famiglia nel lavoro di cura;

  • ridurre i ricoveri ospedalieri impropri e il ricorso ai servizi di emergenza/urgenza;

  • evitare, laddove possibile, il ricovero definitivo in strutture residenziali.

L'Assistenza Domiciliare privata, potendo essere erogata senza limitazioni va incontro anche ad altre esigenze del paziente (es. sedute di fisioterapia sul luogo di lavoro, assistenze notturne, ecc.)

Come si attiva l’ADI (Assistenza domiciliare integrata)?

Per attivare l'Assistenza Domiciliare privata è sufficiente contattarci. Solo nel caso la richiesta riguardi la somministrazione di terapie infusionali il Medico deve necessariamente specificare: farmaco e/o tipologia della soluzione da infondere, la quantità, la frequenza e la durata.

Per attivare l'ADI (servizio sanitario) è sufficiente contattarci quando si è in possesso della prescrizione (ricetta) del Medico di base.

  • Sulla prescrizione il Medico deve scrivere: “Si richiede attivazione ADI per... " indicare il motivo per cui si chiede l'ADI (bisogno clinico) " in paziente affetto da..." indicare la patologia invalidante (diagnosi principale).

  • Nel caso la richiesta riguardi la somministrazione di terapie infusionali il Medico deve necessariamente specificare: farmaco e/o tipologia della soluzione da infondere, la quantità, la frequenza e la durata.

  • Tramite l'ADI è anche possibile eseguire prelievi, solo nel caso al Paziente sia stata riconosciuta l'invalidità C02.

Attenzione:

  • I pazienti che per il proprio domicilio afferiscono alla ATS di Milano Città ci contattano direttamente.

  • I pazienti che per il proprio domicilio afferiscono alla ATS di Monza e Brianza o alla zona della ex ATS Milano 1 (Corsico, Abbiategrasso,..) prima di contattarci devono recarsi nella sede territoriale dell’ATS di competenza presso l’ufficio voucher con la ricetta e chiedere che venga attivata l’assistenza richiesta.

  • I Pazienti residenti fuori regione devono comunque contattare la sede territoriale dell'ATS, che richiederà l'autorizzazione alla ASL di residenza del Paziente stesso.

Tramite l'ADI è possibile attivare un servizio di fisioterapia?

Con l'Assistenza Domiciliare privata è sempre possibile attivare il servizio di fisioterapia.

Con l'ADI (servizio sanitario) possono essere presi in carico solo pazienti nella fase acuta della patologia (frattura femore dx; ictus; sindrome d’allettamento…), ad esempio dopo una dimissione da un ricovero ospedaliero risalente a non oltre 2 mesi precedenti oppure dopo una caduta presso il domicilio certificata da un accesso in pronto soccorso.

E' necessaria una prescrizione del Medico di base che richiede una visita fisiatrica e un ciclo di fisioterapia: “Si richiede attivazione ADI prima visita fisiatrica al domicilio per stesura PRI e ciclo di fisioterapia in paziente in esiti di…” e la lettera di dimissione dell’ospedale.

Nel caso in cui il paziente avesse già effettuato una riabilitazione in ospedale e fosse in possesso del PRI (progetto riabilitativo individuale) non è necessaria fare una visita fisiatrica. In questo caso l'ADI si attiva con il PRI, la lettera di dimissione ospedaliera e la prescrizione del medico di base che deve riportare la seguente formula: “Si richiede attivazione ADI per ciclo di fisioterapia in paziente in esiti di…

Attenzione: Il PRI deve essere stato redatto da un medico fisiatra e non da altri specialisti (geriatra, ortopedico, ecc.).

Si può attivare l'ADI per l'igiene personale?

Con l'Assistenza Domiciliare privata non ci sono limitazioni.

Invece, le regole regionali dell'ADI (Servizio sanitario) consentono di erogare prestazioni per l’igiene personale solamente se è in corso o se si deve attivare un’assistenza infermieristica e/o fisioterapica.

Che documenti servono per attivare l'ADI?

Per attivare l'Assistenza Domiciliare privata è sufficiente fornire:

  • Fotocopia della Carta di identità del Paziente (fronte / retro)

  • Fotocopia del Codice Fiscale (Carta dei servizi)

Per attivari l'ADI (in convenzione con il Servizio sanitario) occorre fornire:

  • Prescrizione del medico di base

  • Fotocopia della Carta di identità del Paziente (fronte / retro)

  • Fotocopia del Codice Fiscale (Carta dei servizi)

Nel caso il paziente provenga da dimissione ospedaliera, aggiungere:

  • Lettera di dimissione ospedaliera

  • Solo nel caso debba proseguire terapie riabilitative iniziate in ospedale, il PRI (Piano Riabilitativo Individuale)

Come è strutturato il vostro servizio?

Abbiamo un gruppo di persone di estrazione sanitaria che centralmente si occupano di organizzare l'assistenza (caremanager). Sono queste le persone che contatteranno il Paziente o chi lo cura (caregiver) per reperire informazioni di carattere sanitario. Ci sono poi professionisti sanitari che si occupano direttamente del percorso di cura del Paziente (casemanager). Il caremanager contatterà un casemanager, comunicandogli le informazioni avute, e lo invierà al domicilio del Paziente per la presa in carico. Il casemanager effettuerà una valutazione accurata della situazione socio-sanitaria del Paziente, compilerà il PAI (Piano Assistenza Individualizzato) e determinerà l'intensità di cura necessaria. Effettuerà la prima prestazione sanitaria e affiderà la prosecuzione dell'assistenza a un operatore sanitario. Periodicamente il casemanager farà accessi al domicilio per rivalutare il paziente.

Richiesta l'assistenza, in quanto tempo viene attivato il servizio?

In condizioni normali i tempi per l’attivazione dell’assistenza domiciliare sono mediamente di 24 ore per le prestazioni infermieristiche, 72 ore per le prestazioni riabilitative e 12/24 ore per le cure palliative.

In alcuni periodi dell'anno, in coincidenza di particolari situazioni, e per alcune tipologie di prestazioni potrebbero esserci liste d'attesa e tempistiche più dilatate. I nostri care-manager forniranno di volta in volta le indicazioni sui tempi di attesa.

Fondazione Maddalena Grassi

Assistenza Domiciliare Integrata
Via Bordighera 6
20142 - Milano