Scuola dell'infanzia Lequio Tanaro
Scuola dell'infanzia Lequio Tanaro
Fin dall’anno 901, e cioè da quando per la prima volta si parla di Lequio nei documenti storici, siamo stati legati a Bene Vagienna; nell’anno 1694 e precisamente il 23 ottobre, con Regio Decreto la Comunità di “Lequio di Piemonte” si separa da Bene. A quel tempo Lequio era un villaggio con poche case sparse e con un centinaio di famiglie ma diventava un nuovo Comune, feudo del Conte Salmatoris, al quale i 112 capifamiglia dell’epoca prestarono giuramento di fedeltà nella Chiesa Parrocchiale, il 18 novembre del 1694. Si adatta la sede comunale in un locale di ripiego, in tre camere al piano superiore di una casa sita in una borgata nei pressi della Cappella di San Rocco, lungo la via per Bene, la quale borgata per il fatto che quivi aveva sede il Municipio, prese appunto il nome di “SENATO”. E da oltre tre secoli il nome è rimasto.
Nel 1719 si apprende che il comune acquistò un piccolo appezzamento di terra di tavole 46, di proprietà del Sign. Salomone Matteo, sito “Alle Coste di Sant’Angelo” ove poter costruire la nuova Casa Comunale. Le Coste di sant’Angelo, non erano altro che un costone di tufo, in parte incolto, degradante verso la valle, ma senz’altro uno dei posti più suggestivi di Lequio Tanaro. Nel 1729 questa Casa venne terminata e vi si insediò il Municipio, nel posto esatto ove adesso sorgono i locali della Scuola dell’Infanzia.
In quegli anni a Lequio vi era nulla, eccetto la vecchia Chiesa di Sant’Angelo e il Municipio, ma era forte nella popolazione il desiderio di avere un asilo per i bambini; sotto la guida di alcune persone influenti si operò per costituire quella che fu la prima istituzione del Comune di Lequio Tanaro.
Il 24 settembre 1882, sotto la Presidenza del Sindaco Boggetti Stefano, si tenne un Comitato per l’ ISTITUZIONE dell’ASILO INFANTILE REGINA MARGHERITA. Parteciparono, Arbarello, Bonino, Bogetti, Bottero, Dompè, Fea, Ferrero, Marengo, Vacchetta e Vaira. Furono eletti promotori il Prof. Vacchetta, Vaira geom.Giorgio, Garezzo Don Andrea, Boggetti Stefano e Muratore Simone. Una lotteria di Beneficenza fornì i primi introiti atti a realizzare la prevista istituzione.
In data 11 gennaio 1885 il Re d’Italia Umberto 1°, firma il Decreto Regio di Erezione in “Ente Morale” dell’Asilo Infantile Regina Margherita. Al momento dell’Istituzione, l’Asilo possedeva un patrimonio pari a 8077 lire e 92 centesimi che convertito in valori odierni sono circa 30.000 euro.
Il 19 aprile del 1885 il Comune di Lequio Tanaro, dopo 156 anni dalla costruzione del primo Municipio e dopo aver concordato l’acquisto del Palazzo Salmatoris ove trasferire la propria sede, vende per la somma di Lire 2.600, la Casa Comunale di Piazza Sant’Angelo, all’ Asilo Infantile Regina Margherita che ne è tuttora proprietario.
Già dai primi anni, la Direzione dell’Asilo era affidata alle Suore Domenicane, che rimasero a Lequio fino all’anno 1949, dopo di che la Direzione venne affidata dal Parroco di allora, Don Luigi Cappa, alla Suore della Piccola Betania. E tutti quelli che han frequentato l’asilo dagli anni 50 in poi, non mancheranno di ricordare la maestra Ines e tutte le altre che negli anni si sono avvicendate al Suo fianco.
Dal 1950 in avanti per il ben noto dinamismo e l’ intraprendenza di Don Comino e spinti dalla necessità, maturò la volontà e l’obbligo di dotarsi di una nuova sede. Nel gennaio del 1966, i primi colpi di piccone dettero il via all’abbattimento della Casa Comunale vecchia di 237 anni ed al suo posto sorse nel giro di due anni, l’attuale edificio.
Dal 1950 al 1994, la Presidenza dell’Asilo è rimasta nelle mani salde di Don Comino, fino a quando la malattia non ha minato il suo fisico possente, costringendolo Suo malgrado al ritiro. Nel frattempo le intervenute modifiche normative e di legge hanno reso obbligatoria la trasformazione da ente IPAB, in Ente Privato Morale con riconoscimento di persona giuridica e l’ Asilo Infantile Regina Margherita, è stato rinominato in “ISTITUTO PER l’INFANZIA E LA GIOVENTU’”, con alcune modifiche statutarie rese necessarie per legge, ma conservando l’originaria impostazione.
Nel 1998 con una spesa di oltre 260 milioni di lire, centomila volte più grande delle 2600 lire servite all’acquisto del 1885, si realizzano nuovi lavori di ristrutturazione e di ampliamento dei locali dell’Asilo. Viene edificata una nuova aula, un refettorio, una dispensa e nuovi servizi igienici; è stato rifatto il manto di copertura del terrazzo con risanamento della struttura, si è intervenuto sull’impianto elettrico e su quello di riscaldamento. La cucina è stata rinnovata, l’arredamento scolastico è stato sostituito, oltre alle vecchie finestre e le porte in legno esterne.
Il 28 febbraio 2001, con DECRETO della Repubblica Italiana Protocollo 488/3525, il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce la PARITA’ alla Scuola materna non statale Istituto per L’Infanzia e la Gioventù di Lequio Tanaro.
La scuola è efficiente ed opera in modo del tutto conforme ai principi educativi stabiliti dal Ministero; ai bambini si insegnano l’educazione ed il rispetto ma anche le tecnologie i materiali, a leggere o ad imparare i primi rudimenti di inglese, pur con i limiti imposti dalla tenera età. I pasti vengono preparati sul momento e sotto regolare controllo delle Autorità Sanitarie, con menù concordati con l’ ASL di riferimento.
La scuola oggi
La Scuola dell’Infanzia è iscritta alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) che propone annualmente corsi di formazione su tematiche varie, incentrate particolarmente sulla didattica. Aderisce inoltre, alle proposte formative promosse dall’Istituto Comprensivo di Bene Vagienna e da vari Enti educativi del territorio. La Scuola dell’Infanzia di Lequio Tanaro è una scuola paritaria, di ispirazione cristiana e le attività sono coordinate dal Consiglio Scolastico che ogni anno approva il PTOF (piano triennale dell’offerta formativa), il calendario scolastico, le eventuali uscite didattiche e le feste organizzate dalla scuola. Il Consiglio scolastico ha durata triennale ed è composto dalla Direttrice, un rappresentante del Consiglio di Amministrazione, un rappresentante dei genitori.