Con Teatro Paravento di Locarno
Ogni giorno Roberta ordina qualcosa di inutile, ma per lei necessario. In mezzo ai suoi pacchi non si sente sola. Ma oggi un pacco non arriva…
Roberta è buffa e non perde mai il sorriso, la speranza. Oggi è il suo compleanno ma qualcosa non va come vorrebbe. Ha ordinato un pacco e ora attende la consegna. Ogni giorno lei ordina qualcosa di inutile e futile ma per lei necessario. La sua casa è piena di pacchi di ogni dimensione. Ed è in mezzo a questi pacchi che lei non si sente sola. Gli unici contatti che ha sono quelli con gli operatori telefonici dei quali non riesce neanche a ricordare i numeri identificativi. Rapporti in cui riversa fiumi di parole, citazioni e riflessioni strampalate. Compensa il vuoto che la circonda con un consumismo compulsivo, con simulacri di oggetti che le danno un’effimera sensazione di felicità. La sua è la giostra grottesca di una umanità sempre più isolata, timorosa di vivere, incapace di staccarsi dai modelli relazionali imposti da un mondo sempre più digitale e sempre meno reale.
Attraverso la sua figura della protagonista Roberta – tenera, folle, comica e dolente allo stesso tempo – vediamo affiorare le ansie e i tic che dominano le vite di tutti noi. La sua è una storia che attraverso un riso onirico ci vuole far affacciare su un abisso di solitudine, spingere a una critica precisa della nostra società. La sua storia è in fondo la storia di tutti noi.
Lo spettacolo, a carattere comico e della durata di 60 minuti, vedrà in scena l’attrice Luisa Ferroni del Teatro Paravento di Locarno. Il testo scritto a tre mani dalla stessa Luisa Ferroni insieme a Rita Pelusio, che ne cura pure la regia, e Domenico Ferrari che ha curato la drammaturgia. Costumi e scenografia sono di Deborah Erin Parini. Assistente costumi è Michelle Wüscher. La voce narrante appartiene a Davide Gagliardi. Studio di registrazione: “La Corte” di Fabio Martino a Monte Carasso. Segretariato a cura di Clarissa Rossi. Disegno luci è di Christoph Siegenthaler. Tecnica di scena è Helena Moesch. Fotografia curata da Gina Waber.
Per ulteriori informazioni: www.teatro-paravento.ch
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