MOTORI ITALIANI
Intervista a Marco Revello di Massimiliano Palazzini
Marco Revello
Responsabile controllo qualità di importanti ditte metalmeccaniche
Massimiliano Palazzini
QUALCOSA DI ME
Alunno di 1L inviato a Condove (TO) e collaboratore del programma televisivo Drive Experience su Discovery italia e Motor Trend su Canale 59 condotto da Davide Cironi. Appassionato di motori fin da bambino, il primo in assoluto è stato una Volkswagen Beetle nera con i fiori. Sono stato anche influenzato da mio padre grande esperto di auto.
Il mio percorso scolastico mi ha portato a conoscere Marco Revello attraverso la mia professoressa Giulia Amoruso, nel mio tempo libero seguo lo Youtuber Davide Cironi.
In data 30 aprile 2022 Massimiliano ha fatto un’intervista da remoto con Marco Revello, hanno parlato della sua esperienza lavorativa, di camion da cava, dei motori Abarth, di Giorgetto Giugiaro e infine di modellismo.
I camion hanno casse diverse a seconda dei tipi di miniera per cui lavorano. Ad esempio materiali solidi prevedono una cassa squadrata, molto robusta, per poter trasportare i massi o la terra, mentre la ghiaia o la sabbia richiedono una cassa con profilo tondeggiante, che favorisca lo scarico durante la fase di ribaltamento.
Uno dei problemi per la fase di scarico è rappresentato dall'umidità, nel nord Europa e in Asia le temperature possono essere inferiori a 0°, quindi la terra dentro alla cassa si può congelare e attaccarsi alla cassa di acciaio, creando un pericoloso stato di perdita di equilibrio del mezzo, con potenziale ribaltamento completo del camion.Per ovviare a ciò si applica un impianto di riscaldamento, cioè con circuito di aria calda, che consiste nell’immissione dei gas di scarico-prelevati dall’uscita della marmitta, poi convogliati in un circuito creato sul fondo della cassa.
Anche gli accessori sono molto importanti, ad esempio i teloni proteggono il materiale trasportato e i veicoli di chi guida dietro il camion. Nel caso dell'asfalto gettato sulle strade i teloni evitano ad esempio che si solidifichi troppo in fretta.
Si tratta del cognome di un ingegnere austriaco che si era appassionato delle elaborazioni di prototipi sportivi negli anni 50/60. Ebbe un colpo di genio puntando sull’elaborazione del sistema di scarico e sul motore per la Fiat 500 e 600. Aveva capito che il pubblico voleva una macchina leggera ma con prestazioni sportive. La Fiat in seguito ha rilevato la sua azienda, dando il suo nome al reparto corse e alla gamma “pepata” dei suoi modelli.
E pensare che io ero abituato ai modellini Hotweels.
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Modello Renault 5 GT Turbo
Elaborazione grafica in collaborazione con il prof. Enzo Torri