Inceneritore di via Manin

CORE - Consorzio Recuperi Energetici - S.p.A. via Manin, 181 -Sesto San Giovanni

PROPOSTA PRESENTATA AL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI IL 3 LUGLIO 2013

Qui di seguito riportiamo una sintesi dell’intervento sulla nostra proposta durante la riunione con la giunta del 3 luglio 2013 presso il centro anziani in via General Cantore,

Il sito presente sul nostro territorio in via Manin rappresenta un consorzio partecipato di 5 comuni dell'hinterland ovvero i comuni di

SESTO SAN GIOVANNI - COLOGNO MONZESE - CORMANO - PIOLTELLO - SEGRATE

Attualmente la raccolta differenziata in questi comuni si attesta intorno al 40% mentre il 60% di raccolta indifferenziata si trasforma in 75.000 tonn./anno di rifiuti che foraggiano il centro sestese rendendolo inequivocabilmente un inceneritore.

I dati stilati L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ISPRA, ( ente di ricerca italiano nato nel 2008 ) ci dicono che in Italia i paesi e le aree urbane che realizzano differenziate di tutto rispetto ,ormai sono molti :

PORDENONE 77% ; VERBANIA 72,2% ; NOVARA 69.1% ; SALERNO 68.2% ; ORISTANO 65.7%; BELLUNO 65,4%;TRENTO 63,9%; BENEVENTO 62,4%; ASTI 61,4%

si evince che qualcosa deve cambiare nel nostro modo di gestire i "rifiuti" potenziare e migliorare la raccolta differenziata ci sembra quasi scontato, ma forse non è sufficiente.

Siamo convinti che il sito di via MANIN debba diventare l'ultima stazione di un percorso virtuoso che ha come obbiettivo la salute della popolazione e la salvaguardia dell'ambiente, solo cosi potremmo definirlo “TERMOVALORIZZATORE” .

La sensibilizzazione della cittadinanza è il vero valore aggiunto , ed è una partita decisiva, crediamo infatti che chi possiede una coscienza ecologica si lascerà' coinvolgere volentieri da nuove sfide ambientaliste, pensiamo che la cittadinanza vada stimolata anche con un ritorno economico rappresentato da tariffe che premiano il cittadino operoso , con questi metodi alcuni comuni italiani anno abbattuto la raccolta indifferenziata a livelli di paesi nord europei ricorrendo agli inceneritori solo per il 18/20 %.

Crediamo che riorganizzando le attuali piattaforme ecologiche si possa creare occupazione rendendo i rifiuti una risorsa economica e sociale, non sottovalutiamo inoltre il compostaggio, metodo che dovrebbe affermarsi sempre di più nelle più piccole realtà composte da condomini o singole abitazioni private.