MEDLAB

MEdical Design LABoratory
on service & product innovations


il progetto

I temi sui quali si fonda il progetto del cluster MEDLAB, sono di rilievo strategico per l’Ateneo: l’obiettivo è la progettazione di prodotti, servizi e artefatti comunicativi capaci di interpretare al meglio le innovazioni che si stanno verificando nel mondo della salute e dell’invecchiamento sano e attivo.


Il progetto MEDLAB si fonda su un dialogo interdisciplinare fra ricercatori dell’Università Iuav di Venezia, altre università italiane (Università di Parma, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), atenei internazionali (Technion di Haifa, Israele e Universidad Nacional de Córdoba, Argentina). Si avvale della partecipazione di stakeholder del settore, come la società RE:Lab srl che ha già formalmente aderito e il Tecnopolo biomedicale Mario Veronesi di Mirandola la cui adesione è in fase di formalizzazione. Altre importanti collaborazioni potranno essere attivate coinvolgendo soggetti con cui si sta già cooperando su alcuni dei settori di intervento prioritari del cluster come, per esempio, la European Platform for Sport Innovation - EPSI.


Grazie a queste collaborazioni, MEDLAB garantisce un saldo rapporto con il territorio a livello nazionale e internazionale, attraverso il coinvolgimento attivo di enti sia pubblici sia privati, nonché la partecipazione del mondo aziendale, fondamentale per svolgere una ricerca multidisciplinare, prevalentemente applicata e con un orientamento dichiarato verso l’esterno. Nello specifico, il progetto MEDLAB si concentra sulle innovazioni sociali come l’invecchiamento della popolazione, migrazioni, crescente richiesta sociale di informazioni sulla sanità e assistenza; innovazioni culturali come la diffusione di contesti multiculturali e interculturali, il contatto tra diverse culture del corpo, il passaggio da sanità a benessere e da cura a prevenzione; innovazioni tecnologiche come la relativamentefacile ed economica disponibilità di tecnologie digitali, internet, ICT, IoT, sensori, materiali innovativi ed altro.

i temi

La combinazione di queste diverse innovazioni configura alcuni temi e campi d’intervento prioritari, anche se non esclusivi:


Nuovo rapporto tra servizi ospedalieri ed extra-ospedalieri

L’applicazione di “tecnologie emergenti” consente di offrire ai cittadini, più efficacemente e con maggior comfort, a domicilio o in strutture decentrate alcuni servizi attualmente prestati in ospedale, in particolare, monitoraggio in continuo di dati fisiologici, prevenzione, riabilitazione ma anche alcuni tipi di cura. Ciò richiede una riprogettazione del servizio, in particolare, del rapporto tra prestazioni ospedaliere e domiciliari o distribuite sul territorio. Presuppone anche, in alcuni casi, il passaggio da attrezzature tecnologiche complesse e gestite da personale specializzato a oggetti d’uso quotidiano utilizzati da non esperti, se non da personale di supporto con scarse conoscenze linguistiche. Offre pertanto spunti per una domotica avanzata che includa anche aspetti connessi alla domiciliazione dei servizi sanitari. La diffusione di un numero potenzialmente rilevante di oggetti relativamente piccoli e dotati di tecnologie digitali esige di tener conto nella loro progettazione di una gestione ambientalmente sostenibile dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Un ulteriore tema importante in questi casi è la corretta gestione dei dati personali rilevati.


Ageing

L’età media della popolazione sta aumentando e questo è il frutto, molto positivo, di migliori condizioni di vita e dei progressi della medicina. L’età avanzata però presenta specifici problemi di salute e benessere e richiede soluzioni ad hoc.


Attività di prevenzione e sport

Grazie alle tecnologie attualmente disponibili è possibile rendere molto più efficace la prevenzione degli infortuni e delle malattie nei diversi ambienti - scuola, impresa, uffici - per esempio, monitorando in tempo reale i parametri indicativi della qualità ambientale. È possibile anche progettare servizi e dispositivi a supporto di un’attività sportiva non competitiva indicata tra l’altro dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei principali fattori per un invecchiamento sano e attivo.

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