IL JAZZ


Il jazz arriverà a Chicago con Louis Armstrong e poi in Europa dove avrà un successo grandissimo. Con gli anni andrà modificandosi e diventerà anche una musica commerciale con lo swing fino a riprendere le tradizioni della cultura afroamericana delle prime jazz band col bebop.

Nel jazz ci sono due forme principali: il blues, in 12 battute (3 frasi musicali), e la canzone, in 32 battute. Inizialmente l'essenza dell'improvvisazione era nella linea melodica, ciò è dovuto al fatto che il mezzo jazz prototipico (originale) è il gruppo di ottoni, in cui, dato che ogni suonatore può produrre una sola nota alla volta, gli assoli sono necessariamente melodici. Gli strumenti armonici di accompagnamento (pianoforte, chitarra, contrabbasso) vennero introdotti dopo. Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare, del ragtime, del blues, della musica leggera e infine della musica colta, soprattutto statunitense. In tempi più recenti il jazz si è anche mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non statunitensi, come il samba, la musica caraibica e il rock.

Il jazz si è trasformato, nel corso del ventesimo secolo evolvendosi in una grande varietà di stili e sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, allo swing, delle big bands negli anni trenta e quaranta, dal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al cool jazz e al hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e l'hip hop dei decenni successivi. L'uso di queste etichette non è stato poi molto gradito da tanti musicisti (jazzisti) che preferiscono definire la loro musica semplicemente come jazz. Dopo gli anni 70 il jazz è entrato a pieno diritto nella cosiddetta musica colta, entrando quindi nei corsi tenuti nelle scuole musicali e nei Conservatori.

Louis Armstrong (Wikipedia)

Con il termine Dixieland viene definito il particolare modo di suonare lo stile New Orleans jazz all'inizio del ventesimo secolo. Il genere Dixieland discende direttamente dallo stile New Orleans jazz e può essere considerato un primo periodo iniziale del jazz, vedi per esempio musicisti come Buddy Bolden e Bunk Johnson.

Louis & Ella


THE PLATTERS. The Great Pretender


I Platters

Formati nel 1953 a Los Angeles, i Platters si caratterizzano per quella particolare tecnica vocale conosciuta come doo-wop, che consiste nel rinforzare il canto solista con armonie vocali sincopate e cori utilizzati più come strumenti d'accompagnamento che come voci vere e proprie. Il primo grande successo arriva quando i Platters vengono scritturati dalla Mercury Records, e il produttore-musicista Buck Ram nel 1955 propone loro di rilanciare un brano che avevano già pubblicato senza successo con un'altra etichetta discografica.

Il brano, intitolato Only You, viene riarrangiato da Ernie Freeman, che in seguito scriverà partiture anche per Paul Anka e Frank Sinatra, ma viene distribuito nel limitato circuito "nero". Solo dopo qualche mese il disco viene recapitato al famoso disc-jockey Alan Freed di Cleveland, che comincia a trasmetterlo nelle radio locali. Di qui nasce l'interesse degli ascoltatori e la scalata alle classifiche nazionali, determinata da una serie di novità che caratterizzano il gruppo: in primo luogo la voce solista, elegante e impostata, di Tony Williams, proveniente dalla tradizione gospel, che utilizza per la prima volta il famoso "singhiozzo" per spezzettare le note; la presenza di un elemento femminile nel gruppo (la giovanissima Zola Taylor) che rende unici gli impasti vocali; infine la presenza degli archi negli arrangiamenti, novità assoluta per un gruppo di colore.

Ella Fitzgerald

È considerata una delle migliori e più influenti cantanti jazz della storia[2]. Vincitrice di 14 Grammy[3], era dotata di un potente strumento vocale, vantando un'estensione di più di tre ottave. Ella Fitzgerald è stata attiva per 59 anni vendendo circa 40 milioni di copie della sua settantina di album.

Esibiva spesso la sua grande capacità di improvvisazione soprattutto nello scat, una tecnica vocale tipica del jazz di cui è considerata la maggiore esponente di tutti i tempi: i suoi virtuosismi potevano durare oltre i cinque minuti, pur mantenendo una perfetta impronta melodica. Nell'ultima parte della sua carriera artistica, nei suoi concerti si divertiva sovente a imitare le voci di altri cantanti: particolarmente riuscite erano le imitazioni di Rose Murphy, Dinah Washington, Della Reese e Louis Armstrong.