CultLand

Paesaggi culturali | Cultural Landscapes


il progetto

L'unità di ricerca CULTLAND, attiva dal 2016, raccoglie studiosi interessati ai valori culturali, reali o potenziali, incorporati in tutti i paesaggi, urbani o rurali, centrali o marginali, eccezionali, della vita quotidiana e “degradati”, così come delineati nel quadro della Convenzione Europea del Paesaggio. Gli obiettivi generali dell’attività dell'unità di ricerca sono i seguenti:

Gli strumenti per raggiungere questi obiettivi sono di natura analitico/descrittiva e interpretativo/progettuale e operano in un approccio diacronico, transcalare e multidisciplinare, sia attraverso l’impegno scientifico degli studiosi, che attraverso processi partecipativi condotti insieme alle società locali.

L'unità di ricerca è un laboratorio permanente di riflessione analitica e progettuale intorno al rapporto tra modi della fruizione e forme della conservazione, della modificazione e della valorizzazione dei paesaggi culturali. Il laboratorio permanente intende porsi come punto di riferimento per gli attori territoriali sia nel contesto europeo, che in quello extraeuropeo.

i temi

Il paesaggio è prodotto dalle relazioni stabilite nel tempo tra l’ambiente fisico, le società insediate e i loro sistemi di valori. L’idea moderna di paesaggio come costrutto culturalmente complesso (Cosgrove 1984), prodotto dall’interazione tra fattori naturali e umani, permette di superare l’antica contrapposizione tra Kulturlandschaft (paesaggio culturale, costruito dall’uomo) e Naturlandschaft (paesaggio naturale) (Schlüter, 1908; Sauer, 1925). L’espressione “paesaggio culturale” passa ad esprimere ciò che si distingue per il suo elevato valore culturale, riconosciuto e condiviso da ampi strati della popolazione. Un esempio di questo nuovo significato è la categoria “cultural landscapes”, impiegata dall’Unesco fin dal 1992 per definire il terzo tipo di beni della “World Heritage List”. Il valore culturale più elevato distingue, in questo caso, un paesaggio culturale da un contesto di minor valore, o addirittura portatore di valori negativi.

Tuttavia il significato dell’espressione “paesaggio culturale” può essere estesa - ed è così che intendiamo impiegarla in questo progetto - in un senso più ampio, ad indicare cioè tutti quei valori culturali, reali o potenziali, incorporati in ogni paesaggio, non solo in quelli eccezionali (outstanding value), ma in tutti i paesaggi urbani o rurali, centrali o marginali, della vita quotidiana e “degradati”, dei quali la Convenzione Europea del Paesaggio ci invita ad occuparci.
Inteso in questo senso il valore culturale del paesaggio è un elemento decisivo per il benessere delle popolazioni e la qualità del territorio, e un importante driver di sviluppo sociale ed economico (heritage led development, turismo culturale, ecc.), che diventa ambito di indagine scientifica e di azione progettuale a diverse scale, con il contributo di diverse discipline, in stretta relazione alla vita delle popolazioni insediate.

È in questo quadro - nel quale si intrecciano questioni legate alle trasformazioni territoriali, all’heritage, alla fruizione e alla valorizzazione dei luoghi, alle percezioni e ai valori attribuiti dalle popolazioni - che si colloca il tema generale di indagine dell'unità di ricerca.

Il tema generale di ricerca si declina secondo alcuni filoni:

ll nome dell'unità di ricerca, “Paesaggi culturali”, rimanda alla volontà di contribuire ad una cultura europea del paesaggio, indirizzata alla responsabilità della cura dei territori condivisa tra cittadini, istituzioni, attori economici, professioni. Lentezza, esperienza, interazione si pongono come parole chiave per la conoscenza, la fruizione e la valorizzazione dei paesaggi culturali proponendo modelli di relazione con il territorio alternativi a quelli dello sfruttamento e del consumo.