Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano esistono piccole popolazioni naturali di abete bianco e abete rosso circondate da numerose ed estese piantagioni delle due specie (nell’immagine qui sotto popolazioni naturali, in verde, e piantagioni, in bianco, di abete bianco nell’area tra Val Parma e Val Cedra). In precedenti progetti finanziati dal PNATE abbiamo dimostrato l’autoctonia di quelle che ora sappiamo essere popolazioni naturali, e l’origine delle piantagioni che le circondano.
In questo nuovo progetto di ricerca sulle preziose popolazioni di conifere dell’Appennino Settentrionale, ci concentreremo sullo studio delle caratteristiche genetiche della rinnovazione naturale di abete bianco e abete rosso. Perché studiare le caratteristiche genetiche della rinnovazione? Perché i giovani abeti rappresentano la generazione che affronterà il cambiamento climatico, e molto spesso noi ricercatori ci scordiamo questo aspetto importantissimo concentrando i nostri sforzi sulle caratteristiche di adattabilità di piante adulte, senza pensare che piante di 100-200 anni si sono insediate e hanno passato i lori primi anni, quelli in cui la seleziona naturale agisce con più forza, in climi decisamente diversi da quello attuale.
Nel progetto PNATE rinnovazione cercheremo di mappare precisamente, in collaborazione con il gruppo di ricerca del Prof. Matteo Garbarino (DISAFA, UNITO), sia i limiti geografici delle popolazioni naturali che la posizione della rinnovazione. Lo faremo sia con numerose attività di campo che grazie all’ausilio di immagini da drone, e le due attività si complementeranno validando vicendevolmente i risultati ottenuti dai due diversi approcci.
Una volta terminato il censimento preciso dei nuclei naturali e della rinnovazione, utilizzeremo la genetica per capire se la rinnovazione nei nuclei naturali (e tra questi ci sarà anche l’Abetina Reale, di cui abbiamo dimostrato recentemente l’origine da materiale locale) viene dalle piante circostanti o dalle piantagioni, che possono essere di origine anche molto ‘lontana’ (Piemonte e Calabria, ad esempio). Queste indicazioni avranno importanti implicazioni gestionali su vari fronti, dal capire dove è più promettente pianificare interventi di rimboschimento al ragionare in modo informato sull’eventualità di progetti di ‘migrazione assistita’.
Attività in corso
[31/10/24] Terminati i rilievi col drone anche sui monti Ventasso e La Nuda (Cerreto Laghi) e in Abetina Reale
[22/10/24] Caratterizzazione mediante immagini acquisite da drone del nucleo del Monte Orsaro
[07/08/2024] Rinnovazione di abete rosso e abete bianco campionata nel nucleo del Lago Verde, trovati anche 31 giovani abeti bianchi al monte Ventasso!
[05/07/2024] Completati i campionamenti della rinnovazione di abete bianco anche sopra Cerreto Laghi
[01/11/2023] Terminate le attività in Abetina Reale, grazie al lavoro di Federico Bonvicini che, sotto la tutela di Rossella Guerrieri (UNIBO), sta svolgendo la sua tesi di laurea triennale nell'ambito del progetto
[29/09/2023] Completati i campionamenti di 48 giovani abeti bianchi (tra 10 e 30 anni) nella popolazione del Monte Orsaro
[13-14/07/2023] Primi rilievi per la caratterizzazione della rinnovazione in Abetina Reale 🤞
[05/06/2023] Primi rilievi per la caratterizzazione della rinnovazione in Abetina Reale - rinviati causa maltempo 😭
Per chi volesse approfondire ulteriormente, nel video qui sotto faccio il punto sulle attività che, fino al 2022, il nostro istituto (Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR di Firenze) ha svolto sulle conifere nel PNATE.