Chiara Andrà - Università del Piemonte Orientale
Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica, Vercelli
Si vedono alcuni esempi di giochi d'azzardo per comprendere come la matematica possa aiutarci a capirne il meccanismo (e a difenderci dalle insidie). In particolare, affrontiamo il concetto di probabilità e quello di iniquità dei giochi d'azzardo.
Fabrizio Cacciafesta- Università di Roma Tor Vergata
Sulla legalità del gioco "legale"
La rilevanza economica del fenomeno "gioco d'azzardo" è tale, che l'atteggiamento dello Stato nei suoi confronti è contraddittorio. In teoria, si cerca di mettere in guardia dalla sua estrema pericolosità; in pratica, non si rinuncia ad esercitarlo in proprio, in forme estremamente esose. La conversazione dovrebbe però soprattutto servire ad illustrare le basi per un approccio razionale al problema "giocare sì o no", e - eventualmente - "come giocare".
Gianpiero Cioffredi - Presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio
Azzardopoli: il gioco delle mafie
Federico Esposito e Lorenzo Picarella- Università di Torino
Dipartimento di Culture, Politica e Società
Maurizio Fiasco - Consulta nazionale anti-usura
L'intervento esporrà le ragioni del vantaggio competitivo ingiusto che l'economia dell'azzardo presenta, a fronte della dimissione dello Stato dagli obblighi istituzionali di tutela della salute e di salvaguardia dell'integrità della persona.
Il sistema degli adulti, del resto, ne è pressoché ignaro, mentre si realizza la combinazione tra progetto economico e complesso di discipline scientifiche che ne fanno un (assai discutibile) caso di business eccezionale.
Marco Genovese - Libera Lazio
Massimo Ronchieri - Banca Popolare Etica
Relazioni associative
Nel nostro paese la criminalità organizzata non solo non è sconfitta, ma trova continuamente nuove forme, nuovi mercati, nuovi campi di attività in cui diffondersi, crescere e adattarsi come un camaleonte ai cambiamenti dell’ambiente circostante.
Uno di questi ambienti più fertili ai quali la mafia si dimostra sensibile, è quello della finanza, delle imprese e dell’economia. Per ogni fenomeno produttivo nel mondo, la finanza e l’economia sono insieme motore immobile, causa ed effetto, del suo sviluppo. Le mafie lo sanno benissimo e per questo si sono da sempre inserite nel mondo degli affari e delle imprese.
Molti dei settori legali dove si sviluppano gli affari (dal gioco alle piccole imprese, magari piegate dall’onda lunga della crisi) sono anche ambiti in cui le mafie si inseriscono per riciclare denaro sporco, per acquisire rami d’azienda o entrare nell’assetto societario delle imprese. La finanza etica, con i suoi criteri di esclusione da alcuni settori (gioco d’azzardo), la trasparenza alla quale impronta la propria attività, l’impegno all’investimento nell’economia reale del territorio, il credito ai soggetti che gestiscono beni confiscati alla mafia, è la risposta di legalità all’economia mafiosa.