Alessia Baraldi

Benedetta Pezzini

Carola Varini

Clelia Cagliari

Federico Rebonato

Giacomo Pio Carella

Giorgia Leali

Giulia Carra

Ioana Anca Soporan

Leonardo De Pascalis

Ottavia Perani

Pietro Mani

Riccardo Sasso

Roberto Pietro Rinaldi

Roshni Kumar

Samuele Lui

Valeria Zanotti

Veronica Gambuto

I meme della 5ªB

{"source_sid":"BCFD04B4-4E98-4A35-85B1-F8AD8DA3A834_1588520261391","subsource":"done_button","uid":"BCFD04B4-4E98-4A35-85B1-F8AD8DA3A834_1588520261389","source":"other","origin":"unknown"}
{"source_sid":"BCFD04B4-4E98-4A35-85B1-F8AD8DA3A834_1588521147820","subsource":"done_button","uid":"BCFD04B4-4E98-4A35-85B1-F8AD8DA3A834_1588521142302","source":"other","origin":"unknown"}

Citazioni

• Perché non suona la campanella? -Sam, alle 10:55

• Ubi mentulam sumus? Vitus Marines mei destruoendum

est, quid Seneca merdaceus austro est, pacente porco! -

Riccardo

• Dicono che sbadigliare allunghi la vita... Alessia sei

immortale -Riccardo

• Non hai vicini che ti guardano con il binocolo? Beato te, io

i vicini che stanno lì a guardare... manco ci fosse tanto da

guardare -Riga

• “O Aumentano le nascite o i divorzi” -Riga

• I germi del coronavirus che fanno a tarzanate da un pelo

all’altro (barba del Rebo che non viene tagliata da 2

settimane) -Vito

• Perché la Carra è in grande? Megalomane... -Borghi

Ciao regaz,

Non mi formalizzo perché questa lettera è solo per voi che ormai mi conoscete così, spontanea e

impulsiva... infatti (ovviamente) mi sono ridotta all’ultimo e non so bene cosa dire. Confido nel fatto

che, in fondo, voi sappiate già quello che provo, perché è lo stesso per voi.

Comincio dalla fine. Questo ultimo anno è stato molto duro per me, il rientro dall’estero è stato

davvero difficile e l’idea di dover tornare a scuola era soffocante: mi sentivo già pronta per andare

all’università, volevo sentirmi indipendente, non avevo alcuna motivazione, alcun interesse e non

pensavo di valere niente in nessuna materia. Avevo paura di fallire, di non sentirmi più parte della

classe come prima e se non fosse stato per voi... non so nemmeno se sarei rimasta. Mi sbagliavo. Mi

avete accolta e coinvolta come sempre, mi siete stati vicini e mi avete sostenuta, aiutandomi sempre.

È stato bello ritrovarvi, ognuno di voi. Mi ha aiutata a capire quanto sono stata fortunata in questi

cinque anni, per la compagnia che ho avuto e per la formazione che ho ricevuto. Siamo cresciuti

insieme e, sicuramente, abbiamo lasciato un segno ciascuno negli altri. Nonostante i nostri caratteri e

le nostre idee siano diverse, talvolta anche opposte tra loro, abbiamo sempre trovato un equilibrio e

nessuno è mai stato lasciato solo. E mi permetto di insistere un attimo su questo punto, perché può

essere che qualcuno di noi non lo abbia realizzato, ma nessun volto triste è mai passato inosservato.

Non so quante volte ho sentito più persone confrontarsi sul comportamento di una, perché era un po’

diverso, per capire cosa fosse successo e per pensare insieme a come poter aiutare. Per questo vi devo

ringraziare, vi siete dimostrati degli amici e non semplicemente dei “compagni” (frase che dedico ad

uno di voi con occhiolino bonus). Ho avuto la fortuna di Parlare (e qui la maiuscola va lasciata) con

tanti di voi. Abbiamo condiviso le nostre paure, le nostre debolezze, alcune perdite, ma anche i

momenti di gioia, le cotte stupide, i primi amori, tante scelte, cambiamenti, un sacco di canzoni, di

abbracci e di “ci sono”.

<< Mo’ avast, hamm capit!!!>>

<< Tin ragion>>

Passando alle cose che contano... abbiamo speso il 90% del tempo (non sto approssimando per

eccesso) a prenderci per i fondelli a vicenda, a creare meme, sticker, vignette, imitazioni, a rubarci le

merende, le sciarpe, gli scalda collo, i porta mela... Oddio siamo un po’ cleptomani ora che ci penso!

Per non parlare della mania di rovesciare astucci, di disordinare gli evidenziatori e di lanciare gomme!

Ma al di là di tutto ciò... dobbiamo riconoscere di essere (ahimè) dei grandissimi NERD: invasati chi

di aerei, chi di Star Wars, chi di Harry Potter, chi di lego, chi di tecnologia, chi di sport (mi fate

paura), chi di musica, chi di Game of Thrones (beh... questo è normale, guardare per credere), chi di

cucina, chi solo di mangiare (ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale...), ma tutti,

TUTTI, chi per volontà e chi sotto tortura, abbiamo giocato a Lupus fino a quando, per qualche lapsus

freudiano, Sam non ha iniziato a dimenticarselo a casa.

Insomma... ci siamo divertiti :) ci sono cento aneddoti, storie e inside jokes che purtroppo ora non

posso tirar fuori, ma so che li ricorderemo insieme.

Abbiamo avuto anche i nostri litigi, dei momenti di sfiducia, a volte delle antipatie, ma si sono sempre

estinte, esaurite nel tempo o nel dialogo. Ognuno ha costruito amicizie diverse con gli altri, secondo il

proprio carattere e le proprie preferenze, ma siamo riusciti ad essere un’unità. Non sarebbe giusto

ignorare queste cose, non ci rendono peggiori, ma semplicemente umani, o meglio, una squadra di

adolescenti che si sono visti trenta ore alla settimana per ben cinque anni... non se ne può più!


Scherzo dai, in realtà senza tutte le battute, le chiacchierate e i bigliettini quelle ore non sarebbero

passate mai... beh, qui è doverosa anche una menzione alle macchinette (in particolare quella del

caffè, che perderà numerosi affezionati clienti), che ci hanno sostentato anche quando la speranza era

persa, quando i neuroni erano ormai fusi e la volontà ci aveva abbandonati (a proposito... devo dei

soldi a qualcuno?). Continuerei con un’ode ai ventilatori, ma da quanto mi risulta siamo sempre stati

facilmente depredati da altre classi, quindi non mi resta che apprezzare la presenza del crocifisso,

talvolta affiancato da qualche santino e un paio di rosari. Posso però aprire una parentesi su tutti i

pranzi, le cene, le grigliate, le piadine, i gelati, le tigelle e le pizze che ci siamo mangiati... comunque

raga, secondo me dovevamo chiederlo un buono sconto alla “Mamma”, come faranno senza di noi?

Ok, devo smetterla di parlare di cibo.

Questa scuola ci ha dato tanto... e no, non mi riferisco alle occhiaie... intendevo dire che siamo stati

fortunati a trovarci in un ambiente salutare, nel quale molte competenze sono state messe a nostra

disposizione e dove abbiamo avuto la possibilità di esprimerci.

Può sembrare un racconto edulcorato (mi faccio trascinare facilmente eheh), in fin dei conti però, alle

otto del lunedì mattina non era male ritrovarvi tutti lì... beh, non proprio tutti, la Gam fino alle 8:05

non si vedeva spesso!

Dicono che questi siano gli anni più belli della nostra vita, sicuramente sono gli anni più importanti

per la nostra formazione e, personalmente, posso dirmi pienamente felice di averli passati qui, con

voi.

Grazie di tutto.

Vi voglio bene,

Pezz