Informazioni

Scuole Sinergicamente in Sfida per il Successo nelle discipline STEM

Il progetto didattico “Scuole Sinergicamente in Sfida per il Successo nelle discipline STEM” ha come obiettivo lo sviluppo del pensiero computazionale e la creatività digitale, anche in continuità verticale fra i diversi ordini e gradi di scuola.

La rete di scuole, la cui capofila è il Secondo Istituto Comprensivo "Montessori-Bilotta" di Francavilla Fontana (BR), si articola a livello nazionale coinvolgendo istituti comprensivi (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado). Insieme ad INDIRE partecipano al progetto UNI Urbino, la Scuola di robotica di Genova e Apple Developer Academy.

In questo contesto il team di ricerca INDIRE, legato alla metodologia IDeAL, ha messo a disposizione degli utenti una piattaforma in cui verranno raccolti e strutturati materiali mirati all’introduzione e alla sperimentazione di IDeAL.

L’obiettivo è quello di promuovere strategie formative anche a sostegno dell’utilizzo delle nuove tecnologie in percorsi di progettazione e realizzazione di artefatti fisici e digitali da parte degli studenti.

La diffusione in ambito scolastico di attività di making, tinkering, coding, robotica e modellazione 3D porta a ripensare la didattica inquadrando tali pratiche in percorsi metodologici in grado di promuovere lo sviluppo di strategie cognitive innovative a sostegno dei processi di apprendimento.

L'idea progettuale, si è basata sulla sperimentazione in classe di due metodologie didattiche innovative quali IDeAL (Iterative Design for Active Learning) e CBL (Challenge Based Learning), due approcci metodologici che propongono un apprendimento guidato incentrato sulla progettazione e produzione di oggetti virtuali e fisici, in grado di stimolare l’attivazione cognitiva degli studenti promuovendo la stimolazione di capacità analitiche e lo sviluppo di attitudini creative, indispensabili per favorire lo sviluppo di competenze chiave e trasversali utili ad affrontare la complessità del mondo attuale e le sfide di una società che cambia rapidamente. Nella convinzione che sia la strategia formativa adottata a sostenere l’utilizzo delle nuove tecnologie e non la tecnologia in sé ad avere un impatto sugli apprendimenti, l’uso della tecnologia, in questo contesto formativo, ha rappresentato un elemento aggiuntivo, non indispensabile, uno strumento talvolta utile alla realizzazione di quanto pensato dagli alunni. Il pensare, progettare e realizzare un oggetto, utilizzando il coding, la robotica, la stampa 3D, la realtà aumentata o gli ambienti virtuali, ha posto gli studenti di fronte a problemi aperti e più o meno complessi, richiedendo loro di verbalizzare il processo di progettazione e di motivare le scelte effettuate invitandoli a riflettere sugli eventuali errori commessi e migliorare i risultati raggiunti.

Il progetto realizzato, dal titolo “Scuole Sinergicamente in Sfida per il Successo nelle discipline STEM”, pensato nel 2019, approvato e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del PNSD, nel marzo del 2020, ha subito un rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid 19, è stato effettivamente realizzato e portato a termine nel primo semestre del 2021.

Al progetto avevano inizialmente aderito 32 Istituti scolastici, costituiti in rete con il Secondo Comprensivo di Francavilla Fontana (Br) come scuola capofila.

Le scuole, appartenenti a 10 Regioni diverse, che però hanno effettivamente portato a termine il progetto sono state 28 di cui 26 appartenenti al primo ciclo d’istruzione e 2 al secondo. Di questi 28 Istituti, 7 hanno scelto di sperimentare solo la metodologia CBL, 17 la metodologia IDeAL e 4 entrambe.

I quattro istituti che hanno dovuto abbandonare al progetto, nonostante l’iniziale manifestazione d’interesse, hanno motivato la rinuncia con l’impossibilità di svolgere in presenza le attività programmate a causa dei ripetuti lockdown a cui sono stati interessati.

Grazie ad una convenzione sottoscritta dall’istituto capofila e l’INDIRE, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa ha messo a disposizione delle scuole in rete un gruppo di “tecnologi” che ha coordinato e supportato il lavoro di studenti e docenti che hanno scelto di sperimentare la metodologia IDeAL Un esperto, di comprovata esperienza, selezionato con bando ad evidenza pubblica, ha invece coordinato e supportato studenti e docenti delle scuole che hanno scelto di sperimentare la metodologia CBL. Un esperto maker, inoltre, sempre selezionato con bando ad evidenza pubblica, ha supportato, attraverso un forum di discussione appositamente creato, studenti e docenti che si sono avvalsi della stampa 3D come tecnologia a supporto della metodologia scelta. In ogni fase del percorso progettuale sono stati messi a disposizione di tutte le scuole in rete, risorse utili per poter sostenere studenti e docenti nella sperimentazione e nell'elaborazione dei task previsti, ed anche un forum di discussione e supporto. Per entrambe le metodologie sono stati organizzati dei repository in cui gli istituti hanno potuto condividere le esperienze e i materiali prodotti durante le varie fasi progettuali. Ogni scuola, autonomamente ha costituito, al suo interno, un gruppo di lavoro coinvolgendo docenti di varie discipline e appartenenti alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Docenti e studenti di 2 Istituti di scuola secondaria di secondo grado, hanno invece svolto il ruolo di supporto alle classi di alcune delle scuole che hanno sperimentato CBL.

Complessivamente nel progetto sono stati coinvolti 1674 alunni, appartenenti a 177 classi o gruppi di lavoro, e 155 docenti impegnati nel ruolo di tutor d’aula ovvero di docenti facilitatori con il compito di trovare le giuste risorse cognitive e relazionali in rapporto alle situazioni problematiche o alla criticità vissute, in vari momenti, dai gruppi classe.


Considerando l’ordine di appartenenza degli alunni impegnati nel progetto abbiamo registrato i seguenti dati complessivi:

  • per la scuola dell’infanzia sono stati coinvolti: 256 alunni, tutti cinquenni, 30 docenti e 20 sezioni/gruppi di lavoro.

  • Per la scuola primaria sono stati coinvolti: 906 alunni, 75 docenti e 65 classi/gruppi di lavoro.

  • Per la scuola secondaria di primo grado sono stati coinvolti: 512 alunni, 50 docenti e 32 classi/gruppi di lavoro.


Le attività che ogni classe o gruppo di lavoro ha progettato si sono innestate, come “compiti di realtà”, all’interno della progettazione didattica curricolare.

In particolare la metodologia IDeAL è stata sperimentata complessivamente in 73 gruppi/classi coinvolgendo 1095 alunni e 88 docenti.


Suddividendo questi dati in base all’ordine di appartenenza, hanno sperimentato IDeAL:

  • per la scuola dell’infanzia: 212 alunni, tutti cinquenni, 21 docenti e 14 gruppi/sezioni;

  • per la scuola primaria: 613 alunni, 42 docenti e 42 gruppi/classi;

  • per la scuola secondaria di primo grado: 270 alunni, 25 docenti e 17 gruppi/classi.


I dati sopra riportati indicano chiaramente che “Scuole Sinergicamente in Sfida per il Successo nelle discipline STEM” è stato un progetto piuttosto complesso che, giunto a conclusione nonostante le difficoltà che la scuola italiana ha vissuto a causa dell’emergenza sanitaria, ha centrato in pieno le finalità per cui è nato fornendo spunti e materiali alle scuole che, in futuro intenderanno cimentarsi con azioni di potenziamento delle competenze e della creatività digitale degli studenti, sull’apprendimento attivo e collaborativo, anche in continuità verticale fra i diversi ordini e gradi di scuola.


Tiziano FATTIZZO

Dirigente scolastico

Secondo Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana (Br)