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DOCUFILM “EFFETTO MATILDA” AL LICEO G.B. VICO DI CORSICO

Venerdì 18 giugno 2021, alle 20,30, nell’auditorium dell’Omnicomprensivo di Corsico, nel rispetto delle regole anti-covid, avrà luogo la prima proiezione del docufilm “Effetto Matilda – Storie di donne di scienza”, sul tema delle discriminazioni di genere nella scienza. Contestualmente, saranno affissi manifesti recanti biografie di scienziate, a cura di alcune studentesse del Liceo.

Per partecipare è obbligatoria la prenotazione (basta compilare il veloce form Google allegato), fino a esaurimento posti, corrispondenti a non più di metà della capienza dell’aula magna. Occorre non avere la febbre ed è obbligatorio anche indossare la mascherina. I posti saranno assegnati all’arrivo, non sarà possibile entrare liberamente e sedersi dove si vuole: dovremo registrare le presenze e le posizioni, come si fa attualmente al cinema.

Il progetto, avviato inizialmente come lavoro teatrale, ha subito una brusca interruzione a causa della pandemia. Certi della valenza educativa dell'iniziativa, lo abbiamo fatto ripartire nell’autunno 2020, trasformandolo in una sorta di documentario e facendo confluire in esso anche il lavoro PCTO di una classe del liceo.

Il risultato non è una pièce teatrale, non è un film, non è solo il risultato di una ricerca: è un lavoro multiforme, frutto della collaborazione di tante persone, studenti e docenti, che, benché dilettanti, hanno in comune l’entusiasmo e la forte motivazione.

Non ci siamo arresi di fronte alle difficoltà: non abbiamo esitato a mettere a punto le varie parti del lavoro rispettando sempre le regole per restare in sicurezza, decidendo serenamente di recitare anche con le mascherine, quando inevitabile, e persino “a distanza”, proprio per dare una testimonianza di perseveranza e resilienza anche in un momento difficile come quello attuale.

Il film sarà poi reso disponibile per la visione tramite i canali social del Liceo Vico, a partire dall’ultima settimana di giugno.

Il gruppo dei teatranti-dilettanti del Vico

“Effetto Matilda- Storie di donne di scienza”

come sono andate veramente le cose

Liceo G. B. Vico – Corsico

Alla fine ce l’abbiamo fatta: il lavoro sull’“Effetto Matilda” è stato presentato pubblicamente la sera del 18 giugno 2021, presso l’Auditorium dell’Omnicomprensivo di Corsico.

È stato un progetto impegnativo, faticoso, lungo; ha incontrato innumerevoli ostacoli, e molti momenti di scoraggiamento in cui siamo stati tentati di mollare tutto. Ma fortunatamente non lo abbiamo fatto.

L’idea nasce nell’estate del 2019, dopo aver messo felicemente in scena lo spettacolo di teatro scientifico dal titolo “Ma a cosa serve il bosone di Higgs?!?”. Molti dei partecipanti, docenti e studenti, avevano dato la loro disponibilità a collaborare a un nuovo progetto, e allora via con un’altra idea: parliamo delle discriminazioni di genere in ambito scientifico, previa opportuna ricerca. Obiettivo: rappresentazione teatrale a maggio 2020.

E poi anche su di noi piomba il tutti-a-casa dovuto al Covid-19. A marzo 2020 si bloccano le prove, già a buon punto. Si capisce abbastanza presto che la data prefissata salta. Alla ripresa della scuola, a settembre 2020, non ci mettiamo molto a renderci conto che le probabilità di andare in scena entro la fine dell’anno scolastico 2020-2021 sono veramente basse, e con la ripresa dei contagi la paura di non farcela diventa una certezza.

Allora che si fa? Cambio di strategia: niente teatro, ne facciamo un film. Il copione viene rivisitato e riadattato. Cominciamo con un nuovo casting e con le riunioni a distanza, e ci rendiamo conto che sì, ci crediamo, e che questo progetto lo vogliamo portare a termine nonostante tutto.

Pensiamo di coinvolgere un’intera classe con la proposta di un lavoro di ricerca e documentazione, inserito nel PCTO, sul tema scelto, che serva anche al futuro film: l’intera classe 3B viene ingaggiata.

Ma come fare a girare le scene in piena pandemia? A non utilizzare mascherine, per esempio? No, non si può, e allora abbiamo fatto di necessità virtù: il film contiene in modo chiaro e netto tutta la realtà del momento, la sofferenza degli studenti chiusi in casa, le mascherine, la DaD. Le restrizioni alle quali siamo obbligati ad attenerci non vengono nascoste, servono a testimoniare la resilienza e la tenacia dei docenti e degli studenti, che vogliono mostrare che no, non sono spariti dietro a quattro mura, ma al contrario sono vivi, operativi ed entusiasti.

E così è stato: c’eravamo. Lavoravamo. Resistevamo. Scrivevamo, modificavamo e sceneggiavamo, facevamo prove come si poteva, perfino a distanza, giravamo quando possibile, musicavamo, condividevamo i materiali, ne discutevamo, e poi modificavamo di nuovo. Abbiamo cercato di dare alle giornate degli studenti un senso che andasse oltre il normale avvicendarsi delle lezioni, un po’ a distanza e un po’ in presenza.

Abbiamo approfittato dell’occasione anche per far vedere po’ di scuola: non solo il teatro, ma anche il laboratorio di chimica, e uno spazio trasformato per l’occasione nella sala ristorante del King’s College; abbiamo girato scene a casa e all’aperto. Abbiamo quindi realizzato, sia pure da dilettanti e con mezzi spesso di fortuna, la nostra piccola opera multiforme, in cui si avvicendano diverse modalità narrative e comunicative, in modo a volte spiazzante, ma mai noioso, grazie anche al prezioso e sapiente lavoro di montaggio del nostro film-maker preferito, il nostro bravissimo ex-studente Matteo Badin.

Ed ecco il lavoro finito, su un tema così importante come quello delle differenze di genere in ambito scientifico. Si racconta cosa si intende per “Effetto Matilda”, cioè l’attribuzione in tutto o in parte a un uomo del lavoro di una donna. Si raccontano alcune storie di donne di scienza, con un po’ di fantasia che a teatro è permessa; si scivola poi nell’attualità, nella denuncia, e infine, complice la musica con un brano appositamente composto ed eseguito da una ex-studentessa del Vico con la partecipazione di alcune coriste, nella speranza che le cose possano finalmente evolversi nel senso di una vera parità di genere in ogni campo.

Ancora una volta, GRAZIE di cuore a tutti quelli che hanno partecipato, come protagonisti o come spettatori.

Raffaella Brunetti