ANNIVERSARIO DI DANTE

Il liceo Giordano Bruno partecipa a un concorso nazionale dedicato al settecentenario della morte di Dante, dal titolo "Un manifesto per Dante", indetto dalla rete LI.SA.CA. in collaborazione con Lectura Dantis Metelliana, associazione aderente alla società Dante di Roma.

Gabriele Chiesa, 4^CT, Liceo Scientifico e Linguistico “Giordano Bruno”, Torino


“ché perder tempo a chi più sa più spiace.”

Verso di grande saggezza e profondità, ma di altrettanta difficoltà nel rappresentarlo in un’illustrazione. E quale modo migliore di rappresentare il verso di un grandissimo poeta, anzi del Poeta, che ha scritto il più famoso poema allegorico, se non con un’allegoria? Ho voluto, infatti, rappresentare la sensazione di un Dante in un momento morto e improduttivo della sua giornata, consapevole del fatto di star perdendo tempo. Questa coscienza diventa allegoricamente una caduta verso l’oscurità. Una caduta scandita dall’inesorabile passar del tempo. Più Dante viene accolto dall’abisso più si allontana dai suoi scritti, dal suo lavoro, dal suo poema, dal suo frammento di sé. Allegoricamente, come egli non può volare e recuperare quei centimetri, quei metri, persi dai suoi fogli, così non può recuperare il tempo perduto in futilità.

Ché precipitare nel buio a chi più se ne avvede più spiace.

Per scriverlo in endecasillabi:

“ché sprofondar a chi più ’l ve’ più spiace.”

Museo degli Ufizi, Firenze

Museo casa di Dante, Firenze

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