Pantelleria, la perla nera del Mediterraneo, l'Isola del Vento, nota per la possibilità di vivere nei freschi dammusi, per la possibilità di visitare siti naturalistici come la Montagna Grande, i boschi di pini e lecci,
il vulcano Monte Gibele ed i siti archeologici come le catacombe di Monastero, il villaggio abbandonato di Mueggen, la Grotta del Bagno Asciutto, utilizzata in passato come sauna e le favare.
L'isola si trova a soli 37 chilometri dalla costa africana e a 47 chilometri da quella siciliana. L'isola e' la parte emersa di un edificio vulcanico. Gli ultimi eventi eruttivi risalgono a circa 9.000 anni fa, mentre gli ultimi eventi sismici rilevanti risalgono alla fine del 1800.
Le attuali manifestazioni vulcaniche presenti nell'isola sono a carattere secondario e sono denominate "Favare". Sono delle emissioni di vapore acqueo. Esempio fra tutte e' la Favara Grande, posta alle pendici della gia' citata Montagna Grande.
Tra le altre manifestazioni vulcaniche secondarie occorre menzionare "I Bagni Asciutti o Stufe" (grotte naturali che presentano delle emanazioni di vapore acqueo ad altissima temperatura) e la Grotta del Freddo o "Pirtusu du Nutaru" (qui si assiste alla fuoriuscita di aria fredda prodotta dalla particolare circolazione di aria all'interno delle grotte).
Da citare, infine, le sorgenti di acqua termale presenti in tutta l'isola, come quelle del lago Specchio di Venere (conca d'origine calderica, il lago e' composto da acque minerali saline) e quelle di Cala Gadir (borgo di pescatori).
Caratteristica principale dell'isola e suo vero e proprio simbolo e' il "dammuso", costruzione nata nel X secolo dopo Cristo. Esso si presenta con muri molto spessi e con il tetto a cupola ed e' concepito in tal maniera per canalizzare l'acqua piovana nelle cisterne. Lo spessore del muro consente di isolare l'interno dell'abitazione in modo da autoregolare la temperatura.
In tutta l'isola si trovano i resti di antiche macine di pietra lavica scolpite da artigiani fenici.
Altre tracce dell'antico passaggio dell'uomo sono le "Sesi", le tombe di dignitari e capi villaggio costruite con degli enormi blocchi di pietra lavica; vicino a queste tombe si trovano i resti di un antico villaggio preistorico costiero.
Tutta l'isola offre la possibilità di fare dei giri a cavallo per visitare i vari percorsi naturalistici, nonchè la possibilità di fare delle escursioni in barca per visitare le varie baie e veri e propri angoli di paradiso lungo la costa. Tanto per citare alcuni nomi, si possono fare quelli della "Ballata dei Turchi", del faraglione di "Dietro l'isola" e quello "Del Tracino" e gli scogli del Formaggio. Il visitatore amante dei percorsi naturalistici, di esperienze vacanziere qualificanti non può perdersi l'opportunità di una bella vacanza in questa isola.
Superato l'impatto iniziale costituito dal porto che non offre una degna immagine dell'isola, si arriva in quest'isola ricca di verde che può esser degnamente ammirata in periodi primaverili o autunnali, quando le temperature miti del luogo offrono la possibilità di effettuare delle vere vacanze senza immergersi nell'opprimente turismo di massa
MAGIA,
come una magia sarete stregati da questo posto fantastico.
Nella quiete della campagna Pantesca, isolato dal traffico e dai rumori della moderna civiltà, un Dammuso (tipico esempio dell’architettura di Pantelleria) con uno splendido giardino con palme e piante da frutto, ortaggi e fichi d’india.
Il mare, che si intravede tra le piante, è a poca distanza, la calata a mare di Sciuveki è a due minuti di scooter o di automobile. Per tutte le altre discese a mare, la centralità della posizione di questo Dammuso è quanto mai favorevole.
A cinque minuti potrete fare la Sauna nella grotta di Sibà ed a dieci minuti potete immergervi nello Specchio di Venere con acqua sulfurea e fanghi per la pelle.
Il Dammuso Magia è anche a poca distanza dal crocevia dei più conosciuti percorsi di Trekking che attraversano l’isola.
A due passi dal negozietto di Bukkuram ed a pochi Km dai più forniti negozi di Scauri e di Pantelleria.
Cose da vedere e da fare a Pantelleria:
Lago di Venere: imperdibile! Andate in un giorno di sole e non spaventatevi se non c'è l'ombra.
Quando andate, andate dalla parte della spiaggia bianca, quella che è lontano dal noleggio dei cavalli e dal chiosco.
Andate avanti fino quasi alla fine della spiaggia. Lì se guardate l'acqua, noterete un punto che è più scuro. Di solito l'acqua è profonda poco più di mezzo metro e c'è circa altrettanto di fango. In quel punto invece c'è la sorgente di acqua solfurea e l'acqua è profonda circa un metro e settanta e la sorgente crea in idromassaggio naturale a circa 30-35°.
Quando vi siete stancati del massaggio, andate a riva perpendicolarmente alla bolla e lì trovate un bel bacino di fango. Cospargetevi completamente di fango, anche la faccia, e mettetevi ad asciugare al sole, con l'evaporazione dell'acqua starete al fresco anche se siete in pieno sole.
Alla trattoria dall'altra parte del lago, si mangia correttamente, spaghetti con le melanzane da favola, a prezzi più che corretti.
Altro posto, da mare, imperdibile è la Balata dei Turchi, forse l'acqua più bella di Pantelleria, unico neo è la strada per arrivarci, un vero dramma in macchina ed a piedi è un viaggio lunghissimo, Ultimamente la strada è stata un pò sistemata e perciò potrete trovare anche un pò di assembramenti.
Un pò più a Sud del nostro dammuso, dopo Scauri, c'è Nikà, con le sue sorgenti di acqua calda in pieno mare, difficile però da raggiungere, dovete passare in pratica vicino al dammuso dell'ex ministro Visco e girargli attorno, sarebbe meglio se trovate qualcuno che vi accompagna, anche qui una bella scarpinata.
Una cosa che io non mi farei perdere è la gita intorno all'isola con la Maria Antonietta di Fabio. Un ex sommozzatore che ha avuto un'embolia ed ora accompagna i turisti per pescare o per diporto. Conosce tutti i sassi dell'isola e vi farà vedere l'isola da un punto di vista fantastico.
Quando passate sul porto, una sera che andrete a Pantelleria centro, trovate la sua barca ormeggiata davanti al bistrò della Nicchia a Mare e sulla fiancata c'è il numero di telefono. Approfittate di un giorno di calma ed avrete un ricordo meraviglioso di Pantelleria. Fabio offre uno spuntino a mezzogiorno, per non appesantirvi, ma se avete fame, credo che un panino lo possiate portare con voi, male non fa. Anche acqua portatevi, Fabio ne ha, ma è meglio non rimanere mai senza.
Lago delle ondine: Sulla perimetrale a nord, dopo il bivio per il lago di Venere, venendo da Pantelleria centro, troverete dopo cala cinque denti, l'ingresso per il faro di punta Spadillo. Subito prima del faro, sulla sinistra, c'è una stradina. seguitela ed arrivate fino al basamento di una vecchia batteria di cannoni. lì sulla sinistra c'è la stradina che scende verso il lago delle ondine. E' un lago creato dalle mareggiate a due-tre metri sul livello del mare. L'acqua è sempre calda ed è di un colore fantastico.
Sull'isola potete trovare dei giorni che, a seconda di dove tira il vento, avete nuvolo. Prendete la macchina ed andate dall'altra parte della montagna, lì è sicuro al 90% che c'è il sole. Stessa cosa se tira troppo vento, spostatevi e sarete riparati dalla montagna.
Non dimenticatevi di chiedere informazioni per andare alla sauna naturale, anche qui, come sempre, un po' da camminare, ma sarete aiutati da una scalinata e un percorso ben battuto.