HeModern
Heritage culture and Modern design
il progetto
Il tema del Cluster trae origine dalla necessità di definire ambiti, obiettivi e metodi della conservazione del patrimonio culturale moderno e contemporaneo, che va dagli oggetti di design, alle architetture, alle città, ai territori. È in questi ambiti che la modernità disegna un contesto dinamico di mutazione profonda, che innesca significative trasformazioni come quelle subite dall’architettura storica sull’onda della diffusione dei nuovi materiali e delle relative tecnologie. Ma i cambiamenti avvenuti sono di ben altra portata, perchè riguardano un mutamento culturale dell’approccio nei confronti della storia e di ciò che essa ha tramandato.
Emergono allora nuove esigenze come la necessità, in architettura, di razionalizzare le metodologie di conoscenza e interpretazione del suo dato materico e di sviluppare processi che ne garantiscano la conservazione e la valorizzazione. Tutto ciò alla luce di un riuso compatibile e dell’opportunità di incrementare la resilienza di manufatti e ambienti con metodi di analisi multi-rischio, anche in rapporto ai mutamenti climatici e all'efficientamento energetico. Infatti è in corso - nella stessa modernità - un processo di sistematica sostituzione di elementi architettonici, esito di soluzioni allora sperimentali, che oggi vengono riprodotti con materiali contemporanei, analoghi nell’immagine ma intimamente differenti soprattutto nel contenuto tecnologico. Ciò sta portando tra l'altro alla perdita di ogni testimonianza connessa ai materiali innovativi del Razionalismo, espressione della specificità di aziende produttrici oggi per lo più scomparse.
Quanto alla sicurezza strutturale delle architetture e al loro comportamento nel tempo, una questione da affrontare per la loro conservazione riguarda l’interazione tra fenomeni di degrado, dovuti all’azione del tempo, del clima e dell’uomo, e la loro capacità residua. Ma gli strumenti oggi a disposizione offrono nuove possibilità, come l'uso integrato e multiscalare delle tecniche più recenti di rilievo e rappresentazione: dall’oggetto, al manufatto architettonico, all’ambito urbano e territoriale.
Nella modernità, anche l’architettura si propone di andare oltre la tradizione, assumendo atteggiamenti di indifferenza o addirittura in contrasto con essa. Solo recentemente, a partire da un rapporto sotterraneo proprio con la tradizione, coltivato dal Razionalismo italiano, si è aperto un dialogo tra antico e nuovo: un terreno inedito di sperimentazione, che può diventare, per il Cluster, ambito di ricerca.
Ma non si tratta di limitare l’attenzione alle sole architetture di nuova edificazione: con un’incidenza più perentoria che nel passato, il ventesimo secolo vede il realizzarsi di interventi che, a partire dalla ricostruzione postbellica, integrano o ricostruiscono, con l’impiego di nuovi materiali, monumenti storici danneggiati, spesso senza mutarne l’aspetto, ma rendendoli “architetture ibride”, tanto nel comportamento strutturale che nella consistenza materiale. Un riverbero di tutto ciò si manifesta anche negli assetti urbani e nel paesaggio, dove l’interesse si concentra sui nuovi interventi e sulle grandi trasformazioni delle città storiche, che oggi manifestano esiti differenziati di degrado o addirittura di abbandono, ponendo l'esigenza di adeguati processi di rigenerazione e riqualificazione a diverse scale.
Nell’ambito del design, infine, la conoscenza dei caratteri della progettazione e delle modalità di conservazione della produzione originale è in relazione con le strategie e le pratiche operative, configurando terreni nuovi di intervento nonché di formazione professionale. In rapporto a tali necessità diventa fondamentale la messa a fuoco di una metodologia per affrontare la conservazione dei pezzi del design, connessa alla varietà dei materiali documentari e delle fonti, anche in relazione ai giacimenti archivistici di oggetti fisici, cartacei e iconografici - materiali e immateriali - caratteristici del design. Questo tema ha una forte rilevanza, per il costante interesse delle aziende per gli oggetti del modern design.
Dall'insieme di tali obiettivi emerge l'esigenza dell'interdisciplinarietà, intesa non come sommatoria bensì come interazione di competenze che, a partire da punti di vista disciplinari diversi - restauro, scienze e tecniche, storia, composizione, urbanistica, design - convergono e si confrontano intorno ai temi del Cluster:
Conservazione, tutela, valorizzazione
Rappresentazione, catalogazione
Analisi del dato materico-costruttivo e dei processi produttivi
Architettura, città, paesaggio: trasformazioni e progetto
Analisi dei complementi dell’Architettura
Analisi del comportamento strutturale, adeguamento/miglioramento dell’Architettura
Sistemi produttivi e dei materiali per il design
Archivi storici, in particolare del Novecento
Il riuso, nel rapporto tra antico e nuovo
Patrimonio e politiche di rigenerazione urbana e territoriale
Impianti del Novecento, efficientamento energetico