Le funzioni principali della sociologia si riconoscono nel fornire descrizioni ‘dense’ della realtà

che tengano conto dei contesti e delle relazioni, e di rivelare contraddizioni e incongruenze

nel senso comune e nelle costruzioni quotidiane.

Su queste basi, il valore della sociologia dello sport nei contesti di ricerca interdisciplinare è duplice.

Da un lato essa offre prospettive di indagine alternative alle visioni riduttive,

e che risultano compatibili con lo sviluppo sostenibile e inclusivo,

come il modello sociale della salute e del benessere nello sport,

la promozione della cultura del luogo e dell’ambiente naturale nel turismo sportivo,

le politiche sociali dello sport per tutti e per le diversità.

D’altra parte la sociologia dello sport può far luce su alcuni aspetti trascurati da altre discipline:

come l'impatto di strutture e funzioni della società sul comportamento sportivo condotto al limite,

l’effetto della ‘artificializzazione’ della prestazione sulla qualità della vita dell’atleta,

l’influenza delle agenzie di mediazione culturale e comunicative sulle percezioni distorte del corpo in forma e le sue metamorfosi.

Con questo convegno,

che si colloca tra le celebrazioni per i 20 anni della Scuola di Scienze Motorie dell’Università di Urbino,

vogliamo perciò concentrarci sui contributi di progetti nazionali ed internazionali

alla ricerca interdisciplinare della sociologia dello sport

per mostrare la convenienza e la pertinenza dell’assunzione di tale prospettiva

per una visione complessa dello sport e della sua conoscenza.