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Versante di Ponzalla dopo della frana del marzo 2025.
Il progetto di sistemazione della frana in località Ponzalla, Comune di Scarperia e San Piero (FI), è finalizzato alla stabilizzazione di un versante collinare a seguito dell’evento franoso verificatosi nel marzo 2025. In risposta alle sollecitazioni idrogeologiche e geotecniche emerse, sono stati adottati interventi di ingegneria naturalistica come soluzione sostenibile e integrata, mirati a consolidare il terreno e a mitigare il rischio di ulteriori dissesti.
Attualmente, l’opera è in fase di realizzazione: il progetto prevede la riprofiletura del terreno e la costruzione di due palificate vive, strutture costituite da elementi in legno integrate con talee di specie autoctone, capaci di assicurare sia un sostegno immediato, sia una stabilizzazione progressiva attraverso l’attività di radicazione. Questi interventi rappresentano un sistema integrato con finalità di contenimento e rinforzo meccanico del terreno, con benefici attesi anche a lungo termine grazie allo sviluppo radicale dato dalla vegetazione.
Oltre alle palificate, sono previsti interventi complementari quali opere di drenaggio superficiale e profondo e realizzazione di fascinate, finalizzate a gestire efficacemente le acque meteoriche e a prevenire fenomeni erosivi. La scelta delle specie vegetali, tra cui olivi e arbusti locali, ha tenuto conto delle caratteristiche ecologiche e meccaniche necessarie per massimizzare il rinforzo radicale del suolo, integrando l’efficacia tecnica con il recupero ambientale e paesaggistico del territorio.
L’intervento è attualmente in fase di completamento. Nei prossimi mesi saranno aggiornate le immagini con le foto finali del progetto, che mostreranno lo stato definitivo delle opere realizzate.
Il progetto di ripristino della porzione di versante degradato nel fosso di Camaldoli, Comune di Poppi (AR), si inserisce nell’ambito di interventi di sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale, finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e al recupero ecologico del territorio. L’area d’intervento, parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, presenta caratteri geomorfologici, geologici e vegetazionali che sono stati analizzati approfonditamente attraverso rilievi topografici, geologici e forestali.
Le operazioni hanno avuto inizio con la riprofilatura del terreno per migliorare la morfologia del versante e ottimizzare il deflusso delle acque meteoriche. Successivamente sono state realizzate due palificate doppie in legno integrate da talee radicanti di specie autoctone, fondamentali per il sostegno meccanico e la stabilizzazione a lungo termine. Completano il sistema interventi come fascinate vive, drenaggi superficiali e sotterranei, realizzazione di griglie di contenimento, massicciate, brigliettine antierosive e opere di consolidamento del suolo.
Le scoline laterali e trasversali, i drenaggi, e i fittoni in legno (pali profondi per l’aumento della coesione radicale) sono stati progettati e verificati con accurate analisi idrologiche, idrauliche e geotecniche, garantendo la stabilità sia in condizioni di normale esercizio sia in scenari di sovraccarico o sisma. Le specie vegetali scelte, fra cui Acer pseudoplatanus, Fraxinus ornus e Fagus sylvatica, sono state selezionate per la loro adattabilità locale e capacità di radicazione efficace.
L’intervento è attualmente in fase di completamento. Nei prossimi mesi saranno aggiornate le immagini con le foto finali del progetto, che mostreranno lo stato definitivo delle opere realizzate.