calcetto

LIBERE VERSIONI (opinabilissime) di alcune PARTITE di CALCETTO

Sabato 20.3: Il “Divino Amore” va in trasferta ai Parioli contro il “Canottieri”. Matteo, stravolto perché fresco reduce dalla sua trasferta con la scuola a Madrid, necessita di una siesta e dà forfait. I suoi compagni, privi di riserve (sono 5 giusti giusti!), soffrono: faticano a recuperare sullo 1 a 3 e vincono a fatica 4 a 3!

Domenica 28.3: Anche i nonni siedono in tribuna per ammirare Matteo che oggi compie 17 anni. Non entra in campo nel 1° tempo, anche se la sua compagine è in pessima forma, perché è in panchina insieme ad altre 6 riserve! Il “Pomezia”, quartultimo in classifica, sa essere più pericoloso e segna per primo con pieno merito. Prima del riposo i “nostri” riescono a rovesciare il risultato: 2 a 1. Nell’intervallo “la volpe” chiede al Mister di poter giocare anche lui, per festeggiare il suo compleanno (a fine partita offriremo 2 torte e bibite). Sul 3 a 1, mio figlio entra e gioca 10’. E’ un piacere vederlo all’opera. Esegue ottimi passaggi, di cui 2 davvero pregevoli. Più tardi torna in campo per altri 6’. Effettua 2 passaggi con troppo vigore e i compagni non arrivano in tempo per riceverli. E’ abilissimo a smarcarsi e viene servito, però non tira immediatamente così il portiere gli si avventa addosso. Un’altra volta si libera benissimo ma il collega non gli passa la sfera e la spreca malamente. Poi recupera alla grande un pallone che pareva perso, riuscendolo a calciare pur da sdraiato. L’allenatore commenterà: “Matteo ha fatto molto bene quello che doveva fare!” Il “Divino Amore” spreca tante occasioni e viene punito: gli ospiti prima accorciano le distanze e poi pareggiano. Pochi secondi prima della fine, i “nostri” segnano e vincono 6 a 5, restando a soli 2 punti dalla prima (il “Torrino”).

Martedì 30.3: Porto Matteo all’allenamento. Dopo gli esercizi atletici e prima della partitella, Otello e il mister organizzano una simpatica gara Pasquale: appendono un grande uovo di cioccolato alla traversa e invitano gli “Allievi” a centrarlo con un tiro piazzato. A turno, partendo dalla porta opposta, i ragazzi si alternano a tirare ... tra scherzi e battute. Finito il giro, se nessuno l’ha colpito, si avanza di 3 passi e si ricomincia a calciare. Tra le risate generali, pochi paiono avere i piedi dritti! Dopo parecchi minuti, superata la metà campo, finalmente un tiro preciso coglie l’uovo. Dopo averlo avidamente sfasciato, la cioccolata viene divisa tra tutti, mentre la sorpresa spetta all’abile cecchino. Luca - quando rientrerà da Seveso - avrà una nuova automobilina con cui giocare, perché a colpire il bersaglio è stato Matteo!

Giovedì 1.4: Si recupera l’incontro con il “Futsal Isola”. Sono bloccato a casa, per seguire il lavoro dei muratori e così mi perdo la partita! Arrivo solo per accompagnare Matteo a casa. Mi racconta lui com’è andata: hanno vinto 5 a 3 e si è divertito. Ha giocato circa 10’ nel 1° tempo e 5’ nel secondo. Ha fatto passaggi efficaci, si è creato 3 occasioni da goal però sfumate per la veemenza del portiere avversario (un rugbista mancato?) che l’ha stoppato travolgendolo. Ha pure superato un avversario facendogli una “busta”. E’ stata la giornata delle “attese”: l’arbitro è giunto in forte ritardo, io – come detto – neanche sono arrivato al campo(!) e infine Matteo dovrà attendere sino a sabato per riavere il suo cellulare ... che ha dimenticato nella mia automobile!

Domenica 11.4: Dopo la breve pausa Pasquale, oggi è il forte “Mirafin” (3° in classifica) ad ospitare il “Divino Amore” (2° nel torneo). Anche Anna e Luca accorrono a tifare, così – non potendo chiedere un passaggio perché siamo in 4 – seguiamo la carovana di automobili che corrono (letteralmente!) a Pomezia. Non mi piace fare acrobazie al volante, però non posso perdere di vista le altre autovetture: smarrirei la strada! Riesco a giungere con gli altri al campo, però faccio vomitare Anna! Matteo e compagni sono poco allenati e vengono travolti atleticamente dagli avversari, che sgusciano da ogni parte. Il primo tempo termina sul 3 a 1 per i padroni di casa, che nella ripresa dilagano. Mio figlio gioca i 9 minuti finali, in modo quasi impeccabile. Perde solo qualche contrasto. Il triplo fischio arbitrale sancisce una sconfitta pesantissima: 10 a 1!

Domenica 18.4: Con Anna e Luca assisto all’ultima partita di campionato. Nell’attesa vediamo la sfida dei “giovanissimi” e ridiamo per i 4 incredibili pali colpiti nel giro di 10 secondi (3 di fila dai “giallo-blu” e 1 nel contropiede dell’altra squadra)! I “nostri” ospitano il “S. Giuseppe artigiano” (5°) e devono vincere per confermare il 2° posto in classifica. Si mette subito bene grazie a un goal del capitano (difensore) e a ben 2 autogol avversari! Il mister manda in campo Matteo per 6’ nel primo tempo e per 12’ nel secondo. Nella prima frazione è un disastro: inguardabile! Non perché lui sbagli l’esecuzione dei tiri, ma perché è incredibilmente errata la teoria dell’approccio al pallone! Questo può essere stoppato o colpito “di prima”, però di certo non si può avvicinarci le caviglie! Nei commenti post gara mi dirà che si sentiva insicuro. Nella ripresa va enormemente meglio: determinato, generoso e preciso. Segna pure: un goal facile a porta vuota, ma il suo merito è aver capito l’azione (qualità che difetta ai suoi compagni) ed essersi fatto trovare puntuale all’appuntamento. Il “Divino Amore” gioca malino ed è in difficoltà atletica, però vince largamente (9 a 4) e ACCEDE alla FASE PROVINCIALE.

Martedì 27.4: Matteo è reduce da un lieve infortunio muscolare al (tendine superiore del) muscolo quadricipite destro, occorsogli giovedì durante uno scatto secco nell’allenamento. Però si sente perfettamente riabilitato e così siede in panchina nella prima sfida dei “play off”. Il “Divino Amore” gioca male, distratto e nervoso (si becca delle giuste ammonizioni per falli inutili). Riescono comunque a dominare avversari non irresistibili. Sul 3 a 0 per noi, a 8 minuti dalla fine del 2° tempo, mio figlio chiede invano al Mister di poter giocare anche lui. Ci riprova più tardi, più volte, inutilmente, nonostante l’evidentissima stanchezza dei suoi compagni – in debito di fiato. La partita finisce (3-0) e, forse, per Matteo finisce anche l’esperienza del calcetto: è troppo deluso e amareggiato.

Daniela Zappa e Marco Cerisola, 2010. [ Foto e testi di questo sito sono coperti dal diritto d'autore: si vedano le condizioni nella Home page. ]