Data pubblicazione: 3-apr-2011 7.31.02
Riporto quanto udito: “da un pò di tempo alla sera leggevo un libro, il cui contenuto mi angosciava e mi angustiava a tal punto da rendermi difficile e agitato il sonno. Dopo alcune notti trascorse in questo modo, mi viene in mente una cosa: il mio medico una volta mi aveva detto che era importante, al fine di poter fare un buon sonno, dedicarsi nelle tarde ore serali ad attività piacevoli. Così da quella sera non leggo più quel libro e riprendo il sonno”.
Cosa è accaduto?
Come è possibile che ad un certo punto non riusciamo più ad autorizzarci da soli al nostro giudizio? Verifico sulla mia pelle che una certa qual cosa non mi va, non mi fa stare bene, ma c’è qualcosa che mi impedisce di smettere di farla. Solo se mi autorizza qualcuno di “esperto” allora posso lasciare stare.
Il giudizio sul mio bene viene delegato all’esterno, a persona esperta che conosce il Bene.