L'articolo 11 della Costituzione
nel XXI secolo
problematiche e prospettive

«L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;

consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;

promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo»

Nato dalla collaborazione fra Senato della Repubblica, Camera dei deputati e Ministero dell’Istruzione, il Concorso si propone di fornire agli studenti, agli insegnanti e ai consigli di classe suggerimenti progettuali, possibilità di confronto e strumenti di ricerca con cui attivare la discussione sulle numerose tematiche che il testo costituzionale continua ad offrire, nella convinzione che, anche per tale via, si favorisca la crescita civile dei giovani, si sviluppi il senso della legalità e si rafforzi l’impegno per la democrazia e la partecipazione. 

Dalle aule parlamentari alle aule di scuola
Lezioni di Costituzione

Le classi del triennio del corso D Cambridge del Liceo Classico Empedocle, hanno deciso di partecipare al Concorso sviluppando un progetto di studio, ricerca e promozione sul tema della guerra e della pace, sentendosi chiamate a riflettere sulle vicende storiche che hanno portato all'elaborazione dell'articolo 11, assistendo all'attuale ritorno della guerra nel cuore dell'Europa. 

Il percorso ha portato alla composizione di questo sito web. Gli studenti hanno lavorato in modalità "Compito di realtà" guidati dai docenti tutor, in collaborazione con la Società Agrigentina di Storia Patria e con l'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento, con cui sono state stipulate convenzioni per PCTO allo scopo di comprendere il difficile cammino, disseminato di tragedie ed errori, che ha condotto il nostro Paese alla formulazione chiara del suo rifiuto della guerra e per tradurre, anche nel linguaggio delle immagini, il rifiuto della violenza e della sopraffazione.

Il 10 giugno 1940, dinanzi al popolo radunato in Piazza Venezia a Roma, Benito Mussolini pronuncia il discorso che segnerà ufficialmente l'entrata in guerra dell'Italia. Ha inizio per il nostro Paese il più sanguinoso conflitto mai conosciuto: con quasi mezzo milione di vittime registrate, l'Italia subisce un'amara sconfitta su tutti i fronti, non solo militari, ma anche morali e sociali.

Alla fine del 1945,  l'Italia usciva stremata dalla guerra in cui era stata trascinata dal regime fascista di Mussolini alleatosi con la Germania nazista di Hitler. Alla base della norma vi è dunque l'aspirazione della Costituente a non ripetere più gli errori del passato.

In tal modo, l'articolo 11 della Costituzione sancisce il principio pacifista ed enuncia i principi che l'Italia deve seguire in riferimento all'accettazione delle limitazioni della propria sovranità, ritenute necessarie al fine di consentire la sua partecipazione alle organizzazioni internazionali che promuovono la pace e la giustizia fra i popoli.

Pertanto, sono vietate le guerre di aggressione con le quali si lede l'indipendenza o l'integrità di un altro Stato o si vuole imporre con la forza un ordinamento a un'altra popolazione.

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In collaborazione con Società Agrigentina di Storia Patria

Un progetto del Liceo "Empedocle" di Agrigento.
Dirigente Scolastico prof.ssa Marika Helga Gatto

In collaborazione con Accademia di Belle Arti "Michelangelo" Agrigento