Canivet Intagliati

L’intaglio è un’arte antica che, col passare del tempo, è andata in disuso.

In passato mani sapienti hanno prodotto i canivets, intagli bellissimi, d’impareggiabile bellezza, realizzati nei vari conventi, dalle suore Carmelitane, con minuziosa cura e gran precisione.

Il significato del termine deriva dalla parola francese canif, che è lo strumento per intagliare la carta.

All’inizio la produzione era concentrata all’interno di monasteri femminili, in seguito, però divenne una vera e propria moda nei salotti e negli ambienti colti di molta parte dell’Europa continentale.

Questa “moda” durò fino alla prima metà dell’Ottocento; in seguito, alla pergamena si sostituì la carta, alle miniature le immagini ritagliate, al posto dei canivets intagliati furono prodotti i santini di pizzo ricamati e traforati meccanicamente, il tutto, evidentemente, a scapito della qualità.

Questi miei lavori d’intaglio, però, non hanno niente a che vedere con i canivets, poiché al loro confronto sono cose da nulla.

Mi hanno consentito una certa liberta creativa, difficile da attuare con altri materiali, e dato la possibilità di progettare tanti disegni, certamente non tutti apprezzabili, ma nel complesso, di un discreto livello.

Trovo la carta un materiale davvero versatile,

facilmente modellabile, ma soprattutto mi

consente di esprimere, pur nella semplicità

tecnica, un certo livello di raffinatezza

decorativa e artistica.

Questi manufatti sono stati realizzati utilizzando solamente la carta e santini ritagliati. La carta adoperata, diversa per spessore, consistenza ed età, nella maggior parte dei casi, è antica, ed è stata tratta dai frontespizi di vecchi libri in disuso o sgualciti.