Giustiziati i membri della “Suprema Verità”

di Alfonso Coppola

Venerdì 29 giugno Shoko Asahara e altri sei membri del movimento “religioso” Aum Shinri Kyo, conosciuto anche con la denominazione "Aum Suprema Verità", sono stati giustiziati, in Giappone, tramite impiccagione. Asahara, leader del movimento fondato nel 1987, che aveva cominciato il suo cammino nel predire la fine del mondo per il 1997, era stato arrestato anni fa, qualche mese dopo aver compiuto un vile attentato al gas sarin nella metropolitana di Tokyo, nel marzo 1995, che era costato la vita a 13 persone e che ne aveva intossicate migliaia. La sua condanna a morte era già stata stabilita in maniera definitiva nel 2004. Le udienze dei membri del culto Aum Shinri Kyo sono proseguite per oltre 20 anni nelle aule dei tribunali giapponesi, accumulando, nel tempo, circa 200 incriminazioni e 12 condanne a morte.

Al momento dell’arresto, sotto gli sguardi delle telecamere di tutto il mondo, emerse per l’opinione pubblica una setta dall'organizzazione straordinariamente efficiente, con contatti anche al di fuori del Giappone, in particolare in Russia e nella Corea del Sud, con circa 10 mila membri organizzati in una rigida gerarchia. Per i livelli più bassi (o per chi si era meritato una punizione) le condizioni di vita a Kamikuishiki (la principale sede della setta) erano estremamente spartane e in alcuni casi crudeli. Nel corso delle perquisizioni la polizia scoprì manuali in cui venivano descritti i metodi di reclutamento e dove venivano fornite indicazioni su quali tipi di seguaci potevano disporre di contributi finanziari più cospicui. In tutto il Giappone esplosero proteste contro Aum. Residenti accompagnarono i membri fuori del loro quartiere e tennero manifestazioni e marce di protesta. Interrogati, alcuni ex membri della "Aum Suprema Verità" tremavano al solo sentir parlare delle celle di isolamento all’interno della struttura della setta a Kiso Fukushima Machi, prefettura di Nagano, perché il solo nominarle evocava in loro il ricordo della prigionia.

I rappresentanti del movimento dichiararono in loro difesa che, nelle strutture chiamate "Renge", esisteva una squadra di infermieri che si prendeva cura dei seguaci malati. Prima di essere mandati nelle celle, ai seguaci veniva richiesto di firmare un documento in cui accettavano di vivere in cella volontariamente, che erano responsabili di qualsiasi cosa sarebbe accaduta nella struttura e che non l’avrebbero mai lasciata.

La cosa che più preoccupò, e che in un certo senso preoccupa ancora, è che in processi recenti ex membri hanno rivelato che per anni, prima dell'attacco del 1995, in Giappone il gruppo avrebbe rilasciato germi letali prendendo di mira specifiche sedi strategiche.

Nonostante la terribile eredità di Aum Shinri Kyo, il gruppo continua ad esistere, anche se con un nome diverso. Dal 2000, l'organizzazione ha cambiato il nome in Aleph e ha preso le distanze dall’organizzazione madre, rinunciando per sempre al programma violento di Aum.

(Articolo pubblicato sul periodico Zonagrigia.it il 12/07/2018)