In questa pagina vi spiegheremo quali sono i nostri mezzi di registrazione audio.

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

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Prima di affrontare il paragrafo sulla spiegazione dell'attrezzatura necessaria è importante definire che cos'è un suono e come funzionino i diffusori.

Il suono è un'onda di pressione che il nostro timpano può captare poiché vibra per un effetto chiamato RISONANZA.
Un diffusore quindi ricrea le onde di pressione che il nostro orecchio riesce ad intercettare.

Queste onde vengono indirizzate ai diffusori tramite dei cavi specifici che li trasmettono sotto forma di segnali elettrici.

È quindi possibile, modificando le caratteristiche di questi segnali elettrici, anche alterare le caratteristiche del suono in uscita agendo su specifiche frequenze delle onde.

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PASSIAMO ORA AD ANALIZZARE GLI STRUMENTI DI REGISTRAZIONE

MIXER

Il mixer è lo strumento che permette di modificare le frequenze specifiche (meglio conosciute come BASSI, MEDI e ALTI) che nelle registrazioni ritornano molto utili.

In molti casi i mixer sono previsti di una scheda di registrazione interna che può essere utilizzata in modo diretto su alcuni software audio di cui parleremo in seguito.

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SCHEDA AUDIO

La scheda audio è il collegamento diretto che permette la registrazione su computer. In queste ultime sono sempre presenti 2 strumenti principali.

Un preamplificatore e una sorgente phantom.

La funzione del preamplificatore è quella di "alzare il volume" di tutti i segnali entranti.
Che cos'è un amplificatore? Un amplificatore è lo strumento che permette ai diffusori di aumentare un volume in partenza basso (come quello di una voce captata da un microfono) che deve essere sentito più forte. Il preamplificatore serve per aumentare il volume prima che quest'ultimo venga amplificato per la diffusione mantenendone una alta qualità poiché va a preamplificare degli impulsi elettrici già bassi.

In altre parole: se il segnale di partenza è pari a 2 db, il preamplificatore aumenta il volume di 7db (arrivando a 9 db). Se un'amplificatore è impostato per aumentare un qualsiasi suono di 15 volte, il nostro segnale finale sarà di 135 db al contrario dei 30 db in assenza del preamplificatore.


Ma allora non conviene utilizzare un amplificatore? No, l'amplificatore è in molti casi inserito nei diffusori e l'utilizzo di un amplificatore necessità di cavi specifici che garantiscono non solo una grande resistenza ai forti segnali elettrici che sono appena stati amplificati ma anche la capacità di mantenere un'alta qualità. Inoltre gli amplificatori aumentano i volumi rendendoli udibili tramite strumenti come le casse acustiche mentre la scheda audio deve permettere l'entrata di un segnale elettrico digitale tramite cavo usb in un computer, con una intensità da esso sopportata.


I
phantom sono i 48 volt necessari ai microfoni per funzionare. Non tutti i microfoni necessitano di questa funzione esterna poiché alcuni sono alimentati tramite apposite batterie.

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MICROFONI

È il momento di affrontare il capitolo microfoni.

Esistono molti tipi di microfoni con funzioni diverse e situazioni di registrazione differenti. Esistono microfoni:

  • A gelato

  • A diaframma largo

  • A diaframma corto

  • A zona di pressione

  • A nastro


MICROFONI A GELATO
Servono principalmente per il canto e per le voci in procinto di essere amplificate.

MICROFONI A DIAFRAMMA LARGO
Sono quelli che spesso si vedono usare per i podcast e per le registrazioni. Sono in genere utilizzati assieme a dei supporti chiamati "a ragno" che li sostengono e li proteggono dalle vibrazioni esterne che potrebbero alterarne il suono.

MICROFONI A DIAFRAMMA CORTO o UNIDIREZIONALI
In molti casi erroneamente definiti panoramici, riprendono la forma della matita e sono utilizzati per la registrazione di strumenti o cori
. Sono solitamente venduti in coppia poiché possono essere posizionati in modo tale da avere una dinamica di cattura diversa per ogni esigenza di registrazione.


MICROFONI A ZONA DI PRESSIONE
Spesso chiamati ambientali, in modo sbagliato, sfruttano la riflessione dell'onda sonora per captare voci anche distanti. Molte volte sono usati nelle chiese ma sono utili anche in teatri dove non si ha la possibilità di "microfonare" tutte le persone presenti sul palco.

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CAVI AUDIO

Introduciamo il complicato discorso dei cavi audio.

È giusto premettere che questo argomento necessiterebbe di una approfondita trattazione non necessaria in questo caso. Abbiamo quindi provveduto a semplificare l'argomento soffermandoci solo sui cavi necessari per partire a registrare.

Come nel caso dei microfoni, anche qui abbiamo una vasta scelta. Ogni cavo ha una funzione specifica e delle funzioni dirette e uniche.
Il più conosciuto è il cavo jack che nel modo audio ha dimensione di 6.3 mm a differenza di quello degli auricolari (chiamato mini jack) di 3.5 mm.

Quest'ultimo può essere di 2 tipi: STEREO o MONO (distinguibile perché quello stereo è formato da 3 poli mentre il mono da 2)

Questa tipologia di cavo è principalmente usata per router di microfoni wireless o per strumenti musicali. Ma anche la prossima tipologia di cavo potrebbe essere adatta.


La seconda tipologia prende il nome di cavi XLR (o canon dal nome del primo produttore). Sono usati principalmente per i microfoni a condensatore cioè per quei microfoni che necessitano di una suppletiva fornitura di elettricità pari a 48 volt (i phantom di cui prima abbiamo parlato). Questi sono gli unici cavi che danno la possibilità di trasmettere i phantom poiché solo gli attacchi XLR delle schede audio o dei mixer sono provvisti della fornitura elettrica.

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SOFTWARE DI REGISTRAZIONE e PIATTAFARME DI DISTRIBUZIONE

Parleremo ora di software di registrazione e delle piattaforme per diffondere i vostri podcast

Tra i software di registrazione gratuiti spicca, non solo per facilità di utilizzo ma anche per qualità di effetti, AUDACITY

Altro software professionale ma a pagamento è pro tools di AVID

In entrambi si ha la possibilità di utilizzare la scheda audio, alla quale sono collegati microfoni o strumenti, per registrarli.

Per pubblicare dei podcast si possono utilizzare piattaforme come
SPREAKER che da la possibilità, nella versione gratuita, di avere a disposizione un massimo di 15 ore di file audio da diffondere anche su piattaforme come Spotify, google podcast, apple music o simili. Da inoltre la possibilità di fare delle dirette audio che vengono trasmesse sulla propria hompage spreaker e in seguito ricaricate sulle piattaforme disponibili.

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