Cristina Baldacci, Elena Dellapiana and Marie Fraser engage in a dialogue around the book:
QUESTIONING EXHIBIT DISPLAY. Theories, Forms, Perspectives
31 october, 12-13.30
Università Iuav di Venezia, Aula Magna & online
The book Questioning Exhibit Display. Theories, Forms, Perspectives (edited by Francesca Castellani, Jérôme Glicenstein, and Francesca Zanella, Hermann, Paris 2024 – Iuav Research Call 2023) presents the scientific outcomes of the series of meetings Staging Exhibit Display: Theories and Forms held at the Università Iuav di Venezia from 2022 to 2024, a project initiated by the research group BiTES. The project aimed to scrutinize the forms and meanings of exhibition systems from the perspective of display, with the objective of surveying and comparing methodologies and interlocutors active within this crucial yet elusive field of contemporary debate. The primary goal has been to analyze the historical, ideological, and procedural values in exhibit display, fostering interaction among various disciplinary approaches and practical territories. This interaction serves as an opportunity for mutual reconsideration of disciplinary domains, thereby redefining content and interpretative systems. The issues debated encompass the material and immaterial values of display, conceived as both a physical, intellectual and relational dimension.
Cristina Baldacci
Associate Professor of Contemporary Art History at Ca’ Foscari University of Venice (Department of Philosophy and Cultural Heritage). At the same university, as an affiliated faculty member of THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities (NICHE), she leads the research group Ecological Art Practices and coordinates the series Art Ecologies.
Her research focuses on archiving and collecting as artistic practices, on the relationship between art and ecology, and on strategies of appropriation, montage, and reenactment of images in contemporary art — topics on which she has widely published.
Her works include the monograph Archivi impossibili. Un’ossessione dell’arte contemporanea (2016) and the volumes Over and Over and Over Again: Reenactment Strategies in Contemporary Arts and Theory (2022), Venezia e l’Antropocene: una guida ecocritica (2022), and Venice, an Archipelago of Art and Ecologies (2025).
On exhibition histories, she co-edited Double Trouble in Exhibiting the Contemporary: Art Fairs and Shows (2020) and is a member of the research group BiTES – Venice Biennale. Theories and Stories (Università Iuav di Venezia).
Elena Dellapiana
Architect and PhD, Full Professor of History of Architecture and Design at the Department of Architecture and Design of the Politecnico di Torino. Her research focuses on the history of architecture, cities, and design in the 19th and 20th centuries, on the training of designers (architects and industrial designers), and on the relationship between applied arts and the “arts system.”
Her forthcoming monograph is Il Design di Emilio Ambasz. La pratica dell’invenzione (The Design of Emilio Ambasz. The Practice of Invention, Quodlibet).
Marie Fraser
Professor of Art History and Museology and holder of the Research Chair in Curatorial Studies and Practices at the Université du Québec à Montréal. She is co-founder of the CIÉCO Research and Reflection Group and a participant in the partnership project New Uses of Collections in Art Museums, funded by the Social Sciences and Humanities Research Council of Canada.
She served as Chief Curator at the Musée d’art contemporain de Montréal (2010–2013) and was the curator of the Canada Pavilion at the 56th Venice Biennale (2015).
Research Group on “Staging Exhibit Display”
Roberta Albiero, Cristina Baldacci, Fiorella Bulegato, Francesca Castellani, Mario Farina, Antonella Gallo, Carlo Grassi, Angela Mengoni, Clarissa Ricci, Marco Scotti, Alessandra Vaccari, Angela Vettese, Francesca Zanella
Contributors to the book
Roberta Albiero, Fabrizia Bandi, Giampiero Bosoni, Fiorella Bulegato, Francesca Castellani, Bernadette Dufrêne, Mario Farina, Antonella Gallo, Jérôme Glicenstein, Carlo Grassi, Anna Mazzanti, Angela Mengoni, Stefano Mudu, Roberto Pinto, Paul Rasse, Clarissa Ricci, Camilla Salvaneschi, Marco Scotti, Alessandra Vaccari, Angela Vettese, Francesca Zanella, and Stefania Zuliani.
L'iniziativa rientra nelle attività di Public Engagement e networking per la ricerca internazionale promosse dal Dipartimento di Culture del progetto dell'Università Iuav di Venezia
Immagine: Vittorio Gregotti, Giotto Stoppino, Peppo Brivio, Ludovico Meneghetti, Caleidoscopio, XIII Triennale di Milano, 1964. Photo by Giorgio Casali. Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giorgio Casali
2023-2024
24 novembre
28 novembre
8 marzo
12 marzo - rinviato
19 aprile
secondo ciclo di incontri di ricerca su teorie, forme e pratiche dell'allestimento
2023: 24 novembre - 28 novembre
2024: 8 marzo -19 aprile
i video del ciclo sono disponibili sul canale youtube di BiTES - videos available on the BiTES youtube channel https://www.youtube.com/@bitesbiennaledivenezia.teo1977
Il progetto rappresenta una seconda tappa del ciclo di incontri di studio e di ricerca svolto tra ottobre e dicembre 2022, dedicato al tema dell’allestimento.
Staging Exhibit Display mira a una ricognizione di metodologie e interlocutori attivi nella ricerca sui sistemi allestitivi in termini trasversali: un ambito di impatto crescente nel dibattito internazionale, ma tuttora diviso tra diversi approcci disciplinari e territori di pratica.
L’obiettivo è di mettere a fuoco, teoricamente e criticamente, la complessità del dispositivo dell’allestimento come diaframma che convoglia e comunica intenzioni, poetiche, responsabilità, pratiche, risonanze e attese del messaggio espositivo, attraverso la convergenza di prospettive disciplinari differenti e forzandole a ridiscutere le proprie basi teoriche, gli strumenti di metodo, i campi e gli obiettivi di indagine.
Il primo ciclo ha coinvolto figure di riferimento nel panorama internazionale: Jeffrey Schnapp (Harvard University), Giampiero Bosoni (Polimi, Fondazione Albini), Jérôme Glicenstein e Bernadette Dufrêne (Université Paris 8), Cecilia Alemani (59^ Biennale di Venezia).
Questo secondo ciclo vuole ora ampliare il raggio di indagine, alimentandolo con nuovi fronti di interrogazione grazie all’apporto di ulteriori prospettive disciplinari. I nodi da sottoporre a dibattito toccano i valori materiali e immateriali dell’allestimento, “physical and intellectual space”, e la genesi dello spazio a partire dalla funzione comunicativa del linguaggio architettonico; la dimensione etica, politica e partecipativa come nuova modalità dell’esporre nel contemporaneo, allargata anche all’esperienza immersiva della VR; gli orientamenti della museologia nell’allestire beni immateriali, come il costume e la moda.
Anche questo secondo ciclo – finanziato da Iuav, e declinato in quattro appuntamenti in presenza e online a novembre 2023 e marzo 2024 – è aperto alla comunità degli studiosi, assegnisti di ricerca, dottorandi e studenti.
a cura di Francesca Castellani con Roberta Albiero, Fiorella Bulegato, Antonella Gallo, Carlo Grassi, Alessandra Vaccari, Angela Vettese, e in collaborazione con l'unità di ricerca BiTES: Biennale Teorie & Storie
24.11.2023, h. 15-17. Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
Roberto Pinto, Università degli studi di Bologna, Arte pubblica e partecipazione: tra monumento e progetto sociale. Discussant: Francesca Castellani, Clarissa Ricci
28.11.2023, h. 17.30-19. Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
Fabrizia Bandi, Università degli studi Statale di Milano, Immersi nell’immagine: esperienza estetica dell’opera VR. Discussant: Mario Farina
8 marzo 2024, h. 11.30-13. Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
Paul Rasse, Université Côte d’Azur, Département Sciences de l’Information et de la Communication, Du musée panoptique au musée comme matrice patrimoniale. Discussant: Carlo Grassi
12 marzo 2024, h. 16-18. Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta - RINVIATO
Vanessa Gavioli, Galleria di Arte Moderna e del Museo della Moda e del Costume - Palazzo Pitti, Riallestire la moda a Pitti. Museo, restauro e progetto curatoriale. Discussant: Alessandra Vaccari
https://bit.ly/Staging_Gavioli
19 aprile 2024, h. 10-13. Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
Adrien Gardère (studio Gardère: https://www.studiogardere.com/fr/projets/museographie/),. Discussant: Alessandra Vaccari e Pamela Bianchi.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Roberto Pinto, Università degli studi di Bologna, Arte pubblica e partecipazione: tra monumento e progetto sociale. Discussant: Francesca Castellani, Clarissa Ricci
24.11.2023, h. 15-17
Università Iuav di Venezia, Auditorium Santa Marta & online
A partire dalle celebrazioni che la Gran Bretagna ha organizzato per le commemorazioni della Prima Guerra Mondiale — 14-18 NOW the UK’s arts programme for the First World War centenary — l’intervento mira a rileggere alcune delle sperimentazioni artistiche recenti che si sono svolte all’interno degli spazi pubblici. Operazioni, spesso temporanee, che provano a ridiscutere le modalità con cui interagire e coinvolgere i "tanti pubblici” che compongono le nostre società attuali.
Roberto Pinto, storico dell’arte e curatore, è professore di Storia dell’Arte contemporanea presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Da anni si dedica alla riflessione teorica - in controparte alla pratica curatoriale - su dinamiche e forme dell'esporre contemporaneo ed arte pubblica. Tra i suoi scritti, Nuove Geografie Artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione (Postmediabooks, Milano 2012), Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell'arte pubblica (con Cecilia Guida: Postmediabooks, Milano 2022), Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo (con Patrizia Maina: Round Robin, 2023).Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero, tra cui Stranger Knocking, Padiglione Italiano Biennale di Melbourne 1998 ed è stato curatore alla V Biennale di Gwangju, Corea (2004) e alla Terza Biennale di Tirana (2005).Attualmente è curatore scientifico e coordinatore del progetto ArtLine. Parco delle sculture permanenti a CityLife, in collaborazione col Comune di Milano. E' direttore editoriale della rivista Piano B.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Fabrizia Bandi, Università degli studi di Milano, Immersi nell’immagine: esperienza estetica dell’opera VR Discussant: Mario Farina
28.11.2023, h. 17.30-19
Università Iuav di Venezia, Auditorium Santa Marta & online:
L’immersività non è una caratteristica delle sole opere in realtà virtuale. Creare ambienti immersivi è una pratica antica, che possiamo ritrovare anche in alcune stanze affrescate delle ville pompeiane. Tuttavia la quasi totale immersione degli ambienti artificiali, offre un’esperienza peculiare sotto molto aspetti. In primo luogo, la VR mette in atto una visione sempre mediata dell’immagine: il visore, al cui interno vi sono le lenti stereoscopiche su cui appare fisicamente l’immagine, sono il vero supporto dell’opera, che però pare scomparire durante l’esperienza estetica. La “trasparenza” del medium realizza la vera e propria “ambientalizzazione” e l’impressione di essere a contatto con l’immagine, che sembra scorniciata. Il visore VR implica non solo una particolare ontologia dell’opera, bensì ridefinisce anche il ruolo dello spettatore. Se una progressiva inclusione del pubblico nello spazio artistico è un fenomeno che nasce con l’arte performativa, le opere in realtà virtuale devono essere incluse in questa categoria, con le dovute specifiche: il fruitore diventa, in questo caso, a tutti gli effetti quello che Mikel Dufrenne denominava, esecutore e testimone, tanto da affermare che solo attraverso la sua presenza l’opera arrivi a compimento.
Fabrizia Bandi è assegnista di ricerca all'Università Statale di Milano e assistente alla didattica all'Accademia di Architettura di Mendrisio. Si è occupata di fenomenologia della realtà virtuale e aumentata, con particolare riguardo per le applicazioni in ambito architettonico, urbanistico e museografico.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Paul Rasse, Université Côte d’Azur
Du musée panoptique au musée comme matrice patrimoniale. Discussant: Carlo Grassi
8-3-2024, h. 11.30-13.
Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
La definizione di ciò che costituisce la cultura presenta una sfida significativa, specialmente in un'era di civiltà che si mescolano senza precedenti. Ci troviamo immersi in un ambiente culturale planetario digitalizzato, che si diffonde rapidamente ma è soggetto a un'obsolescenza accelerata. In questo contesto, i musei assumono un ruolo fondamentale, emergendo come principali custodi della cultura e della conoscenza: una "matrice" per la selezione e la legittimazione del patrimonio che le società ereditano e arricchiscono per la trasmissione alle generazioni future. I musei interpretano e presentano questo patrimonio attraverso scenografie informative, potenziate, coinvolgenti, multisensoriali, sinestetiche, visive, uditive, testuali, tattili e olfattive. Diventa difficile catturare le esperienze sempre più dinamiche e piacevoli che le mostre offrono al pubblico, con una proliferazione di aggettivi che a malapena ne catturano l'essenza.
Paul Rasse: Antropologo e sociologo della cultura francese, nel 1992 ha fondato e diretto presso l' Università di Nizza Sophia Antipolis il corso di laurea in mediazione e ingegneria culturale, arti contemporanee e museologia, pioneristico nella formazione universitaria di professionisti della cultura. Sul tema del Patrimonio e del museo come organismo di mediazione sociale in costante trasformazione ha pubblicato e curato numerosi libri, tra cui: Le Musée réinventé (2017), Le projet culturel: conception, ingénierie et communication (2017), La rencontre des mondes : diversité culturelle et communication (2006), Les musées à la lumière de l'espace public (1999).
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Vanessa Gavioli, Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti - Gallerie degli Uffizi.
Riallestire la moda a Pitti. Museo, restauro e progetto curatoriale. Discussant: Alessandra Vaccari
12-3- 2024, h. 16-18. RINVIATO
Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
https://bit.ly/Staging_Gavioli
Strumenti, interrogativi e metodi di museologia della moda, a fronte del nuovo allestimento del primo museo pubblico della Moda e del Costume in Italia.
Vanessa Gavioli: storica dell'arte, laureata a Firenze, è curatrice del Museo della Moda e del Costume.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Adrien Gardère, Studio Gardère, Paris
Coreografare il museo.
Introduce: Alessandra Vaccari
Discussant: Pamela Bianchi
19-4- 2024, h. 13.30-13.
Venice, Iuav, Auditorium Santa Marta
https://bit.ly/Staging_Gardere
Il designer e museografo francese Adrien Gardère ripercorre e rilegge i progetti espositivi del suo studio, a partire dal 2000.
Adrien Gardère: studied French Literature in Hypokhâgne before training as a furniture designer at the École Supérieure d’Arts Appliqués Boulle and the École Nationale des Arts Décoratifs.
His designs have been produced and distributed by major furniture and lighting brands including Artemide, Ligne Roset, Cinna, Perimeter Editions and Saazs, and entered the permanent collection of public design institutions such as the Fonds National d’Art Contemporain (France), the Musée des Arts Décoratifs (Paris), the Design Centro do Bélem (Lisbon). Building on his success in the field of product design, Adrien Gardère founded his Studio in 2000 and expanded to museography and exhibition design, quickly establishing enduring relationships both with major international institutions and with some of the world’s leading architects (Foster+Partners, SANAA, David Chipperfield and Fumihiko Maki). Looking forward, Adrien Gardère wants to build on these relationships, develop new partnerships and ways of working creatively, and sees every project as an opportunity to create a unique and legitimate design: a new way of conceiving museography, appropriate to a new generation, in which design and content meet the visitors’ expectations and provide a visual, educative and uplifing experience.
21 dicembre 2022 ore 15
Venezia, Badoer, aula A
anche online su Microsoft Teams, codice: 1j3763o
l'evento a cura di Camilla Salvaneschi e Angela Vettese è parte della programmazione dell’unità di ricerca BiTES - Biennale Teorie e Storie / BiennialTheories&Stories
2022
28 ottobre -
7 dicembre
ciclo di incontri, 28 ottobre - 7 dicembre 2022
i video del ciclo sono disponibili sul canale youtube di BiTES - videos available on the BiTES youtube channel https://www.youtube.com/@bitesbiennaledivenezia.teo1977
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Jeffrey Schnapp
Le gallerie (tra teoria e pratica)
venerdì 28 ottobre 2022, ore 15, online
https://bit.ly/Schnapp_Staging
discussant: Fiorella Bulegato e Marco Scotti
VIDEO on https://youtu.be/AGslxP4TZ0M
Nella mia lezione rifletterò su un esperimento in corso dalla prospettiva di uno storico delle forme espositive che hanno segnato la storia del ‘900: la rinascita di due gallerie autostradali dismesse all’entrata della città di Trento come museo di storia sperimentale, le cosiddette "Gallerie di Piedicastello", inaugurate nel 2008 e sempre operative. Coinvolto come direttore e capo-curatore nel loro lancio con le mostre I Trentini e la Grande Guerra (Il popolo scomparso/la sua storia ritrovata) (2008) e Storicamente ABC (2009), seguo oggi lo sviluppo di sei mostre preparative per le Olimpiadi invernali del 2026.
Jeffrey Schnapp
Designer, storico e tecnologo statunitense. Figura di riferimento nel campo delle digital humanities, ovvero di come il digitale impatti i modelli di produzione, disseminazione e trasmissione della cultura. Le sue ricerche coprono un terreno ampio, dall’antichità classica fino alla contemporaneità, e comprendono la storia materiale della letteratura, dell’architettura, del design e della storia della scienza e della tecnica.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Jérôme Glicenstein
L'expérience de l'exposition
venerdi 4 novembre 2022, h. 15. Venezia, Università Iuav, Palazzo Badoer, Aula Tafuri & online
https://bit.ly/Glicenstein_Staging
discussant: Francesca Castellani e Angela Mengoni
Il mio intervento riguarderà alcuni problemi posti dalla scrittura della storia nel contesto di un evento come la Biennale di Venezia. Le biennali sono eventi ricorrenti dedicati all'arte contemporanea, cioè essenzialmente alla creazione emergente. Non si tratta di mostre che testimoniano un approccio storico o scientifico all'arte, anzi raccontano l'attualità della creazione, con un certo grado di incertezza. Partendo da questo, la questione della scrittura della storia della mostra verrà affrontata mettendo in evidenza tre aspetti: 1) la temporalità dell'evento, che è molto specifica di fenomeni emergenti come l'arte contemporanea; 2) il tema dell'esperienza del visitatore; 3) la questione di cosa resta di un evento di tipo biennale, sapendo che gran parte della ragion d'essere di un tale evento è posizionarsi nel presente della creazione.
Jérôme Glicenstein
Professore all'Université Paris 8, direttore del projet Labex Arts-H2H : « Histoire des expositions » (Université Paris 8 / MNAM-Centre Pompidou) (2011-2015) e della rivista Marges. E' un punto di riferimento per la metodologia della Storia delle Esposizioni a partire almeno dal suo libro L’Art : une histoire d'expositions, Paris, PUF, coll. Lignes d'art, 2009.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Jérôme Glicenstein
L'expérience de l'exposition
venerdi 4 novembre 2022, h. 15. Venezia, Università Iuav, Palazzo Badoer, Aula Tafuri & online
https://bit.ly/Glicenstein_Staging
discussant: Francesca Castellani e Angela Mengoni
Il mio intervento riguarderà alcuni problemi posti dalla scrittura della storia nel contesto di un evento come la Biennale di Venezia. Le biennali sono eventi ricorrenti dedicati all'arte contemporanea, cioè essenzialmente alla creazione emergente. Non si tratta di mostre che testimoniano un approccio storico o scientifico all'arte, anzi raccontano l'attualità della creazione, con un certo grado di incertezza. Partendo da questo, la questione della scrittura della storia della mostra verrà affrontata mettendo in evidenza tre aspetti: 1) la temporalità dell'evento, che è molto specifica di fenomeni emergenti come l'arte contemporanea; 2) il tema dell'esperienza del visitatore; 3) la questione di cosa resta di un evento di tipo biennale, sapendo che gran parte della ragion d'essere di un tale evento è posizionarsi nel presente della creazione.
Jérôme Glicenstein
Professore all'Université Paris 8, direttore del projet Labex Arts-H2H : « Histoire des expositions » (Université Paris 8 / MNAM-Centre Pompidou) (2011-2015) e della rivista Marges. E' un punto di riferimento per la metodologia della Storia delle Esposizioni a partire almeno dal suo libro L’Art : une histoire d'expositions, Paris, PUF, coll. Lignes d'art, 2009.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Giampiero Bosoni
Le “vittoriose architetture provvisorie”. Questioni di conservazione storica
16 novembre, h. 17, online
discussant: Francesca Zanella e Anna Mazzanti
VIDEO on https://youtu.be/mkd88I1_K8A
L'intervento presenta il caso del Museo virtuale Exposizioni.com come possibile paradigma di conservazione e ricostruzione delle "vittoriose architetture provvisorie", secondo la fulminea espressione di Pagano: un progetto "museografico" che ha radici nella rivista “Progex – design e architetture espositive".
Giampiero Bosoni
Professore di Storia del Design e Architettura degli Interni e Allestimento al Politecnico di Milano. Architetto, ha collaborato con Figini e Pollini, Vittorio Gregotti ed Enzo Mari, con i quali ha sviluppato l’interesse per la teoria e la storia dell'architettura e del design. Ha scritto e curato circa 20 libri
e pubblicato più di 300 articoli in riviste internazionali.
Nel 1997 ha dato vita alla Collezione Permanente del Museo del Design Triennale di Milano. Nel 2009 il MoMA di NY
lo incarica del libro Italian Design dedicato alla sezione italiana della loro collezione.
Presidente (2018-21) dell’Associazione Italiana Storici del Design e dal 2022 co-direttore della rivista AIS/design Journal. Dal 2008 nel Comitato scientifico della Fondazione Franco Albini.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Cecilia Alemani (Biennale Arte 2022)
Il latte dei sogni.
Reimmaginare percorsi e allestimenti delle arti alla Biennale di Venezia
23 novembre, h. 17. Venezia, Università Iuav, Palazzo Badoer, Aula Tafuri & online
https://bit.ly/Alemani_Staging
discussant: Cristina Baldacci e Angela Vettese
VIDEO on https://youtu.be/lJMjEPiCAWQ
L’incontro mira a mettere in evidenza le novità introdotte dal Latte dei sogni a livello allestitivo e contenutistico nella più ampia cornice della storia della Biennale Arte.
Nel raccontare la sua esperienza come direttrice artistica, Cecilia Alemani si soffermerà sul paragone con Le muse inquiete, mostra che ha preceduto e preparato la Biennale Arte 2022, attraverso lo studio e il display dei materiali dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), in collaborazione con il duo di designer Formafantasma. Con lo stesso studio sono state ideate le sezioni storiche - o "time capsules" - del Latte dei sogni.
Cecilia Alemani è direttrice artistica della Biennale Arte 2022. Dal 2011 è direttrice e capo curatrice di High Line Art, il programma di arte pubblica presentato dalla High Line di New York. Ha curato il Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017 e nel 2018 è stata direttrice artistica dell'edizione inaugurale di Art Basel Cities: Buenos Aires. Dalla metà degli anni Duemila ha curato progetti speciali e numerose mostre in musei, spazi no profit e gallerie.
STAGING EXHIBIT DISPLAY
Bernadette Dufrêne (Université Paris 8)
Pontus Hulten’s Museology
discussant: Francesca Castellani e Angela Mengoni
7 dicembre, h. 17, online
https://bit.ly/Dufrene_Staging
VIDEO on https://youtu.be/29rSpN-yUkE
L'incontro è dedicato al pensiero museografico di Pontus Hulten durante l'esperienza parigina, emerso in controluce dalle carte conservate al Centre Georges Pompidou. L'interrogativo di metodo è volto alla tensione tra il giacimento archivistico e la proiezione/ricostruzione storica delle dinamiche concettuali e spaziali che danno vita al temporaneo.
Bernadette Dufrêne
Professore all'Université Paris 8, specialista di Museum Studies, Cultural Heritage e culture visuali, ha dedicato diversi saggi alla figura di Pontus Hulten e al suo pensiero curatoriale.
Ha partecipato al projet Labex Arts-H2H : « Histoire des expositions » (Université Paris 8 / MNAM-Centre Pompidou) (2011-2015) e nel 2016 ha curato con Jérôme Glicenstein il volume Histoire(s) d'exposition(s): Exhibitions' stories, atti del convegno del 2014, culmine ed esito di un lungo percorso di ricerca.
Segnaliamo questo ciclo di incontri, organizzato dalla Fondazione Luigi Rovati con la Fondazione Zeri, che incrocia il tema dell'allestimento come relazione tra il racconto storico-artistico e lo spazio espositivo.
XII giornata di studio, a cura di Amarildo Ajasse e Francesca Castellani
The Biennials post-presencial era:
Challenges and opportunities
per leggere l'articolo di
Nello Barile Elon Musk: l'élite della neoplebe, Doppiozero, 15 novembre 2022:
https://www.doppiozero.com/elon-musk-lelite-della-neoplebe?fbclid=IwAR11XxF80wmTer-IhLKN22EqNclnYOZnD3N9TDEz6sxXXS_EA0lX0jVNWFA
2010-today
GIORNATE DI STUDIO "LO SCRITTOIO DELLA BIENNALE"
(da un'idea di Francesca Castellani)
L'idea dello Scrittoio nasce per permettere agli studiosi che si occupano di Biennale e di esposizioni - giovani e meno giovani - di condividere il "tavolo da lavoro" delle loro ricerche. Ciò significa non soltanto i risultati ma soprattutto i dubbi, gli interrogativi, i tragitti della ricerca.
Così, da oltre 10 anni, lo "Scrittoio" è uno spazio di informazione e di scambio per chi studia la Biennale.
In italian, Scrittoio means desk: that is to say, the metaphorical and physical place where the scholar writes, but also thinks and imagines. But Scrittoio also means "worktable", on which instruments move.
So The Scrittoio della Biennale was born as a place for exchanging and sharing contents and ideas on the Biennale.
Since 2010 we connecting people and studies on this.
Hanno partecipato allo Scrittoio:
Alessandra Acocella Amarildo Ajasse Carmelo Alberti Cristina Baldacci Giuseppe Barbieri
Cristina Beltrami Nello Barile Antonella Bellin Luca Benvenuti Ilaria Bernardi
Matteo Bertele’ Giovanni Bianchi Angela Bianco Maria Ida Biggi Kate Brehme Amy Bruce
Silvia Bruno Nanne Buurman Marie Cambefort Tavinor Francesca Castellani
Eleonora Carrara Martina Carraro Vasyl Cherepanyn Eleonora Charans
Gaia Clotilde Chernetich Alberto Cibin Manuela Ciotti Enrico Crispolti Giuseppina Dal Canton Marco Dalla Gassa
Margot Degoutte Alessandro Del Puppo Massimo De Sabbata
Marco Del Monte Elena Di Raddo Chiara Di Stefano Paolo Fabbri Giovanni Favero Susanne Franco
David Frohnapfel Sen Fu Giorgia Gastaldon Michele Girardi
Federico Guidotto Panos Kompatsiris Marta Kuzma Serena Labruna Chia-Ling Lai
Cornelia Lauf Riccardo Legena Silvia Madeddu Oliver Marchardt Alice Martignon
Marina Martin Vittoria Martini Anna Mazzanti Emanuele Meschini Sabrina Moura
Luca Pietro Nicoletti Christian Oxenius Vittorio Pajusco Mauro Perosin Emanuela Pezzetta Matteo Piccolo
Laura Poletto Stefania Portinari Paolo Puppa Clarissa Ricci
Dorothee Richter Dunia Roquetti Debora Rossi Giovanni Rubino Elena Scantamburlo
Sileno Salvagnini Serena Santi Sarah Sartori Monica Sassatelli Teresita Scalco
Nora Sternfeld Nico Stringa Ming Tiampo Alessandra Tiddia Giulia Toffoletti
Giuliana Tomasella Riccardo Triolo Francesca Valentini Desdemona Ventroni
Angela Vettese Denis Viva Giada Viviani Qinggang Xiang
Simone Zacchini Francesca Zanella Marianna Zannoni Guido Zucconi