Torino, 1944.
Francesco, un ragazzino di dodici anni, già privato a causa della guerra della figura del padre, si trova presto a fare i conti con la condizione di orfano per colpa di un bombardamento che devasta il quartiere in cui vive.
Questa sarà l’occasione per fare la conoscenza del mondo dei lavandai del quartiere Bertolla, poco fuori Torino. Una zona della città che ospita da decenni questa attività votata al lavaggio dei panni dei torinesi e in cui Francesco finisce a vivere.
Passano gli anni e nel 1955 un Francesco, ormai giovane adulto e integrato benissimo in una famiglia di lavandai, è costretto ad affrontare una serie di vicissitudini quando il suo padre adottivo verrà arrestato per omicidio.
Il romanzo è un giallo storico, che ha sullo sfondo da una parte il mondo contadino dei lavandai di Bertolla, in procinto di scomparire schiacciato dal progresso industriale, e dall’altra le ancora vive conseguenze del Secondo Conflitto Mondiale che condizionano la vita delle persone.
Un'interessante chiacchierata con la signora Maria Necco, che attraverso i suoi ricordi, ci porta in un mondo lontano, quello dei lavandai di Bertolla.
Grazie a Edoardo Abrate per le riprese, alla signora Necco e alla casa editrice Baima-Ronchetti.
26 giugno 2025
Con “Il lavandaio di Bertolla”, Antonio Falco firma un esordio narrativo nella Collana Biblioteca degli scrittori piemontesi dell’Editrice Baima-Ronchetti di Castellamonte, dove il poliziesco si fonde col romanzo storico per restituire un affresco vivido della Torino del dopoguerra.
Il protagonista, Francesco, è un ragazzo di dodici anni che perde entrambi i genitori a causa del secondo conflitto mondiale... [continua]
Articolo sulla meravigliosa serata del 16 luglio a Cannobio, nell'ambito del Festival "Scrittori in giardino".
Grazie a Giallo e Cucina TV che mi ha concesso un ampio spazio per parlare del mio ultimo romanzo, stimolato dalle interessanti domande di Ornella Donna!