RECUPERO DI HARD DISK PROSSIMO ALLA ROTTURA
(non si butta via niente si recupera tutto nel possibile)
Gente! Una chicca davvero sorprendente!
Quanti di noi si sono trovati alle prese di un hard disk che ad un certo punto comincia a ticchettare, vibra sinistramente, oppure cerca di leggere i dati ma rumoreggia o ticcketta sempre allo stesso modo?
Il computer lo vede tranquillamente ma non si avvia.
Ed ora? Tutti nostri dati? Non abbiamo provveduto a fare un back-up per tempo…..tutto è andato irrimediabilmente perso!?
Il più delle volte, si tratta di problemi meccanici.
Il braccetto/i della/e testina/e non riesce ad eseguire la corsa dall’inizio alla fine del piatto.
Rivolgersi ad una della tante aziende di recupero dati su supporti danneggiati comporta una spesa non indifferente; le tariffe variano da ditta a ditta ed in genere sono un tot a file e comunque non viene garantito il recupero di tutto il contenuto del disco.
Il preventivo se non erro si paga.
Non resta che buttare il disco e rassegnarsi al fatto che abbiamo perso il suo contenuto.
Niente paura, si tratta di un problema dovuto alla parte meccanica dello stesso.
Questo escamotage, l’ho scoperto per puro caso lasciando nel porta oggetti della macchina per diversi giorni esposto al sole di luglio un disco fisso da 160 gb.
Si avete letto bene nel tascone dell’auto al sole questo disco è rimasto sotto i raggi del sole diretto per parecchi giorni.
Me lo sono dimenticato lì, lo avevo conservato anziché gettarlo via, perché pensavo di formattarlo nella speranza di recuperarlo.
Ebbene, questo disco l’ho dato al mio amico Valerio, che l’ha provato ed era tornato a funzionare come un orologio svizzero.
Una formattazione per sicurezza; ed ecco che questo supporto a distanza di anni è ancora operativo!
Cosa è successo? Molto probabilmente le parti meccaniche hanno subito una torsione a causa della dilatazione termica per poi ritornare allo stato iniziale. O forse il calore ha riequilibrato le parti magnetiche.
Insomma con questo metodo, ho recuperato già tre hard disk che facevano le “bizze”.
E’ un sistema collaudato.
Si recuperano tutti i dati tranquillamente, si salvano su un altro supporto, o sul pc stesso, si formatta l’h.d. per fare un lavoro sicuro e quindi: abbiamo recuperato un disco nelle sue piene funzionalità.
Naturalmente c’è una piccolo inconveniente: questo trucco funziona solo nei mesi più caldi.
Ciò fa ridere forse; ma è esattamente così. E’ necessario il calore del sole. (METTETELO DA PARTE ED ASPETTATE)
Non serve metterlo su di un calorifero (calore insufficiente) o peggio su di una stufa o nel forno, (calore eccessivo) lo danneggereste irreparabilmente.
Dimenticavo di dirvi che il calore solare non danneggia le porte in plastica (corrente/dati) ne la scheda elettronica.
SEGUITE QUESTI SEMPLICI PASSAGGI
1. Dove posizionarlo? In un posto sicuro, dove batte il sole possibilmente tutto il giorno al riparo da eventuali urti accidentali, dove non possa essere raggiunto dai bambini. Io ad esempio l’ho messo sul tetto della mia mansarda a portata di mano dove il sole c’è sin dal mattino.
La sera toglietelo, perché un temporale durante la notte o il giorno dopo lo bagnerebbero.
2. Sono sufficienti un paio di giorni di esposizione (per esser certi di un risultato ottimale).
3. LA PARTE INFERIORE CON LA SCHEDA SOTTO E LA PARTE SOPRA ETICHETTATA, AL SOLE.
4. Quindi, come anzidetto, recupero dei dati (BACK-UP) ed infine formattazione.
5. Se volete utilizzarlo sia con Mac che con Windows, formattatelo a fat 32 ( sacrificherete un po’ di spazio, pochi gb nel senso che non sfrutterete tutto quello disponibile ma lo userete con tutti e due i sistemi, credo anche con Linux).
Io ho recuperato dei dischi “EIDE” ma penso che funzioni anche con i “SERIAL ATA”.
Provate anche con hard disk caduti accidentalmente a terra, anche se è meglio fare molta attenzione agli urti perché i dischi fissi sono molto sensibili agli urti.
Qui devo dirvi ad ogni modo che si tratta di sperimentazione vera e propria che non comporta danni ulteriori e la dilatazione termica potrebbe fare miracoli anche in questo caso.
Vi ho spiegato tutto nel dettaglio, spero di esser stato chiaro.
Un ultima cosa: se dopo tutto ciò il vostro h.d. malauguratamente presentasse gli stessi problemi; molto probabilmente si tratta di un guasto alla scheda elettronica.
Si può ovviare al problema trovando una scheda uguale da sostituire, scrivendo alla casa produttrice del disco stesso e farcene inviare una identica che sostituiremo da noi.
In alternativa cercare un disco identico al nostro al mercatino delle pulci o alle fiere dell’elettronica.
Si tratta di un ipotesi remota, la maggior parte delle volte il difetto è meccanico.
Non mi resta che augurarvi buon recupero e ringraziare con l’occasione Valerio che ospita questa “chicca” nel suo blog.
Al prossimo trucco.
Enjoy!