Publications
This page collects, in chronological order, all publications related to war powers authored by members of the Group
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R. Ibrido, Geopolitica costituzionale. Una introduzione, il Mulino, Bologna, 2025
La Costituzione – oltre ad integrare la fonte del diritto «più alta in grado» – rappresenta anche uno straordinario documento storico e geopolitico. Essa reca infatti i segni del contesto internazionale nell’ambito del quale si è formata; veicola lo «spazio di esperienza» e l’«orizzonte di aspettativa» che guidano il punto di vista di una collettività circa il ruolo che quest’ultima ritiene di dover occupare nel mondo e nella storia; struttura, nell’interazione tra fatto e diritto, uno dei teatri nei quali si sviluppa l’ininterrotta competizione fra Stato, Impero e Grande spazio. Incrociando gli strumenti della comparazione costituzionale con le categorie dell’analisi geopolitica, il confronto con i classici e il lavoro sulle mappe, il volume si interroga sui presupposti che contribuiscono a presidiare, oppure a minare, la forza normativa delle Costituzioni nell’ambito di conflitti di potere cartografabili. Da qui, sulla base di una selezione ragionata di casi-studio paradigmatici, i primi frammenti di un «atlante» delle norme costituzionali in materia di politica estera. Disposizioni che il volume esamina alla luce della rivalità spaziale di lunga durata che oppone la «forza della legge» alla «legge del più forte».
M. Frau, I sistemi d'arma autonomi nel diritto pubblico, Ledizioni, Milano, 2024
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei sistemi d’arma allo scopo di renderli autonomi dal contributo dell’essere umano solleva problemi di enorme importanza non solo di natura etica, ma anche di natura giuridica. Il dispiegamento dei “killer robots” in scenari di conflitto può infatti comportare la violazione di alcuni diritti fondamentali protetti dal diritto costituzionale democratico e dal diritto internazionale umanitario. Il volume si prefigge di affrontare il problema della proliferazione dei sistemi d’arma letali autonomi – che incide sul complicato rapporto trilaterale tra tecnologia, guerra e diritto – inquadrandolo in un’ampia prospettiva di diritto pubblico multilivello. L’autore si concentra su due aspetti fondamentali: la ricerca di una definizione “istituzionale” appropriata delle armi autonome e la necessità di stabilire (o di ricavare) alcuni limiti normativi di respiro universale, cui subordinare l’impiego di tutti i sistemi d’arma letali potenzialmente capaci di agire senza il controllo di un operatore umano.
A. Mazzola, Il ripudio alla guerra sospeso tra crisi della democrazia interna e mutamento delle regole internazionali, in DPCE Online, Sp 1/2024
L’articolo si concentra su tre aspetti fondamentali legati al principio pacifista italiano. Esplorando la solida base dell’Italia fondata sul principio pacifista, l’articolo analizza le basi concettuali che sottolineano il ruolo centrale delle relazioni non belligeranti secondo l’ordinamento costituzionale italiano. Successivamente, l’articolo esamina le strutture giuridiche e i meccanismi che incorporano e tutelano questo principio all’interno dell’ordinamento costituzionale italiano, facendo luce su alcune problematiche più recenti (quelle emerse durante il conflitto russo-ucraino). Infine, e considerando specificamente le criticità identificate, l’autore si concentra sulla necessità di sostenere continuamente la “forma pacifista della Repubblica”. L’analisi esamina in particolare l’importanza di promuovere attivamente la dimensione pacifista della Repubblica italiana, riflettendo sulla necessità di perseguire la pace come valore fondamentale. Inoltre, è significativo che l’articolo suggerisca come questa interpretazione del principio pacifista rappresenti una delle caratteristiche definitorie del nostro sistema giuridico, così come la corrispondente responsabilità di promuovere la pace all’interno e al di là dei confini nazionali.
V. Breda, Constitutional Crises and Regionalism, Edward Elgar, Chelthenham, 2023
This insightful book analyses regional constitutional crises, where a large portion of residents no longer believe that the rule of law, as defined by central institutions, governs them. Laying out a framework for effective governance in divided societies, Vito Breda argues that peace and collaboration are linked to managing shared beliefs through constitutional law.
Adopting a pragmatic view of regional identity as constantly changing and creating a mistrust of rule by ‘others’, Breda explores a wide range of case studies, including Hong Kong, Northern Ireland and Quebec, where nationalism and political violence have led to state actions becoming discredited. Particular attention is paid to those concerned with the lingering effects of a colonial past in China. The book demonstrates that constitutional law projects visions of what a society is and wants to be, and argues that less hegemonic perspectives increase the likelihood of cooperation, leading to better outcomes for all citizens.
The book will be an informative read for academics and students in comparative public law political scientists, and sociologists interested in nationalism and democracy. It will also aid policy-makers seeking to design stable, effective and inclusive constitutions..
M. Frau, E. Tira (a cura di), Il contrasto al terrorismo negli ordinamenti democratici, Brixia University Press, Brescia, 2022
Quello del terrorismo è da sempre un fenomeno complesso, che sfida le odierne democrazie su terreni scivolosi: la protezione dell’ordinamento da un nemico interno, spesso ben nascosto nel corpo sociale; la ricerca di un difficile punto di equilibrio costituzionale tra libertà e sicurezza; l’ammissibilità di una deroga al principio pacifista in nome del diritto all’autodifesa; la configurazione di una tutela penale adeguata rispetto a situazioni dai contorni sfuggenti; il carattere fatalmente invasivo della cybersecurity nell’ambito del contrasto al terrorismo. Il volume esplora le soluzioni sperimentate dal diritto pubblico in risposta alla duplice dimensione, interna ed esterna, della minaccia terroristica, individuando nella formula inclusiva e pluralista del costituzionalismo contemporaneo il caposaldo di ogni attività di prevenzione e composizione dei conflitti generati dal fenomeno in questione.
M. Podetta, Parliaments and “Just War”. Fusion and Confusion
between Moral, Legal and Political Levels in Relation
to Military Interventions, in federalismi.it, 5/2019
The legitimacy of armed intervention, and the involvement of national Parliaments in military decisions, is closely linked to the theory of “just war,” also from a philosophical perspective. Hans Kelsen emphasized the need to revive this doctrine in modern times, arguing that international law must clearly distinguish between lawful and unlawful uses of force. In Kelsen’s legal view, a just war is a form of sanction carried out by a state acting on behalf of the international community.
However, the concept of just war has taken on different meanings throughout history. In Roman law, especially in Cicero’s work, a just war (bellum iustum) was defined by adherence to legal procedures (ius fetiale), without reference to moral considerations. In ancient Greece, Aristotle identified three just causes for war, focusing more on philosophical reasoning.
In the Middle Ages, the perspective shifted: thinkers like St. Augustine and St. Thomas Aquinas moved the justification for war from legal to moral grounds, rooted in divine authority.
M. Frau e E. Tira, The interpretation of the Commander in Chief clause in the American Constitution in comparison with the recent transformation of the prerogative power to deploy troops in the unwritten British Constitution, in Nomos. Le attualità nel diritto, 1/2018
The article provides a comparative analysis concerning the war powers of the Executive Branch in the British and in the American experiences; the aim is to understand if the evolution of the constitutional war powers in the United Kingdom could influence the debate on the interpretation of the war powers in the US Constitution. More specifically, the issue concerns the recent constitutional convention that seems to have introduced in the unwritten British Constitution the Parliament’s power of prior approval of the decision to send troops into conflict situations and the possible impact that this important innovation may have on the controversial interpretation of the war powers in the American Constitution. There is, in fact, a profound historical-constitutional link connecting these two legal system and their parallel evolution.