Forum Salesiano

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Inquadratura del tema

Sulla scia di don Cafasso, Don Bosco viene introdotto nelle carceri di Torino. Quella esperienza lo sconvolse profondamente. 

“Ho visto un gran numero di giovani di età compresa tra i dodici e i diciotto anni”, scrive, “che erano comprensivi, sani, forti e sani di mente. Era straziante vederli languire qui, con una completa mancanza di nutrimento sia per i loro corpi che per le loro anime. Ero sbalordito. Ciò che più mi ha scioccato è che molti di loro sono finiti di nuovo in prigione in pochissimo tempo dopo essere stati rilasciati pieni di buone intenzioni”.

 
Don Bosco si rende conto che questi giovani non possono sfuggire a una spirale discendente se nessuno si prende cura di loro e offre loro una seconda opportunità. Si avvicina ai ragazzi per le strade e le piazze dove si ritrovano, li invita nel cortile accanto alla sagrestia della chiesa di Francesco d’Assisi. Oltre alla catechesi, dà lezioni agli interessati, dà loro da mangiare ed è animatore di giochi e svago. Durante la settimana va a trovarli nei luoghi di lavoro o nei cantieri dove lavorano. I ragazzi che Don Bosco raccoglie intorno a sé sono considerati una minaccia per l’ordine sociale del suo tempo e non viene loro data la possibilità di avere una seconda chance. Don Bosco va contro questa tendenza. Attraverso un’educazione integrale nell’Oratorio di Valdocco, contribuisce al loro sviluppo e integrazione sociale.

La società di oggi si aspetta che le persone abbiano successo la prima volta. Cogliere una nuova opportunità, riprovare sembra essere fuori discussione oggi. Possiamo ancora fallire? Chi dà una seconda opportunità ai giovani? Come reintegrare gli ex detenuti nella società? Come garantire che il minor numero possibile di giovani abbandoni la scuola senza diploma? Come si può uscire dalla spirale della povertà? Cosa è necessario affinché i rifugiati possano sviluppare un’esistenza dignitosa nella nostra società? Con Don Bosco in mente, vogliamo pensare a iniziative realizzabili per dare alle persone nuove opportunità.

Il programma

Dal 20 al 23 agosto 2024 ci incontreremo a Bled (Slovenia) per l’approfondimento e lo scambio sul tema ‘una seconda opportunità’ in relazione al sistema preventivo salesiano.

Il tema sarà affrontato da diversi punti di vista disciplinari. I relatori/le relatrici provengono da diversi centri di studio salesiani:

• Wim Collin UPS - Italia

“Se un birbante potesse diventare abbastanza buono…”

Seconda opportunità e trasformazione nell’educazione e spiritualità di Don Bosco;

• Sr. Piera Ruffinatto Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” - Italia

La prima comunità di Mornese e i “casi difficili”.

Prove di traduzione del Sistema preventivo in contesto femminile

• Antoine Farrugia Malta

Quando la famiglia si sgretola: una seconda possibilità per i giovani a rischio;

• Sr. Magna Martinez Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione ‘Auxilium’ - Italia

Una seconda opportunità nel contesto scolastico;

• Carina Baumgartner SYM - Austria & Johannes Haas Austria

Seconda opportunità: “Fallire nell’amore”

Come creare un ambiente in cui il fallimento e la caduta siano visti come un’opportunità di crescita?;

• David Tulimelli India

L’impatto della migrazione transfrontaliera sulle società europee: sfide e opportunità.