SITO DI GIANNI BISIACH  | BIOGRAFIA

GIANNI BISIACH

sito web ufficiale 

GIANNI BISIACH     

Cavaliere di Gran Croce, nato a Gorizia nel 1927, è giornalista, medico, scrittore, regista, conduttore radiofonico e televisivo, ha vissuto e lavorato a Roma fino alla sua scomparsa, il 20 novembre 2022.

Il 14 marzo 2018 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce, massima onorificenza della Repubblica Italiana (Registrato nell'Albo dei Cavalieri di Gran Croce al n°144 SERIE VI).

In Africa, negli anni 1946-1952, è stato geologo e cercatore d’oro e di uranio. Ed è stato ufficiale meteorologico per 5 anni all'aeroporto di Asmara con la Royal Air Force britannica.

Ha ottenuto due lauree in Medicina e Chirurgia col massimo dei voti, prima in Eritrea poi a Roma, dove si è specializzato in anestesia e rianimazione (prof. Antonio Dauri) e radiologia (prof. Luigi Turano). Compie ricerche particolari in Africa su lebbra e sifilide (prof. Cesare Greppi), amebiasi (prof. Giuseppe L'Abbate), malaria (prof. Mattia Sforza), anatomia patologica e autopsie (prof. Mario Manfredonia), melitense (prof. Filippo Sofia), tracoma (prof. Giambattista Bietti, padre dell'oculistica italiana), malnutrizione in Ruanda e Burundi (prof. Giovanni Ferro-Luzzi), ginecologia (prof. Antonino Verro). 

In Italia compie studi in psichiatria (prof. Mario Gozzano e Franco Basaglia) e neurochirurgia (prof. Beniamino Guidetti).Diventa primo aiuto chirurgo del prof. Antonino Musso (allievo di Achille Mario Dogliotti di Torino) e anestesista personale del prof. Raffaele Paolucci di Valmaggiore, direttore della Clinica Chirurgica dell'Università di Roma. Con il prof. Luigi Gedda (Istituto di Gemellologia e presidente dell'Azione Cattolica Italiana) compie ricerche sul parto indolore per un libro di Papa Pio XII. Con Giovanni Berlinguer effettua ricerche sulla malaria, nell'Istituto di Parassitologia dell'Università di Roma (direttore prof. Ettore Biocca).

Pioniere del giornalismo televisivo, ha lavorato con tutti i direttori del Telegiornale Rai, dal primo, Vittorio Veltroni, all'attuale, Andrea Montanari.

Ha ottenuto l’ascolto record di tutti i tempi in Italia di 28 milioni di telespettatori con il programma “Italiani al Polo Nord: il Generale Umberto Nobile“ nel dicembre 1960.

Nel 1963 ha realizzato la prima inchiesta televisiva sulla mafia in Sicilia, dal titolo “Rapporto da Corleone”, dalla quale è nata la Commissione Parlamentare Antimafia.

Nel 1966 ha realizzato un’inchiesta sulla pena di morte nel mondo, in tre puntate da un’ora, intitolata “Quinto: non uccidere”, con la collaborazione di Robert Kennedy. 

E’ stato regista del film “I misteri di Roma” di Cesare Zavattini, insieme a Bernardo Bertolucci e Piero Nelli. 

Nel 1969 ha realizzato il film “I due Kennedy”, prodotto da Angelo Rizzoli e Alfredo Bini, sulla vita e l’uccisione dei due fratelli americani, indicando i mandanti della congiura di Dallas, confermati dieci anni dopo dall’inchiesta della Commissione Stokes della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Con questo film ha vinto il premio Spoleto-Cinema 1970 a pari merito con Luchino Visconti (La caduta degli Dei) e Federico Fellini (Satiricon).

Ha ideato, con Claudio Savonuzzi, la rubrica giornalistica “Tv7”, della quale è stato inviato speciale per vent’anni, intervistando lo Scià di Persia, l’Imperatore d’Etiopia, tutti i capo di Stato africani e molti leader mondiali, oltre che il Papa Paolo VI.

Al Centro Sperimentale di Cinematografia è stato coordinatore dei corsi con il Presidente Roberto Rossellini e ha insegnato per dieci anni tecniche dell’informazione cinematografica e televisiva.

Ha seguìto nel corso degli anni la carriera dei Beatles, che ha intervistato per primo nel 1963.

E’ stato il biografo personale di Sandro Pertini sulla cui vita ha realizzato 6 ore di filmati per Raiuno, e ha scritto con lui, a quattro mani, il libro “Pertini racconta”, un best-seller (Premio Saint Vincent) edito da Mondadori e distribuito ai visitatori del Quirinale. 

Ha realizzato per 13 anni la rubrica radiofonica “Radio anch’io” e per 12 anni la rubrica televisiva quotidiana “Un minuto di storia”, con altissimi ascolti.

Esperto di mafia e dello spionaggio internazionale, ha intervistato il direttore della CIA, William Colby, e l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica, Michail Gorbaciov.

Ha pubblicato numerosi libri di storia ed è stato inviato speciale del settimanale “l’Europeo”. 

Tra i suoi tanti successi letterari, ristampati di continuo, “I Kennedy” ed “Il Presidente - John Fitzgerald Kennedy” (Premio Tevere e Premio Parlamento) di recente ripubblicato in edizione aggiornata in occasione del cinquantenario dell'assassinio di Dallas.

Alla Camera dei Deputati (Presidente Pier Ferdinando Casini) ha realizzato la Mostra sul Presidente John Fitzgerald Kennedy, inaugurata con la presenza della sorella del Presidente, Jean Kennedy Smith, e dei più stretti collaboratori presidenziali Arthur M. Schlesinger Jr. e Ted Sorensen.

Ultimamente pubblica per il rotocalco in edicola “DI PIÙ” la sua rubrica settimanale di divulgazione storica.