Informazioni tecniche
Zona montuosa: Prealpi comasche
Località di partenza: Cernobbio (CO)
Quota di partenza: 220m slm
Quota di arrivo: 1325m slm
Dislivello positivo totale: circa 1150m
Sviluppo: circa 15km
Sentieri utilizzati: 1, Via dei Monti lariani
Durata dell’escursione: circa 2h 15’
Difficoltà: E
Persone presenti: Paolo
Mappe: Lago di Como – Lago di Lugano, 1: 50.000 - Kompass 91
Traccia GPS disponibile: kml
Foto disponibili qui
Condizione dei sentieri
I sentieri sono ben tenuti e battuti. Per la segnalazione dei sentieri, si vedano le note.
Alcune fontane presenti a Cernobbio, Rovenna, Scarone.
Eventuali pericoli
Nessuno.
L'escursione
Parcheggio a Cernobbio in zona via della Libertà (parcheggio gratuito o a pagamento; da notare che anche i parcheggi a pagamento il mercoledì mattina fino alle 13.00 sono gratuiti; poi costano, come gli altri giorni, 50 centesimi all’ora).
Seguo dapprima la strada asfaltata (la stessa via della Libertà) che sale verso Rovenna, ma dopo la prima curva verso destra trovo già indicazioni per il sentiero 1 della VML (Via dei Monti Lariani). Lo seguo all’interno del paese, lungo alcune scale. Alla fine di uno di questi tratti iniziali, trovo un primo bivio non segnalato (via Noseda, subito dopo una Chiesa): qui bisogna andare a destra e poi seguire di nuovo le indicazioni. Continuo a salire fino a un nuovo bivio mal segnalato: “Prea de buc” a sinistra e “Rovenna” a destra. Vado a destra e qui perdo di fatto le indicazioni, anche se resto ottimista sulla direzione: prima prendo un sentiero segnalato come chiuso (e in effetti lo è: stanno facendo dei lavori per sistemarlo dopo una frana e, superati degli sbarramenti, sono passato tra gli operai che stavano lavorando; non mi hanno detto nulla ma non erano felicissimi di vedermi passare; per evitare problemi, sono rimasto fuori dal sentiero, camminando da parte), dopodiché punto al centro di Rovenna e trovo di nuovo una indicazione gialla per il Bisbino. In ogni caso, se ci si dovesse perdere a Rovenna, bisogna raggiungere la Chiesa in centro, dove sono chiarissime le indicazioni per salire (seguendo di nuovo il segnavia numero 1). Da Rovenna (450m slm; 20’) in poi il sentiero è sempre ben segnalato (a patto di non fare esperimenti, come il sottoscritto, è impossibile perdersi – si vedano le note).
Subito dopo Rovenna, il sentiero si avvicina e costeggia la strada asfaltata che sale verso il Bisbino (solitamente percorsa da numerosi ciclisti; questa vicinanza permette anche di cominciare l’escursione proprio da Rovenna, guadagnando un po’ di tempo e risparmiando un po’ di dislivello) anche se poi se ne allontana quasi subito. Il sentiero sale in maniera regolare e molto ripida, senza lasciare troppo respirare. Incontro prima le case di Scarone (600m slm; 30’) e poi quelle di Madrona, dove il sentiero si interrompe e bisogna percorrere qualche centinaio di metri sull’asfalto (850 m slm; 45’).
L’asfalto non mi piace ma devo dire che è l’unico tratto dove riesco a ricominciare e correre un po’, grazie alla pendenza inferiore. In prossimità di una curva riprendo il sentiero, ben segnalato, supero una casa e ritorno in mezzo ai boschi. Da qui in poi l’esposizione al sole è di gran lunga inferiore, quindi anche la temperatura più piacevole nelle giornate calde. Continuo a salire, passo per una cappella dedicata a san Carlo (1000m slm, 1h) e non abbandono più il sentiero, che pure attraversa ancora un paio di volte la strada asfaltata.
Ignorando le deviazioni per il rifugio Bugone, attraverso la strada asfaltata, seguo il sentiero in mezzo a un bosco di alberi altissimi, raggiungo un’abitazione ormai in cresta e trovo un bivio. Pur non essendo particolarmente segnalato, è evidente la direzione da prendere (verso l’alto e verso destra) e in pochi minuti raggiungo prima la fine della strada asfaltata e poi, grazie a una scalinata, la cappella in vetta al Bisbino (1325 mslm; 1h 25’), da cui godo di una vista meravigliosa sia verso la pianura sia verso le montagne circostanti.
Il tempo di qualche foto e di bere qualcosa e riparto in discesa, seguendo fino a Rovenna il sentiero di salita. A Rovenna però decido di provare una variante, mi dirigo verso la Chiesa e poi sono costretto a scendere lungo la strada asfaltata. Mi abbasso prendendo alcune scale ma di fatto non ritrovo più un sentiero vero e proprio. Raggiungo comunque il parcheggio dopo poco tempo (220m slm; 2h 15’).
Punti di appoggio
Molti i punti ipotetici di riferimento (i negozi e Cernobbio e Rovenna, un bar – che però non ho mai visto aperto – a Madrona, il bar in vetta al Bisbino), ma di fatto, data l'ora e il periodo, nessuno risultava aperto, a parte i negozi.
Materiale necessario
Nessuno. Consigliati i bastoncini per la pendenza e un copricapo se svolto nelle ore calde.
Note e commenti vari
Memore dell’esperienza di febbraio, ho corretto i due errori di direzione che avevo commesso. Tuttavia, all’altezza di Rovenna, mentre ero su un sentiero principale, sono stato tratto in inganno da un sentiero segnalato con striscia rossa che si dirigeva verso sinistra, lambendo un campo delimitato da un filo prima di entrare nel bosco. Sono salito finché sono riuscito ma poi ho deciso di tornare indietro. In questo modo ho perso circa 15 minuti (i tempi nella relazione sono già al netto di questi 15 minuti) ma sono comunque contento per almeno due motivi: ho comunque messo un po’ di dislivello in più nelle gambe; ho avuto l’occasione di usare la funzione “vai a” sul navigatore, puntando agli ultimi waypoints che saggiamente avevo segnato nel dubbio di avere sbagliato strada.