GENITORI contro "ALLIEVI"

Lunedì 8.3.2010: Domenica 14 i ragazzi non giocheranno in campionato, perché il “Futsal Isola” ha chiesto il rinvio. Allora tento di organizzare una simpatica sfida “Allievi” contro genitori. Li contatto tramite Facebook. Il primo a rispondere è Matteo: non verrà, perché il giorno dopo sarà in volo con la scuola per Madrid; inoltre suppone che i compagni non vorranno svegliarsi per giocare coi padri, visto che i sabati sera fanno sempre molto tardi. Invece in pochi minuti incasso due “sì”. Mercoledì, all’allenamento, ho altre risposte positive e Pezzin padre s’impegna ad avvertire gli altri.

Sabato 13.3 Matteo conferma il forfait, perché è reduce da nottate trascorse a studiare e domenica mattina vuole dormire in quanto suppone che da lunedì dormirà poco per 4 notti (al "campo scuola" in Spagna resteranno alzati sino a tardi). Inoltre sua mamma teme che si faccia male. Alle 15 gli telefona il papà di Pezzin: “L’incontro è annullato, perché quasi tutti i genitori sono acciaccati!” Deluso, ma perplesso, più tardi mi collego a Facebook nella speranza di trovare qualche messaggio di segno opposto e invece nessuno mi ha scritto. Verso le 19 Edoardo Savi, anche lui in linea, mi “pesca” e mi scrive “ciao” in chat… Vado nel panico: non so come funzioni questo ambiente! Provo a rispondergli “ciao”… Ci riesco! Mi chiede se domattina ci sarò!? Esterrefatti e speranzosi, proviamo a sondare di nuovo gli altri. Abilmente lui tesse la tela dei contatti e alle 22 mi conferma: “Domani si gioca!” Corro ad analizzare la suola delle mie 3 scarpe sportive per scegliere il paio più adatto al terreno sintetico. Poi mi sbrigo a infilarmi nel letto: devo addormentarmi presto, come gli atleti veri!

Domenica 14.3: Giungo con ampio anticipo al “Tema Club”. La situazione meteo è ottimale (opto per la maglietta a maniche corte del Genoa che uso per la 1^ volta) e il clima goliardico è spassoso. Il capo-struttura Otello: “Sono le 10:04, ancora non sono arrivati tutti i ragazzi. La partita era alle 10: abbiamo vinto a tavolino!” Scherza: poco dopo finalmente siamo nell’“arena”. Non c’ero mai entrato prima: sinora avevo calcato solo terra e zolle d’erba. Durante il riscaldamento, inseguo come un ghepardo il pallone diretto in goal: lo aggancio col piede all’ultimo istante e lo devio sul palo, procurandomi il primo applauso (sarà anche l’ultimo?). Eccoci pronti: Otello, Zimbo padre, Francesco - mister degli allievi, Adolfo - mister dei piccoli e io contro Edoardo Savi, Luca Zimbardi, Fabio Cimini, Bobo e il formidabile portiere Daniele Fellini. Otello mi assegna il ruolo di estremo difensore: calzo timoroso i guanti. Mi rinfranca Zimbo padre: “Non ti preoccupare, non li faremo avvicinare alla porta!” I genitori giocano rudi in difesa: Bobo si infortuna subito (schernito da Otello), ma si riprende. Siamo rapidi, concentrati ed efficaci: 1 a 0 per noi. Siamo più grintosi, sapendo che in una ipotetica rivincita futura saremo più vecchi: 2 a 0! Otello stringe le mani agli avversari e ci invita a uscire dal campo: “Grazie, è stato bello. Peccato che hanno perso, ma nun so’ boni. Inutile continuare.” Ridiamo; viene invitato a proseguire la sfida. I ragazzi, punti nell’orgoglio, si concentrano e reagiscono. Fanno girare bene la palla, triangolano, sgusciano… Respingo di piede e in un’altra occasione di pugno. Insistono, sono pericolosi a più riprese, ma chiudo bene lo specchio della porta così tirano fuori. Mi ritrovo vis a vis con Cimini, che m’infila addirittura nel palo vicino: 2 a 1. Poco dopo scorgo un missile, forte ma centrale che tocco senza riuscire a fermarlo: 2 pari! Otello: “Che fai? Ti scansi?Il braccio mi farà male sino a stasera! Ho pure un piccolo livido sulla mano destra … nonostante i guanti imbottiti! Non mi era mai successo!

Ecco due “Allievi” nella mia area, smarcati, che si passano la palla: impossibile salvare la rete: 2 a 3! Zimbo padre, che si è mangiato un goal, mi sostituisce come portiere: vado all’attacco. Corro a perdifiato, ma con la palla tra i piedi sono lento e prevedibile. Non sbaglio i passaggi, ma di rado mi servono perché convinti (come dargli torto?) che lo perderei! Tento di stare sul 2° palo, ma invano: o non arrivano palloni, o non arrivo io! Quando esce Otello (entra Pezzin figlio, in porta da noi), la nostra compagine tracolla. Faccio un magnifico assist per Zimbardi padre (che realizza), più 2 tiri di cui uno stoppato e l'altro respinto da un difensore, però sulla ribattuta Francesco segna per noi. A centrocampo viene intercettato un mio passaggio e sugli sviluppi dell'azione subiamo un goal. Scatto avanti e indietro, perciò sono spesso affannato. Francesco è più bravo del suo predecessore come allenatore degli Allievi, perché ha polso e propone ottimi schemi, però come calciatore mi pare meno efficace, un po’ arrugginito: Matteo si conforterebbe se lo vedesse giocare! I miei compagni vogliono divertirsi e si lanciano tutti all’attacco; solo Adolfo, che gioca più arretrato, rientra. La squadra è sbilanciata in avanti, così ora devo stare quasi sempre fisso in difesa (che non è il mio ruolo). Infatti annaspo contro queste anguille!Reggi l’uomo, non guardare la palla! Senti l’avversario, toccandogli la maglietta!” mi consiglia Adolfo. Però, disdegnando il gioco rude, soccombo se curo le marcature. Punto più agevolmente la palla. Con un pallonetto scavalcano il nostro portiere: salvo in corner con colpo di testa (anzi: di fronte, come di rado mi era riuscito nei decenni scorsi!). Matteo era sicuro che in tale zona del campo sarei stato mortificato dai ragazzi che sarebbero riusciti più volte a farmi passare il pallone in mezzo alle gambe (noi grandi lo chiamiamo “tunnel”, mentre i ragazzi lo definiscono "busta"), invece sono guardingo e non subisco mai tale umiliazione. Tolgo 2 volte il pallone a Zimbo e 1 volta a Savi. In altre 3 occasioni, nel tentativo di toglier palla agli avversari, rifilo involontariamente dei calci (2 a Zimbo)! Mi scuso subito e poi ancora a fine partita. Certo che se li avessi azzoppati avrei concesso a Matteo qualche chance in più di giocare nella prossima partita al posto loro! Invertiamo i portieri: Daniele difende ora la nostra porta e i teenagers schierano il sinora riluttante Mirko. Ma noi matusa siamo ormai allo sbando: alla fine il risultato si fissa sul 12 a 6 per gli "Allievi". Insomma ci siamo divertiti tantissimo. Ho persino giocato meglio del previsto (malino, però non in modo disastroso). Nel pomeriggio ricevo un sms da Matteo: "Nun sai quanto me sarebbe piaciuto veni'!"

Domenica 16.5: Da quasi 2 settimane si è concluso il cammino del “Divino Amore” nei “play off” provinciali di calcetto, con un’eliminazione ampiamente prevista. Matteo non è andato alla partita, perché certo di non giocare (infatti nessuno delle riserve poi è entrato in campo). D’accordo con lui, lunedì mattina 10.5 provo a organizzare la RIVINCITA della divertente sfida “genitori contro figli”, combattuta il 14.3.

L’altra volta fu assai ardua e travagliata la tela dei contatti … stavolta si preannuncia ancor più difficile raggiungere e contattare gli altri! Edoardo Savi, l’“Allievo” che si accollò la maggior parte delle telefonate, si è perso il cellulare con tutti i numeri. Non essendoci più partite e con gli allenamenti disertati, trovare la gente diventa un’impresa. Facebook è, anche stavolta, prezioso alleato. I ragazzi si troverebbero (i titolari Daniele Fellini, Edo Savi, Edo Pezzin e Fabio Cimini, con Bobo al posto di Luca Zimbardi), ma mancano gli adulti: Otello è fuori Roma, il Mister è occupato altrove, altri genitori si tirano indietro con varie giustificazioni (acciacchi o impegni) o non riusciamo a rintracciarli. Sostituiamo i “grandi” con altri giovani: Mirko e Francesco dei “Giovanissimi”, Simone, Matteo e Stefano tra le riserve degli “Allievi”. Dopo 5 giorni intensi di paziente organizzazione, venerdì 14 sera Edoardo Savi pensa di arrendersi. Mi oppongo al rinvio (dubito che in futuro diventi più semplice) e confermo che si farà. Sabato 15 pomeriggio vado al circolo a prenotare il campo. Dopo alcune ore di travagliata ricerca, riesco a fissare l’orario come concordato. La vigilia della sfida diluvia più dei giorni scorsi: strade e terreni sono allagati, il campo ha una sola pozzanghera, ma è una spugna. Immaginando altre defezioni all’ultim’ora, tento di ingaggiare alcuni vicini di casa: Roberto, Franco, Mauro, Mario e Fabio. Rispondono all’appello solo gli ultimi due e Fabio prova a contattare 7 amici suoi … ottenendo l’assenso dal solo Luigi.

Appuntamento ore 10:30 – 11 … Alle 11:20 sul campo siamo solo in 8: tre Allievi titolari (Savi, Pezzin e Cimini), un Allievo riserva (Matteo), un solo genitore degli Allievi (io), due miei vicini di casa (Mario e Fabio) e un loro amico (Luigi). Si trova subito l’accordo per le squadre: da una parte i rossoblu – i 3 forti Allievi titolari (con la 3^ maglietta del “Divino Amore”) ai quali viene abbinato il più scarso tra i presenti (io, con la maglia del Genoa) – dall’altra parte Matteo, i due vicini di casa e Luigi.

I rossoblu, che sanno di avere un portiere deludente (io), fanno girare bene la palla e giocano un gran bel calcio. Talvolta fanno troppe finezze e qualche leggerezza (pur non essendo calciatori “di primo pelo”, spesso non vanno sul secondo palo). È Matteo a creare la prima occasione, colpendo (come sua abitudine!) il primo palo della partita (ne colpirà ben 4!). Mi ero tuffato, senza riuscire a toccare la sfera, inzuppandomi il lato sinistro del corpo! Faccio alcune parate (di cui 3 belle) e vari errori. Ho i parastinchi, che si rivelano preziosi per attutire un forte tiro: mio figlio non li indossa e si fa male a una caviglia respingendo una saetta angolata. Ciò nonostante, i miei compagni sanno graffiare meglio e, trovandoci in vantaggio, mi danno il cambio in porta. Nel campo faccio sicuramente più danni! Sorvolando sui miei svarioni (memorabile il tiro del tutto fuori bersaglio e i 3 passaggi regalati clamorosamente agli avversari!), segnalo alcuni falli laterali guadagnati e 2 incredibili tunnel fatti a mio figlio! Durante un’azione, mentre lui retrocede senza accorgersi della mia presenza, ci scontriamo e io rimedio un leggerissimo trauma toracico. Giocando in 4 contro 4, cioè in 3 contro 3 sul rettangolo perché 2 sono in porta, ci dovrebbero essere molti spazi (circostanza favorevole per un calciatore come me che non sa controllare il pallone) … invece non trovo varchi o non li so sfruttare. In un frangente, però, non riuscendo a passare la palla ai miei compagni, ben marcati, trovo un corridoio e scatto palla al piede verso la porta, ma guadagno solo un calcio d’angolo. Non piove durante tutta la partita, ma scarpe e calzini sono subito fradici. Intanto Matteo realizza un goal e porta la sua squadra in vantaggio. Non mi sono allenato come invece feci a marzo, così vado presto in debito d’ossigeno. Torno tra i pali, dove forse sono meno disastroso. Faccio 5 interventi decenti, mentre i miei compagni raddrizzano la sfida. Mi trovo altre volte a tu per tu con Matteo: 2 volte riesco a respingere i suoi tiri micidiali (ed esulto come se avessi parato un rigore a Pelè!) e in un'altra occasione subisco il goal, con il pallone che mi passa in mezzo alle gambe! Lui si muove davvero bene nel campo, come tutti i campioni con la M: Maradona, Messi, Milito … Matteo! Non so da quanto tempo stiamo giocando: siamo tutti stanchi. Stabiliamo che dopo il prossimo goal concluderemo la partita. Siamo sull’8 a 7 per noi: o si pareggia o vinciamo. Ora ho posato i guanti e corro sul campo, mentre Matteo adesso difende la sua porta. E non è un portiere qualunque: in quel ruolo, nel torneo scolastico, tra qualche giorno approderà alle finali di calcetto! In una rara occasione, riesco a indovinare la porta ma il mio tiro è parato. La fatica annebbia i riflessi. C’è un batti e ribatti su calcio d’angolo, mi lancio nella mischia … inseguo il pallone con grinta, lo aggancio con la punta del piede destro e lo devio in porta: RETE! Gioisco come se fossi Tardelli nella finale dei Mondiali del 1982! Tra gli atleti che escono dal campo contenti e divertiti, ce n’è uno con la gioia incontenibile di un fanciullo.

Daniela Zappa e Marco Cerisola, 2010. [ Foto e testi di questo sito sono coperti dal diritto d'autore: si vedano le condizioni nella Home page. ]