il progetto

La complessità raggiunta dalle questioni urbane e da tutto quello che riguarda l’urbano e l’urbanità, negli ultimi anni, sono senza precedenti. Non solo le città hanno assunto dimensioni e rilevanza globale, ma le stesse questioni urbane sono state profondamente modificate dall’emergere di problematiche e sfide del tutto nuove. I cambiamenti climatici da un lato e la consapevolezza di dipendere da risorse finite e sempre più scarse dall’altro hanno spinto la riflessione e la pratica urbanistica a considerare oltre alla sostenibilità nuovi paradigmi: come il rischio, la resilienza e la circolarità. Il progetto di ricerca del Cluster EPiC nasce dalla necessità di rispondere in modo efficiente ed efficace a queste grandi sfide che attendono nell’immediato futuro l’umanità, con un’attenzione particolare alle città, le quali si troveranno in prima linea nell’affrontarle. Il rapido e incessante aumento della popolazione, l’intensificarsi degli impatti dovuti ai cambiamenti climatici, la perdita di fertilità dei suoli, l’impoverimento delle risorse naturali e la conseguente insicurezza alimentare, sono solo alcune delle macro sfide che si dovranno affrontare. Nel 2050 si prevede che il 70% della popolazione vivrà in aree urbanizzate, questo implicherà che queste aree, non solo, saranno sottoposte ad una pressione antropica mai sperimentata prima, ma dovranno essere necessariamente ripensate in termini di sostenibilità, resilienza e efficienza nell’uso delle risorse. La città passa da manufatto locale a questione globale. Questo immane processo di urbanizzazione porta i temi di sostenibilità e resilienza ad un’urgenza senza precedenti, rendendoli sfide cruciali dello sviluppo, in cui le aree urbane saranno viste sia come problema sia come soluzione. Il cluster EPiC assieme al Planning and Climate Change Lab (PCCL) www.iuav.it/climatechange si impegnano ad affrontare i seguenti temi ed ambiti di ricerca operativa:

  • processi e piani di mitigazione ed adattamento climatico delle aree urbane e metropolitane;

  • processi e pianificazione per l’energia sostenibile;

  • processi e piani per la riduzione dei rischi ambientali in caso di eventi estremi anche sul patrimonio costruito;

  • processi e piani di gestione dello spazio marittimo e costiero;

  • applicazioni di metodologie di Research by design;

  • processi e piani di gestione delle risorse suolo, acqua, cibo ed energia nella relazione urban/rural;

  • integrazione di strumenti di analisi spaziale (Giscience) all’interno di modelli per l’interpretazione territoriale e del paesaggio (con particolare attenzione ai temi della vulnerabilità e del rischio dei sistemi urbani, anche in contesto emergenziale);

  • applicazioni e ricadute sulla progettazione architettonica e sulla pianificazione urbanistica e territoriale degli approcci basati sui concetti di metabolismo urbano ed economia circolare; gli aspetti economici, ambientali e legislativi collegati alla domanda e all’offerta di energia, cibo ed acqua su scala metropolitana, urbana, suburbana;

  • smart city e mobilità sostenibile

Fondamentale sarà avere su questi temi uno sguardo trasversale, in grado di cogliere le differenze tra le sfide che aspettano le città nei paesi sviluppati e le città nei paesi in via di sviluppo. Mentre nelle prime ci si aspetta una generale stazionarietà se non contrazione della popolazione, ma una composizione culturale che rinnoverà pratiche e stili di vita, nelle seconde ci si aspetta una crescita esponenziale che porterà alla costruzione di megacities africane o asiatiche, in cui tutti i temi verranno amplificati e caricati di complessità, dovuti alla dimensione, ma anche a questioni socio-economiche. Queste tematiche necessitano di un approccio multidisciplinare in grado di studiare ed elaborare relazioni di dipendenza e reciprocità complesse, attraverso delle logiche volte alla sostenibilità (che considerino tutti gli SDG – Sustainable Development Goals), alla resilienza sia dei territori sia delle società, all’adattamento che in un sistema in mutamento diventa il primo passo per la riduzione dei rischi e la costruzione di modelli di città vivibili. La multidisciplinarietà che viene portata nel cluster sia dalle competenze dei docenti, ricercatori e studenti che vi parteciperanno si baserà anche su due approcci di base: l’ecosystem-based approach e il local-based approach. Nell’ultimo decennio, la sostenibilità e la resilienza urbana sono ampiamente studiati, ma tuttavia, non si è ancora giunti a definire un quadro metodologico unitario e condiviso. Il cluster EPiC si propone pertanto di raggiungere dal punto di vista della ricerca scientifica i seguenti risultati attesi sono:

  • l’integrazione di strumenti di analisi spaziale all’interno di modelli per l’interpretazione territoriale (con particolare attenzione ai temi della vulnerabilità e del rischio dei sistemi urbani);

  • le applicazioni di azioni e strategie basate sulle natural-based solution (NbS) e sull’urban and peri-urban agriculture (UPA);

  • le possibili applicazioni e ricadute sulla pianificazione territoriale degli approcci basati sui concetti di metabolismo urbano ed economia circolare (sustainable use of resources & wastescapes);

  • gli aspetti socio-economici, ambientali e geografici collegati alla doman e all’offerta di energia su scala urbana e sub-urbana;

  • gli aspetti socio-economici, ambientali e legislativi collegati alla domanda ed offerta di cibo su scala urbana e regionale con sperimentazione integrate per la food strategy;

  • lo sviluppo di modelli econometrici downscaled;

  • la valutazione economica dei servizi ecosistemici offerti dalle aree verdi urbane e la valutazione delle misure di adattamento al cambiamento climatico;

  • le azioni per la ricostruzione e lo sviluppo in contesti urbani critici (per eventi di natura militare, politica, sociale, economica e/o ambientale);

  • lo studio e lo sviluppo di logiche smart per la città, i trasporti e le infrastrutture

  • le azioni per gestione delle emergenze con la definzione di strategie di pianificazione post-disastro;

  • lo sviluppo di logiche smart per la città, i trasporti e le infrastrutture;

  • sperimentazioni nell’ambito della pianificazione spaziale marittima nel Mediterraneo;

Il cluster, considerando questi temi si prefigge per tutti i temi d’interesse obiettivi di breve, medio e lungo termine, tra le attività previste abbiamo:

  • attivazione di tesi di laurea;

  • attivazione di dottorati di ricerca;

  • attivazione di cicli di seminari su temi specifici;

  • attivazione di borse, assegni e collaborazioni di ricerca;

  • presentazione di progetti su bandi competitivi sia nazionali sia internazionali;

  • presentazione di progetti territoriali con il coinvolgimento di enti ed aziende.

L’attivazione di borse, assegni e collaborazioni alla ricerca cercheranno il più possibile di essere fatte in collaborazione con enti ed imprese del territorio, in questo modo sarà possibile garantire sul territorio le ricadute effettive delle ricerche che oltre ad apportare innovazione stimoleranno il tessuto sociale. La commistione di ricerca teorica e pratico-applicativa favoriranno lo svilupparsi di idee ed innovazioni importanti, che sapranno coniugare la necessità di innovazione ed i vincoli normativi, economici, sociali e spaziali che temi di tale portata e natura inevitabilmente coinvolgono.