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Lo sviluppo della cultura scientifica ed una sua maggiore e migliore diffusione sono considerati sempre più, nell’attuale contesto internazionale, come uno dei fattori più favorevoli ad un nuovo sviluppo socioeconomico che risulti più adeguato alle urgenze della società della conoscenza e ai sempre più mutevoli scenari di economia mondiale. La necessità di migliorare le competenze degli alunni nelle materie scientifiche, registrata anche dalle più recenti rilevazioni OCSE-PISA, rientra tra gli obiettivi strategici di Lisbona ed in tutti i principali documenti di politica educativa della Commissione e del Parlamento dell’Unione europea viene ribadita, peraltro, l’importanza di orientare l’interesse dei giovani verso le aree di studio matematico, tecnologico e scientifico e di favorire la vocazione e l’accesso agli studi scientifici a livello universitario. In particolare, il Parlamento europeo ed il Consiglio includono le “competenze matematiche, tecnologiche e scientifiche” tra le 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente, come indicato nella Raccomandazione del 18 dicembre 2006, considerata attualmente, tra i principali documenti di riferimento per ogni intervento di riforma scolastica nei paesi europei. In Italia, le linee di riforma dei licei proposte del ministro Gelmini ed approvate dal Consiglio dei Ministri nel giugno 2009, tengono conto di tali esigenze nel tracciare il nuovo profilo di liceo scientifico, in cui risulterà rafforzata la componente scientifica attraverso un incremento orario delle discipline di Matematica, Fisica e Scienze sui diversi livelli curriculari del nuovo liceo. In questo contesto di cambiamento, emerge allora la necessità di un sistema di formazione dei docenti più nuovo, i cui punti di forza sono da ricercare in approcci metodologici meno tradizionali e su strategie e pratiche didattiche innovative, la cui circolarità va garantita sfruttando le potenzialità del tutoring on the job e del coaching che meglio si adattano allo sviluppo di una professionalità docente rinnovata e più sensibile ai processi di internazionalizzazione dei percorsi formativi.