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Good Plastic

Preferibilità ambientale dei prodotti in materiale plastico: informazioni, innovazioni e comunicazione

Il 21 maggio 2019, con l’approvazione della direttiva dell’UE2019/904 sulle materie plastiche monouso, è stata sancita una data storica per tutte le imprese produttrici di materiali polimerici. Nonostante in essa si faccia riferimento esclusivamente ai prodotti monouso, la percezione dei più è stata che non siano stati messi al bando solo i prodotti monouso, ma tutti i materiali plastici. Questo atteggiamento è frutto della poca informazione, poiché gli utenti non distinguono i 48 diversi tipi di materiali (ISO1043/1) presenti nel mercato come elementi chimicamente e prestazionalmente differenti, ma li considerino tutti ugualmente facenti parte della grande famiglia delle plastiche.

Pur non considerando che spesso il problema dei prodotti in materiale polimerico non è la loro produzione ma come diventano rifiuto, dove vengono gettati e, più in generale, come vengono utilizzati dagli utenti finali, questa normativa ha portato a preferire prodotti non realizzati in materiale polimerico. Sono così stati connotati questi materiali in modo negativo a prescindere dalle loro prestazioni e funzioni, anche se quasi tutti i prodotti che utilizziamo quotidianamente sono fatti o hanno dei componenti realizzati con uno di questi materiali.

Questa discriminazione incondizionata, generà però delle ripercussioni a tutto un comparto che vede il Veneto come il 3° distretto italiano come fatturato (IntesaSanPaolo). In regione sono quasi 1.600 le aziende produttrici di materiali plastici (Kompass), delle quali solo il 15% sono coinvolte nell’ambito alimentare e quindi potrebbero essere interessate dalla normativa.

Il progetto proposto ha il fine di definire delle strategie di comunicazione e marketing utili a far percepire una maggiore sensibilità nei confronti della plastica, stimolando gli utenti alla riflessione, aiutandoli a valutare i prodotti secondo la loro preferibilità ambientale e non rispetto al materiale con il quale sono realizzati. Contemporaneamente verrà svolta una ricerca sulle nuove frontiere dei materiali, dei processi produttivi e sui prodotti oggi più sostenibili, per evidenziare come il settore sia in continua evoluzione e le ricerche finalizzate alla sostenibilità siano numerose anche se spesso sottovalutate dai più. Verranno inoltre definite buone pratiche progettuali finalizzate alla preferibilità ambientale con una prospettiva di economia circolare.

In linea con gli obiettivi della RIS3 "digitalizzazione dei processi di economia circolare", "digitalizzazione dei processi di marketing" e "materiali innovativi per l'industria creativa", si partirà dall'analisi degli attuali processi produttivi e comunicativi delle aziende per definire strategie innovative, progettuali, di marketing e di preferibilità ambientale dei prodotti.

Tra le aziende coinvolte Euro3plast, una delle più importanti realtà venete del settore che produce prodotti per il grardinaggio e che ha al suo interno anche il brand PLUST, collaborerà allo sviluppo di linee guida, strumenti e indicazioni affinchè un prodotto sia preferibile o circolare. Obag, realtà che produce borse e accessori e che vanta una comunicazione più capillare, collaborerà allo sviluppo di un processo mirato di sensibilizzazione finalizzato a informare i cittadini e integrabile con le differenti comunicazioni aziendali. Infine Plastic Metal, che realizza presse e macchinari per la produzione, collaborerà a individuare i nuovi materiali, i processi produttivi e a definire la preferibilità ambientale dei prodotti presi a campione.

Più in generale lo scopo della ricerca è quello di definire nuovi processi virtuosi e proporre un monitoraggio e delle strategie di comunicazione e marketing utili per le oltre 1.350 aziende Venete che, come i partner coinvolti nel progetto, si ritrovano ad affrontare i problemi legati alle plastiche nonostante i loro prodotti siano spesso ambientalmente preferibili.

progetto

2020-2021

importo

€ 99.300,00

gruppo di ricerca

finanziamento

Regione Veneto tramite il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Asse I Occupabilità – "Innovazione e ricerca per un Veneto più competitivo"