I motivi dell'arte.
Lo studio dell'arte, come quello degli scrittori antichi, ci sostiene ci appaga ricolma il nostro interiore di grandi sentimenti, si impadronisce di tutti i desideri che vogliono esternarsi e alimenta nel nostro petto ogni degna aspirazione. L'arte non vuole rivaleggiare con la natura nella sua ampiezza e profondità ; si ferma alla superficie dei fenomeni naturali , ma ha una propria profondità, una propria forza; fissa i momenti più alti di questi fenomeni superficiali, riconoscendo in essi delle leggi, la percezione delle giuste proporzioni il sommo della bellezza, la dignità della significanza, l'altezza della passione e' inizio e fine dell' arte il contenuto dell' oggetto trattato. E' innegabile che il genio, il talento artistico sviluppato attraverso il trattamento, può fare tutto partendo da tutto. Però, se guardiamo bene alle cose, ne esce sempre più un oggetto artistico che un opera d'arte, la quale deve poggiare su un soggetto degno. Alla fine, Grazie all'abilità, alla fatica e all'applicazione, il trattamento metterà in evidenza nel modo più felice la dignità del soggetto. Esigenza eternamente irrinunciabile è il compimento dell'opera d'arte. Natura e arte sono troppo grandi per porsi degli scopi; esistono dappertutto rapporti, e i rapporti sono vita! La vita stessa non può prescindere dall'arte in quanto questa ne è la testimonianza.
L'importanza del bello
Lo spirito umano si trova in una situazione meravigliosa quando venera , adora , sublima un oggetto e da esso è sublimato , tuttavia non riesce a rimanere a lungo in questo stato , il concetto generico lo lascia freddo , l ' ideale lo eleva al di sopra di se stesso , vorrebbe ritornare in sè , provare di nuovo piacere per il particolare , per l'individuo , senza ritornare nella precedente limitatezza ma anche senza lasciarsi sfuggire ciò che è importante , che eleva lo spirito . Cosa mai sarebbe di lui in questo stato se non intervenisse la bellezza a risolvere felicemente l'enigma !? Solo essa da vita e calore a ciò che è scientifico , solo essa lo avvicina a noi mitigando ciò che è altro e importante e versando su di esso fascino celeste .Un ' opera d ' arte bella ha completato il ciclo , e ridiventa una specie di individuo che noi abbracciamo con affetto , del quale possiamo impossessarci. Per non spaventarci quando ci sta di fronte con tutta la sua massa , per non sgomentarci quando cerchiamo di indagare nel suo particolare , il mostruoso deve compiere un unione innaturale , apparentemente impossibile , deve associarsi al piacevole.
La filosofia dell'arte
Ogni prodotto artistico ci trasferisce nell'atmosfera in cui è vissuto il suo autore . Se era serena e leggera ci sentiamo liberi , se era opprimente ci opprime nella stessa misura .Sommo compito di ogni arte è quello di dare l ' illusione di una realtà superiore attraverso l'apparenza . Tuttavia realizzare l ' apparenza in modo tale che ciò che ne risulta è un reale qualunque , è un errore .la concezione e la rappresentazione di ciò che è particolare sono peculiari dell ' arte , sono la sua vera vita . Finché rimaniamo generici chiunque può imitarci , mentre il nostro particolare non può imitarlo nessuno perchè gli altri non lo hanno vissuto . L ' arte si basa su una specie di sentimento religioso , su una profonda imperturbabile serietà , per questo si fonde così spesso con la religione . Non esiste un ' arte patriottica né una scienza patriottica . Come tutto ciò che è elevato e buono , appartengono entrambe al mondo interiore e possono essere promosse solo da una libera influenza reciproca di tutti i contemporanei , costantemente attenti a quando è rimasto ed è noto del passato .Per fare qualcosa bisogna essere qualcosa , è necessario rivolgersi alla natura con grandezza personale . Il vero artista poggia saldamente su se stesso , la sua aspirazione , la sua meta è il sommo fine dell ' arte . Per eccelsa che sia la sua opera e per forte che sia la sua auto consapevolezza , egli si sentirà sempre lontano da quella meta , perciò sarà sempre molto modesto nei confronti dell ' arte o del concetto di arte , e confesserà di aver prodotto ancora poco . Invece i dilettanti e i ciarlatani non sembrano tendere a una meta , non sembrano guardare davanti a sè , ma solo a ciò che accade davanti a loro . Per questo confrontano sempre , esagerano quasi sempre nelle lodi , biasimano a sproposito , anno per i loro simili una reverenza sconfinata , per cui si ha l ' impressione che siano cortesi e giusti , mentre non fanno che esaltare se stessi .
Percorso storico.
un interessante punto di vista di analisi dell' opera d' arte è quello che intende esaminare non sostanzialmente l' opera in sé ma l'opera costituita da uno o più motivi che hanno subito nella storia dell' arte una evoluzione. Si tratta quindi di adottare un metodo di indagine prospettico, nel senso che, poiché i testi artistici appartengono a tipologie figurative che gli accostano ai testi letterari, è possibile operare sottraendo i tipi alla loro fissità univocità in quel preciso contesto per consegnarli alla variabilità, cioè, che non deve essere circoscritta all'orizzonte dei singoli testi ma che deve essere riformulata in una prospettiva storica.
Individuando nell'opera d' arte i segni visivi che la costituiscono e che la collegano alla realtà, con la quale essa ha rapporti di rappresentazione, si evidenziano quei soggetti la cui evoluzione crea particolare interesse nella storia dell' arte.
Il soggetto della realtà - ad esempio il paesaggio, il giardino, il cielo, l'arredamento il ritratto, la natura morta, lo specchio ecc. - filtra nel linguaggio figurativo in qualità di motivo, collegandosi e trasformandosi in relazione alle variazioni culturali e del sentimento estetico di ogni epoca, in quando, il segno artistico non comunica delle cose, ma esprime un determinato atteggiamento verso le cose, l'opera però non comunica questo atteggiamento, perciò anche il contenuto di un'opera d'arte non è esprimibile a parole bensì lo fa nascere direttamente nel fruitore. E' interessante, dunque, in questo percorso interpretativo, mettere in luce in primo luogo le tracce evidenti dell' evoluzione della raffigurazione di quel motivo in un ampio periodo della storia dell' arte, e in secondo luogo condurre un analisi semantica dello stesso motivo in un opera in particolare, considerandolo in un contesto accanto a tutto ciò che costituisce il corredo espressivo dell'opera. L'analisi sotto il contesto storico si estende anche ad altri elementi, quali il colore, la luce, lo spazio, coi quali il motivo si estende e completa.
Analisi dell'opera attraverso il dettaglio.
Questo percorso si basa sull'idea di accostarsi alla lettura dell'opera d'arte iniziando ad analizzare un dettaglio che suscita particolare interesse, una curiosità, riguardanti riferimenti etno - storici, quali il costume, il folclore, l'arredamento, il cibo ecc. L' analisi del dettaglio dovrà tenere in presenti alcune considerazioni che verranno qui di seguito sintetizzate. Il dettaglio appartiene al contesto generale dell'opera, quindi va considerato in modo strutturale, come pars pro toto, in quanto parte di tutto, in un'ottica di ricerca della composizione figurativa globale del testo visivo; il dettaglio riflette un programma di senso culturale, che l'artista muta in relazione all'intenzionalità espressiva individuale; dunque trasmette una norma con contenuti semantici esterni all'artista, ed è espressione nello stesso tempo delle scelte figurative che l'artista mette in atto nell'opera; il dettaglio riflette uno stile, possiede una funzione estetica, un valore compositivo e semantico nella struttura generale dell'opera legato ad un particolare momento storico artistico, e rappresenta, in quanto segno, l'impronta di una trasformazione culturale; il dettaglio può venire considerato sotto l'aspetto storico, se compare e persiste in un certo numero di opere di un epoca, diventando allora motivo iconografico.
Semiotica strutturale.
In questo capitolo ci si propone di suggerire gli strumenti di comprensione dell'opera e dei suoi significati interni attraverso la individuazione e la comprensione di ogni elemento visivo in qualità di segno, collegato da un lato all'oggetto che rappresenta, dall'altro a una fitta rete di rapporti culturali. Essi si rivelano "aperti" in quanto suscettibili di ulteriori approfondimenti, secondo un modello di indagine divergente e dunque "produttiva". Gli studi di semiotica dell'arte si innestano su alcune grandi tradizioni semiotiche: quella americana, in cui la teoria dei segni e degli effetti è fondamentale in ogni sistema semiotico; quella risalente alla scuola di Praga, che assume alla base di ogni fatto culturale il concetto di codice e dell'uso individuale del codice; Quella segnata dalla scuola di Tartu in cui il sistema dell'arte appartiene ad un più vasto sistema culturale, nel senso che l'arte è generata e genera, esprime e trasmette cultura; Quella di Greimas, che individua, anche per quanto riguarda l'arte, una semiotica di processi di significazione. Un approccio alla semiotica visiva o della figuratività considera sostanzialmente l'opera artistica come un messaggio composto da segni iconici appartenenti a un sistema culturale, generatori di valori e di senso e dunque di cultura. in questo ambito si propone un modello di analisi dell'arte formulato su un percorso in cui vengono individuate alcune caratteristiche strutturali, compositive, filologiche, storiche e simboliche dell'opera, in grado di mettere in luce le concordanze tra cultura e opera d'arte per individuarne in ultima analisi il senso. Questo tipo di approccio all'opera d'arte consente di evidenziare alcune parole chiave che in conclusione verranno a costituire una mappa, in cui entrano in sinergia il procedimento di analisi delle singole parti dell'insieme ( considerazione dei vari elementi e della loro logica compositiva ) con quello di sintesi ( riguardante la globalità degli elementi messi in gioco, le loro relazioni spaziali e le loro strutture d'insieme). Si tratta dunque di collocare l'opera storicamente e di individuarne i segni costruttivi come prodotti culturali generatori di significato e come strumenti espressivi e retorici trasmettitori e trasformatori, in particolare le presenze simboliche e il loro ruolo nell'insieme; e necessario inoltre interpretare l'opera in base ad elementi che coinvolgono ( anche emotivamente ) l'osservatore nell'atto intuitivo e percettivo attraverso i quali si trova il senso dell'opera stessa. In Italia gli studi più recenti di semiotica dell'arte hanno preso l'avvio da una revisione critica della tradizione iconologica e gestaltica da una parte e dei rapporti fra estetica, linguaggio e teoria dell'informazione dall'altra. In questa tendenza, il modello è segnato dagli studi di Ernst Gombrich, cui si deve l'aver portato a convergere iconologia e semiotica su una base di psicologia dell'arte.